Comunicato stampa n. 23/17
EMERGENZA
AMBIENTALE
PARCO
ARCHEOLOGICO DI CENTOCELLE
COMMISSIONE CONGIUNTA CCP V POLITICHE SOCIALI E DELLA SALUTE E
CCP IV AMBIENTE
La seduta di ieri
31.10 ha non ha evidenziato nessun passo
avanti di fatto ai cittadini su nessuna delle problematiche del PAC
(delocalizzazione
autodemolitori, insediamenti abusivi, bonifica del Canalone,
Pentagono militare, apertura accessi ai diversi quartieri limitrofi).
Senz’altro
utile lo sforzo della Commissione di far parlare e aggiornare tra di loro i
diversi Enti e Istituzioni deputati alla risoluzione dei problemi per ambito di
competenza.
Inconcepibile l’assenza dell’Ufficio autodemolitori del
Dipartimento di Tutela Ambientale di Roma Capitale, così come del Dipartimento
IV “Tutela e valorizzazione Ambientale” della Città Metropolitana di Roma
Capitale
Ieri purtroppo abbiamo avuto la delusione di
ascoltare per l’ennesima volta solo parole, cose dette e ridette, senza invece
la presentazione di nessun avanzamento lavori sostanziale.
Non un cronoprogramma con la
calendarizzazione dei tempi in cui le diverse fasi di risoluzione delle
problematiche del PAC si devono organizzare.
Non una tempistica concordata
tra gli enti che a vario titolo sono responsabili della risoluzione delle
problematiche del PAC, che anzi hanno usato la seduta come occasione di aggiornamento circa le
attività reciproche. In alcuni casi, si incontravano per la prima volta e
capivano tra loro le diverse gerarchie autorizzative per le attività da fare.
Disallineamento totale tra le
varie Istituzioni e Enti quindi.
Un
esempio per tutti: la tanto decantata da
parte della Sindaca Raggi e dell’Assessora Montanari “piantumazione
partecipata” di 12.000 alberi tra Centocelle e Torre Sapienza di 2 giorni fa e
stata ieri mattina tecnicamente messa sotto il suo vaglio dalla Sovraintendenza
ai Beni Archeologici e Paesaggistici.
Uno
spettacolo deprimente per i cittadini che vivono ogni giorno quella realtà di
cui le
istituzioni ancora non hanno il quadro completo, né circa la gravità, né
l’urgenza di intervento e risoluzione nonostante sia a rischio la salute di
un quadrante di circa 500.000 romani.
Il
Comitato PAC Libero ha registrato che – nonostante il 3 luglio scorso
l’Assessore Montanari, in un incontro dedicato all’ambiente organizzato al
Quadraro, abbia dichiarato che avrebbe avuto a giorni i risultati della
caratterizzazione dei rifiuti presenti nel Canalone, ieri il Presidente della
Commissione Capitolina Ambiente Daniele Diaco ha affermato di essere ormai
prossimi alla firma del contratto di appalto della caratterizzazione.
Uno dei due quindi mentiva
nel momento in cui ha fatto le sue dichiarazioni. E se si può capire la
complessità del problema e della conseguente risoluzione, non si tollera di
essere presi in giro con dichiarazioni al minimo prive di fondamento quando
fatte.
In
merito alla rimozione dei rifiuti dal canalone, quindi, ieri il Dipartimento di
Tutela Ambientale di Roma Capitale ha dichiarato che è alla firma un
affidamento per la caratterizzazione dei rifiuti solidi ancora presenti
nell’area del canalone con il Dipartimento di ingegneria dell’Università
Sapienza di Roma al costo di 39.000 € + iva, in seguito alla quale sarà
possibile procedere alla bonifica.
Considerando che la stessa
doveva da Ordinanza del Sindaco (n. 22 del 10/02/2017) concludersi entro marzo
2017, dire ‘meglio tardi che mai’ è una magra consolazione.
