Roberto Speranza
Circa duemila i partecipanti alla "tre giorni" sul futuro dell'Italia e della sinistra organizzata da Articolo1-mdp a Milano dal titolo "Fondamenta". "Un'esperienza indimenticabile resa possibile grazie alla presenza dei tanti militanti", scrive Arturo Scotto sulla sua pagina Facebook. Stando a quanto poco scrivono i giornali di questo nuovo Movimento non era certamente scontata una così folta partecipazione, eppure le "iscrizioni sono andate come il pane" dice una dei tanti volontari impegnati nell'organizzazione della conferenza programmatica al centro Mega Watt.
Al centro dei dibattiti la Costituzione, il lavoro, la sanità e la progressività fiscale. Eppure tra i più cliccati sul web è il video "La crisi della globalizzazione"con protagonista Massimo D'Alema che ha registrato oltre 21 mila visualizzazioni. "La globalizzazione ha prodotto squilibri, disuguaglianze e ingiustizie profonde", dice il Leader Massimo sul palco insieme a Lucio Caracciolo e Ferdinando Nelli Feroci. Tra i riferimenti della sinistra moderna D'Alema indica la figura di Papa Francesco ritenendo che le grandi sfide del nostro tempo non possono essere affrontate su scala nazionale, ma soltanto "richiamandosi ad un modello ideale di un nuovo umanesimo" e Bergoglio secondo il Presidente di ItalianiEuropei "si fa portavoce di quei principi che indicano come affrontare quella sorta di terza guerra mondiale a pezzi che mette in discussione la tenuta di tutti i sistemi democratici, in un mondo in cui otto famiglie detengono le stesse ricchezze della metà più povera dell'intera umanità".
Proprio dall'Europa e dall'analisi della crisi democratica bisogna ripartire secondo Roberto Speranza, che ha chiuso i lavori di un weekend partecipato e ricco di dibattiti e confronti. "C'è bisogno della sinistra", sostiene il giovane leader, "c'è bisogno di una forza che si occupi di coloro che non ce la fanno, dei più deboli, di coloro che sono stati sconfitti dalla globalizzazione". Anche per Speranza sembra essere inaccettabile, come sostiene D'Alema, che " chi ha il conto alle Cayman e la società off-shore a Malta, dal palco della Leopolda spieghi che cos'è la sinistra moderna".
Eppure nonostante la grande partecipazione, al centro industriale della periferia Milanese, l'atmosfera non era di grande entusiasmo, soprattutto rispetto all'attendismo di Pierluigi Bersani nei confronti di un Giuliano Pisapia che sembra non avere ancora chiaro cosa fare. L'ex segretario del Pd, nella giornata di sabato, sembrava proprio non aver intercettato il sentimento della platea dichiarando che "con il mattarellum farei la coalizione col pd perché serve una sinistra di governo". "Bersani aspetta Godot" scrive sull'Huffington Alessandro De Angelis. E Godot è arrivato proprio domenica. Un intervento sconclusionato che, intriso della retorica del pietismo, per cui "bisogna costruire una casa accogliente le cui porte sono aperte anche a Renzi", non ha affatto entusiasmato i partecipanti, soprattutto gli ex-pd. "Alle elezioni ci vanno le liste non le case", dice a margine Massimo D'Alema ed è proprio questo ciò che convince gli iscritti al movimento. Anche perché se si vota con il proporzionale le alleanze si fanno soltanto dopo aver ottenuto una rappresentanza in Parlamento.
Quello che la base di Articolo1 chiede è proprio la netta discontinuità con le politiche neoliberiste di Renzi e del PD. Richiesta accolta e fomentata proprio da Roberto Speranza che in modo molto chiaro sulla questione dei vaucher ha dichiarato: "Se pensano di far rientrare dalla finestra ciò che è stato fatto uscire dalla porta, non ci sarà fiducia che tenga. Articolo1 voterà contro". Qui l'applauso entusiasta anche di Susanna Camusso che poco prima aveva ricevuto la standing-ovation da quella platea calorosa che solo Pisapia è stato in grado di gelare.
Ma l'entusiasmo torna al Mega Watt proprio alla fine di questa convention con le parole conclusive di Roberto Speranza che, dimostrando di conoscere bene la sua gente e il sentimento che ha spinto migliaglia di elettori di sinistra a votare il Movimento 5 Stelle, afferma, anche rivolgendosi a chi continua a proporre un dialogo con Renzi, che "Non si tratta di addolcire il renzismo, ma di superarlo". Con queste parole e sulle note di "Up&up " dei Coldplay si è conclusa "Fondamenta", una tre giorni che ha segnato, con la forza della militanza, la nascita di una nuova forza di sinistra in Italia.
Maura Pisciarelli
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