Trump si e' recato a Bruxelles per il vertice NATO,poi si rechera' a Taormina per il G7 .
Proviamo a fare un primo bilancio del viaggio del Presidente USA . Due al momento mi sembrano i temi piu' importanti : le nuove basi della politica con il mondo del Medio Oriente ed il mondo arabo-musulmano in generale, il rapporto con gli alleati storici ed i legami che erano sorti all 'indomani della istaurazione della Pax statunitense alla fine della II guerra mondiale .
Partiamo dal mondo arabo-musulmano.
E' terminata la fase dell 'approccio idealistico Wilsoniano e New Conservative che era iniziato gia' con Bush padre. Agli USA da oggi sotto questa nuova Amministrazione interessa soltanto la stabilita' e affidabilita' politica dei Paesi del mondo arabo-musulmano con i quali gli USA si relazionano . Si tratta a ben vedere del ritorno alla impostazione politica tradizionale della "realpolitiks " che negli USA e' stata magistralmente elaborata e messa in opera a suo tempo da quel grande esperto di politica internazionale che e'stato E. Kissinger . La politica estera intesa in modo coerente con la tradizione "vestfaliana" . Da oggi tranne le condanne verbali e morali di tutte le atrocita' ed ingiustizie,che dovessero accadere nel mondo arabo-musulmano ,gli USA non interverrebero piu' come hanno fatto nel passato . Si atterranno al calcolo freddo della "politica degli Stati Nazione" secondo gli insegnamenti della ortodossia vestfaliana. E' un bene questo ? E' molto difficile dare una risposta semplice ad una domanda complessa . In questa sede mi limito ad osservare che oggi gli USA sul Medio oriente e sul mondo arabo-musulmano , non possono fare diversamente . Gli USA non sono piu' la potenza unica sopravvisssuta ed egemone dopo la fine della guerra fredda . Sono una potenza , come direbbe il famoso studioso P. Kennedy, " sono una Potenza avviata ad un relativo declino " . I Tiranni del Medio Oriente e non solo da oggi sono avvisati : all 'interno dei loro Stati facciano come vogliono, uccidano e torturino chi desiderano noi negli USA come in Occidente risponderemo : " No, we can't " .
Rapporti con gli storici alleati . Era sembrato al momento
dell'insediamento che questa Amministrazione volesse "rivoluzionare " dalla cima fino in basso tutte le relazioni tradizionali sia con gli alleati europei che con quelli del sud est asiatico . I fatti concreti della cronaca politica recente sembrano smentire questa impressione . Certamente gli USA porranno adesso un problema di redistribuzione tra gli alleati dei costi della difesa , ma questo era prevedibile, saranno piu 'attenti ed esigenti nel rapporto " dare ed avere " con gli alleati ...."America First " diceva lo slogan ma del resto e'pur vero che dalla fine della II guerra mondiale era prevalso lo sforzo e la generosita' USA e gli altri erano rimasti piuttosto dietro a dire grazie .Da oggi ,sotto questa nuova Amministrazione, non sara' piu' cosi . Il tempo passa, cambiano i rapporti di forza e naturalmente le esigenze. C'e' pero' un limite a tutto ." Realpolitiks, approccio vestfaliano,politica degli Stati Nazionali..." rimangono le aspirazioni ideali dei Popoli, il desiderio di Giustizia, di Pace, il desiderio forse ingenuo ma forte di costruire "un mondo migliore ", giusto con i piu' deboli, con le Donne ,I Fanciulli ,gli esclusi , con tutti i "numeri Zero " di questo Mondo .A loro non possiamo rispondere : " se sei povero la colpa e' la tua ".. le cose non funzionano cosi . In questa prospettiva deve essere inquadrato il "dono " che Papa Francesco ha fatto al Presidente Usa alla sua visita in Vaticano . Il Sommo Pontefice gli ha regalato l 'Enciclica della Chiesa di Roma sull ' Ambiente . Bene , ripartiamo da qui. Il Papa ha voluto ricordare non solo a Trump che il Mondo e' di tutti e non solo degli Stati Nazione e non solo dei Potenti e dei Privilegiati . Trump ha promesso che ci pensera', meno male. Io non ci dormo piu' la notte .
Luca Giordano per Tre Righe .
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