3 aprile 2018

Consultazioni: Reddito di cittadinanza, lavoro e scuola archiviati nel file “campagna elettorale”

 
 
                                                                     Sergio Mattarella
 
Domani, ad un mese esatto dal voto del 4 marzo, inizieranno le consultazioni per formare il Governo. Da quanto si appende dai giornali Sergio Mattarella non darà incarichi né al primo né al secondo giro di consultazioni, salvo sorprese che potrebbero riservare i gruppi parlamentari. Cosa improbabile vista la mancanza, almeno apparente, di dialogo tra le forze politiche. Al Nazzareno c’è però fermento e, nonostante il reggente Maurizio Martina cerchi di mantenere l’equilibrio, le diverse posizioni e correnti interne al PD sembrano ormai ingestibili.
I renziani continuano a mantenere un linea aventinistica che mal si coniuga con il Movimento 5 Stelle e soprattutto con la Lega. Ribadendo che gli elettori hanno collocato il PD all’opposizione. Un partito che sembri ragionare al contrario. Perché se è vero che la maggioranza dei cittadini italiani non hanno votato i dem, è anche vero il contrario e cioè che oltre il 18% degli elettori ha riposto il loro la fiducia.
 
Alle posizioni dell’ex segretario si contrappongono quelle di Ugo Sposetti, ex parlamentare del PD già dirigente dei DS e del PCI. “oggi nel Pd siamo fermi: non c’è né strategia né tattica. L’unica cosa che la direzione ha deciso è di stare all’opposizione ed è diventato il Vangelo. In tanti anni di politica non avevo mai visto nulla di simile. Il Partito Comunista era democratico, c’era una discussione. Renzi sa ripetere continuamente come un mantra ‘stare all’opposizione‘ ma non è un ragionamento politico. io farei iniziative politiche, perché è un suicidio che il secondo partito politico non abbia rappresentanza adeguata nei ruoli istituzionali. Ma ho fiducia nella saggezza e nella volontà di dare un governo al Paese da parte di forze sociali, economiche”, dichiara Sposetti a 6 su Radio 1.
Eppure Marcucci ribadisce che la delegazione democratica si recherà dal Presidente della Repubblica seguendo le indicazioni delle direzione nazionale del partito che è quella di stare all’opposizione “senza l’atteggiamento del no pregiudiziale che ebbe il M5S nel 2013”.
 
Matteo Salvini, che si vede già nelle vesti di Presidente del Consiglio, in un tweet scrive: “Spero di potere presto, dal governo, raccogliere l’appello del presidente di Confindustria Russia: via queste assurde sanzioni che stanno causando un danno incalcolabile all’economia italiana!”
Ma i pentastellati rivendicano Di Maio come Premier ribadendo di essere la forza politica più forte e più votata. Non è ancora scongiurato l’accordo tra Lega e 5Stelle ed è proprio per questo che ad intervenire oggi è il presidente del consiglio europee Antonio Tajani che senza indugi afferma che “Forza Italia è Berlusconi. E senza Forza Italia non si fa alcun governo. Rappresentiamo il 14% degli elettori, abbiamo 170 parlamentari e siamo il primo gruppo del centrodestra al Senato. La presenza di Forza Italia in un esecutivo di centrodestra sostenuto da altre forze è garanzia di credibilità. E la Ue si aspetta da noi un governo stabile”.
 
Continua, quindi, il teatrino indecente della spartizione di potere senza alcuna proposta seria per il Paese. La Russia, i vitalizi, il Trattato di Dublino… e che fine hanno fatto il reddito di cittadinanza, Il lavoro, La scuola? Archiviati nel file “campagna elettorale”.
 
Maura Pisciarelli

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