6 novembre 2017

L'ODISSEA DI UN TURISTA, DI NOTTE, A ROMA

                                                  Un tratto di via Cristoforo Colombo
 
 
Metti che un turista sbarchi  all’aeroporto di Fiumicino dopo le 23,30 e non voglia prendere il taxi. Come fa a raggiungere , mettiamo ipotesi, la sua destinazione a Piazza Bologna? La linea ferroviaria con Roma chiude i battenti alle 23,30  e quindi la scelta è obbligata :o pagare al taxi per la corsa per Roma l’equivalente di quanto ha pagato magari per il costo del biglietto aereo, o prendere l’autobus.
Al Terminal 3 allo stallo 6 troverà l’autobus della TAM  , una nuova compagnia di autolinee, che  encomiabilmente svolge il servizio notturno, persino con un servizio di biglietteria dove ad attenderti c’è una giovane addetta. Dopo le 23,30 , la prossima corsa è alle 0,15. Quindi il nostro turista, diligentemente acquistato il biglietto, si siede nell’autobus e attende la partenza che avverrà un quarto d’ora dopo circa. Durante la corsa , chiacchierando amabilmente con l’autista , un romano verace, la Roma che si srotola sotto i suoi occhi è una Roma inusitata: senza traffico! Non lo può sapere l’ignaro turista che sulla Colombo di giorno è il delirio o quasi. Meglio per lui. Dopo circa 20/ 25 minuti di corsa  l’autobus arriva al terminal di via Giolitti. Informatosi dove può prendere un autobus notturno che lo porti a Piazza Bologna, il nostro amico si incammina lungo il marciapiedone   che costeggia la Stazione Termini non senza aver ammirato la fantasia dei senza fissa dimora che li riposano. Una serie di letti improvvisati, che vanno dallo scatolone formato king size con copertura, modello bara, a giacigli di fortuna , sopra e sotto cartoni e coperte a secondo il caso e la disponibilità. Il nostro non lo può sapere che li vicino c’è una sede della Caritas  che distribuisce pasti caldi a queste persone, e che quindi il loro posizionamento è anche strategico oltre  ad avere un tetto sulla propria testa. Comunque il numero dei giacigli è veramente impressionante. Arrivato verso le 1,15 alla fermata dell’autobus scopre che, in mancanza del servizio della metropolitana ,anch’esso chiuso nelle ore notturne, il servizio alternativo è svolto dall’ATAC, con delle corse che replicano il percorso delle linee metropolitane. Il nostro turista, legge sulla tabella che l’arrivo previsto della linea  N2, quella che porta a Piazza Bologna, è  alle ore 1,40 e quindi  si mette il cuore in pace ed aspetta. A fargli compagnia ci sono uomini di colore di varia estrazione etnica, molto simpatici, ragazzi male in arnese e addetti alle cucine dei vicini ristoranti. Inoltre ha l’onore di poter ammirare , ma lui non lo sa, una specie in via di estinzione: gli scopini dell’AMA, che incredibilmente a quell’ora di notte fanno pulizia., scopando! E noi sempre a pensar male dell’AMA guardando com’è sporca Roma !!! Per una volta , chiediamo scusa.
Sta di fatto che la linea 2N alle 1,40 non arriva. E sarebbe stato un miracolo. Visto che di giorno c’è traffico  di notte….. si dorme. Come vuole dio, alle 2,00 si presenta il famoso notturno , tanto sospirato.  Il nostro paziente amico sale e si mette in viaggio insieme ad un variegato e numeroso popolo notturno .   Il percorso procede spedito fino a Piazza Bologna dove gli studenti universitari ,che animano il “village de noantri” torna finalmente a casa. Ragazzine e ragazzini , apparentemente  un po’ alticci, salgono rumoreggiando e ridendo in maniera beota. Chissà come sarebbero contenti se li vedessero i propri genitori che magari li mantengono ,facendo sacrifici , a Roma per studiare  e loro invece se la spassano. Ma questa è un ‘altra storia su cui magari ci ritorneremo.
Intanto si sono fatte le 2,20 e il nostro eroe è finalmente arrivato a destinazione..
 
Ci sono volute tre ore circa per arrivare dall’aeroporto a destinazione. Più del tempo che lui ha impiegato per arrivare in aereo  da una media destinazione europea , tipo Francoforte , a Roma. Veramente un bel primato per una capitale europea, meta ambita del turismo internazionale. Servizi pubblici di trasporto chiusi ad una certa ora, il turista , l’uomo d’affari straniero, viene lasciato alla mercè del privato, i taxi.
Se poi volesse usare i mezzi pubblici, allora si arrangi e ci metta tutto il tempo che ci vuole. C… suoi.
 
Domenico Fischetto

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