27 novembre 2017

ROMA AI PRIVATI:UNA SPERANZA IN FONDO AL TUNNEL

Mentre nella cronaca di Roma di oggi, 27 novembre, risalta la notizia che nel complesso della ex Dogana, in via dello Scalo di San Lorenzo, sorgerà uno studentato per figli di ricchi (sarebbe interessante eseguire un'indagine fiscale sui genitori) , quindi un altro luogo pubblico in mano alla Cassa Depositi e Prestiti ceduto alla speculazione privata come  l'ex Centro Ittiogenico in barba a tutte le indicazioni che provengono dal territorio e dalla mission della stessa Cassa, lo scrittore Marchesini oggi ci regala questa riflessione che ci restituisce un po' di speranza. Grazie Gian Carlo!
 

Sarà che sono un pò sorpassato e antiquato io, ma dove sta la differenza tra chiudere a Ostia, con un muro lungo chilometri, l'accesso al mare ai cittadini che oramai possono goderlo solo a pagamento, e quello che è successo a Roma con i Punti Verde per l'Infanzia, Villa Massimo, Piazza Winckelmann, Villa Blanc o Via Como e via elencando, piegate e plasmate dal privato come meglio ha creduto, sottraendo quindi il verde e lo spazio di quei beni alla libera e aperta fruizione pubblica per ricavarne per sè il migliore risultato? E la politica, da che parte si è schierata, da quella del diritto pubblico e del bene comune, o dell'interesse privato? La riflessione mi è stata suggerita perché passando stasera da Via Antonio Scarpa, lungo le Facoltà di Ingegneria e Matematica della Sapienza, ho scoperto che agli studenti è possibile accedere a una sala di studio e lettura ben attrezzata e riscaldata, aperta - udite udite - permanentemente sette giorni la settimana lungo tutte le 24 ore della giornata, quindi la notte compresa. Ecco un esempio che rispetto al lungomare bunker di Ostia e alle cancellate con guarda armata di Villa Blanc, diventata campus universitario blindato mentre il PRG la destina anche a verde e servizi per la scuola dell'obbligo, è in clamorosa controtendenza. Posso dire che scoprendolo sono rimasto così impressionato da sentirmi rincuorato e perfino commosso?
Gian Carlo Marchesini

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