Incresciosa
mancanza di coordinamento, mentre la
salute pubblica continua ad essere esposta a rischi elevati, visto sia la
durata che l’intensità dell’esposizione a fattori inquinanti, cosi’ come
evidenziato ieri anche dal rappresentante del Dipartimento di prevenzione
U.O.C. Igiene Pubblica, ASL Roma 2.
Nessuna risposta circa le
modalità di delocalizzazione degli autodemolitori da parte del Presidente
Diaco, una volta scaduta l’ulteriore proroga di un anno concessa a fine giugno
scorso.
Sia il nostro Comitato che le
altre realtà territoriali hanno ribadito la richiesta della creazione di un
tavolo interfunzionale per la gestione delle problematiche del Parco, una
cabina di regia che coordini la complessità e includa anche la rappresentanza
dei cittadini.
E come l’11 aprile 2017 - quando in seguito ad un sit in in Campidoglio abbiamo
ottenuto un incontro con i Capigruppo capitolini – il Presidente Diaco ha
dichiarato che la prossima settimana darà il via alla convocazione.
Stesso jingle a distanza di 6
mesi.
Inconcepibile, vista la
portata del problema specifico, l’assenza dell’Ufficio autodemolitori del
Dipartimento di Tutela Ambientale di Roma Capitale, così come del Dipartimento
IV “Tutela e valorizzazione Ambientale” della Città Metropolitana di Roma
Capitale, la ex Provincia.
Così
non hanno trovato risposta due importanti quesiti:
1) Lo stato dei lavori in merito
alla delocalizzazione degli autodemolitori e alla chiusura di quelli abusivi.
2) Lo stato delle indagini sulla
contaminazione della falda, a carico della Città Metropolitana di Roma
Capitale, senza le conclusione delle quali non è possibile procedere ad un
piano di bonifica.
Apprendiamo infine alcuni
fatti importanti:
1) dal Comandante del V Gruppo
della Polizia Locale di Roma Capitale Mario De Sclavis che, in seguito
all’esposto da noi presentato a luglio 2017, è in corso un’attività di polizia
giudiziaria tesa ad accertare la presenza di illeciti nell’esercizio delle attività
di autodemolizione presenti nel PAC e nell’operato degli enti coinvolti nella
gestione della bonifica.
2) Dal Presidente del V
Municipio Giovanni Boccuzzi che, non è chiaro con quale delega, ha partecipato
al Tavolo con il Ministero della Difesa:
• Non sarà realizzata la strada di collegamento tra l’area militare e la stazione Metro C sulla Casilina
• Non saranno concessi ampliamenti all’attuale perimetro dell’ area
militare, cosiddetto Pentagono
3) Dall’Assessore all’Ambiente
del V Municipio Dario Pulcini che l’acqua dei pozzi presenti nel PAC è sì
contaminata, tanto da avviare una procedura obbligatoria di bonifica ai sensi
del Testo unico sull’Ambiente, ma potabile ai sensi del D.Lgs 31/2001.
Sarà
nostra premura recapitargliene una cassa, alla Salute!!!
Ringraziamo senz’altro La
Commissione Politiche sociali e della salute e la Presidente Maria Agnese
Catini per aver convocato la seduta congiunta Ambiente e Salute di ieri senza
la quale le istituzioni e gli Enti non si sarebbero ancora mai incontrati e
coordinati.
E
nel ringraziarla per averci invitato, la sollecitiamo a cadenzare altre sedute
congiunte con odg puntuali, interventi calibrati e misurati nei tempi, affinchè
anche le realtà territoriali possano trovare voce. A domande puntuali vogliamo risposte altrettanto
puntuali con cadenza dei tempi di risoluzione da parte di ognuno dei convocati.
Il Comitato
Parco Archeologico di Centocelle Libero continuerà a vigilare, pressare e
perseguire le vie legali per far tutto ciò che è in suo potere affichè il Pac
sia finalmente un parco!
Roma,
1.11.2017
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