L'ombra lunga della LUISS continua ad allargarsi sul secondo Municipio con la complicità colposa delle istituzioni. I cittadini vengono convocati, come il caso che ci informa a seguire Gian Carlo, come una foglia di fico per coprire le vergogne. Ormai la LUISS, ha adottato un sistema che si insinua nelle debolezze della cosa pubblica. E non fosse solo perché quest'ultima è carente di denaro poco sarebbe il male e sarebbe quasi comprensibile. Il vero punto di forza della LUISS è che può contare sull'ignavia , sulla complicità , spesso sulla malafede, sull'ignoranza , "su quell'ossequio con il cappello in mano "di chi dovrebbe tutelare invece il bene pubblico, rappresentare gli interessi dei cittadini e che invece non se ne fa assolutamente carico.
Non vorremmo ricordare in quest'occasione la triste vicenda di Villa Blanc, dove le complicità dolose delle istituzioni pubbliche sono tante e variegate, ma anche quella del complesso di viale Romania , del Protettorato di San Giuseppe. Ora via Panama.
Non vorremmo ricordare in quest'occasione la triste vicenda di Villa Blanc, dove le complicità dolose delle istituzioni pubbliche sono tante e variegate, ma anche quella del complesso di viale Romania , del Protettorato di San Giuseppe. Ora via Panama.
Vorremmo semplicemente sapere cosa eleggiamo a fare i nostri rappresentanti se poi alla prova dei fatti sono così accondiscendenti nei confronti del ricco privato?
Questa è la cronaca dell'incontro di ieri, 22 maggio.
Domenico Fischetto
Sala della Presidenza del Municipio II, ieri, ore quattro del pomeriggio. Da una parte del tavolo ci sono i rappresentanti dei poteri economici: l'imprenditore immobiliare e il suo avvocato, il responsabile legale della Luiss. Di fronte i cittadini espressione dei comitati civici e ambientalisti del territorio gravitante su Via Panama, ai Parioli. Ai vertici del tavolo, uno di fronte all'altro, la Presidente del II Municipio e il dirigente tecnico dello stesso. Cittadino auto invitato, io sto seduto defilato accanto al consigliere capitolino, credo grillino, con responsabilità sulla tutela dell'ambiente. Oggetto della discussione è la destinazione dell'area verde dei giardini di Via Panama, sequestrata perché vittima di un abuso, poi dissequestrata, messa all'asta e acquistata dall'imprenditore immobiliare presente all'incontro. E quale si vuole sia la destinazione di quell'area verde di Via Panama? Un ennesimo parcheggio sotterraneo per 250 posti auto al cui acquisto si dichiara interessata la Luiss. Altrimenti dove possono piazzare la loro auto gli studenti che gravitano sulla sede di Viale Romania? I cittadini presenti all'incontro, esponenti dei comitati ambientalisti di quella zona, si dichiarano fortemente preoccupati: troppe volte è successo in questi anni che l'acquisizione di un'area verde da parte della mano privata, con un progetto appoggiato dalla politica e approvato dalle istituzioni, poi si è trasformato in tutt'altro a beneficio esponenziale del privato e a danno del pubblico. L'imprenditore immobiliare presente, proprietario dell'area, interviene per protestare le migliori intenzioni e giurare che saranno rispettate. Lo stesso fa il responsabile legale della Luiss, sostenendo anche che a quel progetto del parcheggio di Via Panama, la Luiss non è neppure più di tanto interessata. Anzi, se la Luiss ha un problema, aggiunge colui, è proprio l'opposto, di avere cioè assunto troppi impegni e dovere probabilmente alleggerirsi di qualcuno. La Presidente del Municipio e il suo dirigente tecnico intervengono per assicurare che tutto sarà realizzato con il massimo rispetto di ogni limite, norma e vincolo, in totale trasparenza e con il controllo dei cittadini. I cittadini dei comitati ribadiscono però che di fiducia, rispetto a quanto è successo negli ultimi anni nel II Municipio, non ne hanno più. Una di loro, un'anziana signora, con voce dolente e amara e rivolgendosi al legale della Luiss chiede: ma perché avete scelto di realizzare il vostro campus universitario proprio nel centro di Roma, in un territorio già fin troppo sovraccarico di suo? Non sarebbe stato meglio per le vostre attività, e per tutti noi, realizzarlo fuori città, in un'area meno congestionata? Il legale rappresentante della Luiss interviene per sostenere che proprio il parcheggio dentro le colline di Via Panama consentirebbe di alleggerire il parcheggio disordinato e irregolare delle auto sulle strade intorno all'università. Esco dall'incontro, dopo avere tutti attentamente ascoltato, confermato nell'idea che oramai l'unico traino a Roma per il profitto privato, bloccata la stagione delle grandi opere, è la costruzione di un bel parcheggio sotterraneo. Sventrando il territorio e proclamando di volerci costruire poi sopra, ciliegina sulla torta, un parco giochi per bambini. Vedi ad esempio quello che è stato promesso sopra il parcheggio di Via Como, e che in realtà non è mai neppure avvenuto - mi riferisco ai campi da tennis e alla piscina all'inizio tanto decantati. Insomma, il verde, il paesaggio e lo spazio per i giochi dei bambini si fottano. A Roma a dettare legge è l'auto e l'immobiliarista privato. E la politica?
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