La riunione che si è svolta stasera,16 novembre presso lo Scout Center era tra quelle da non mancare. Veniva presentato dal Municipio II il progetto di risistemazione dell'area verde della Pinetina di Villa Massimo.
Pubblico
delle grandi occasioni , spalti gremiti, se fosse stato uno stadio.Ha fatto gli
onori di casa l’imperturbabile Presidente del Municipio, che dopo quasi due
lustri di incarichi pubblici , non si lascia spaventare da nulla e da
nessuno.Dopo una breve introduzione mettendo a fattor comune per la gioia dei
presenti tutte le alterne vicende che hanno interessato la Pinetina dal gennaio
2013, data a cui risale la chiusura. In verità nella sua introduzione pur
sottolineando la massima collaborazione con l’assessora capitolina all’Ambiente
, non ha proprio chiarito alcuni punti:
·
chi
paga e dove stanno i soldi, cioè se la realizzazione del progetto è finanziato
per quest’anno ,
·
se
con il Comune c’è semaforo verde su tutta la linea e non qualche ruggine
tignosa come ha evidenziato l’ultima riunione della Commissione Ambiente
capitolina a trazione grillina
·
tempi
di inizio e di fine
. chi gestirà la giostra ( immaginiamo che ci sarà un bando pubblico)
. chi gestirà la giostra ( immaginiamo che ci sarà un bando pubblico)
Insomma lo
avevamo scritto: non tutto è stato detto chiaramente. A parte il meraviglioso
progetto che il solerte ingegnere responsabile dell’Unità Tecnica del Municipio
ha spiegato con dovizia di particolari.La giostra, unico manufatto nell’area
verde della Pinetina, verrà collocata all’ingresso della stessa dalla parte di Viale
di Villa Massimo. Ricerche storiche hanno infatti evidenziato che questa era la
collocazione della giostra nel 1949 e che pertanto così sarà fatto.Un eccesso
di zelo storiografico a parer nostro, visto che nel 1949 c’era pochissimo
traffico veicolare e che all’epoca non c’era il semaforo con via Ravenna.Che
dire? Bravi,ma avrebbero potuto allontanare l’attrazione per i nostri figli e
nipoti dal semaforo spostandolo un po’ più in su. Ma va bene anche così.Anche
gli arredi saranno in stile d’epoca.Gli alberi, oppure le essenze arboree come
le chiama la presidente che evidentemente ha studiato, saranno tutte autoctone e quelle no” messe al bando”.
E’ previsto anche l’abbattimento di alcuni pini che versano in precarie
condizioni, sostituiti da altrettanti più giovani, chissà quando però , visto
che la competenza per ripiantare è del Comune. Nel mentre l’ingegnere
raccontava il progetto le opposte tifoserie hanno cominciato a rumoreggiare e ad interrompere , capeggiate dal presidente dell’associazione
che tutela gli interessi dei cittadini della zona della Pinetina e dal concessionario della parte della
pinetina in cui c’è un ristorante. E ne abbiamo viste delle belle. Il
concessionario lamenta una sorta di fumus persecutionis da parte dell’associazione,
dall’altra quest’ultima accusa il concessionario di essersi allargato a
dismisura. L’aggressione è stata evitata fortunatamente , ma non la querelle
legale che dura ormai da molti anni con alterni giudizi. Sta di fatto che le
due sezioni della pinetina, quella verde che sarà aperta al pubblico e quella adibita a
ristorante sono separate da un cancelletto, se non ricordiamo male, e quindi
quando la parte verde è chiusa al pubblico, dalla parte ristorante non vi si può accedere. Ad un certo
punto sono intervenute le varie tifoserie, che hanno sostenuto di volta in volta
ognuna la propria tesi, con enfasi e virulenza.Colpo di teatro ben studiato da parte
del concessionario , far intervenire alcune maestranze che lavorano al
ristorante. Ha chiuso l’assessore all’Ambiente del II Municipio, che si è
appellato al buon senso , richiamando tutti a favorire l’apertura della spazio
verde per il bene della
cittadinanza .Questo non impedisce che eventuali dispute legali sulla parte
della Pinetina adibita a ristorante possano continuare il loro iter legale,
senza però che questo interferisca con l’apertura della parte pubblica.
E questo
richiamo al buon senso ci ha convinto molto. Ma non crediamo tutti.
Domenico Fischetto
Nessun commento:
Posta un commento