Stamani su tutti i quotidiani nazionali troverete un articolo dedicato ad una sentenza della I sezione penale della Cassazione , che si e' pronunciata sul caso di un signore indiano Sikh, il quale era stato fermato con addosso un lungo coltello. Egli si era difeso eccependo che il giorovagare con addosso il coltello rappresentava e costituiva un omaggio alla tradizione religiosa Sikh, che in alcuni contesti religiosi e rituali presupponeva proprio di indossare "alcuni paramenti" tradizionali tra cui per l 'appunto un lungo coltello . Gli Ermellini hanno cosi licenziato una sentenza che avrebbe affermato che gli immigrati che vengono accolti nel nostro Paese, devono uniformarsi ai "nostri valori nazionali ". Ho appositamente usato la forma condizionale per commentare il "dictum "'della Suprema Corte, perche' non mi fido dei commenti e della cronaca fatta dalla stampa , che spesso fraintende i contenuti tecnici del diritto e percepisce quello che "vuole sentire", piuttosto che quello che in realta' affermi una sentenza . Certo e' che la Cei e tutta la Destra sovranista e non italiana ha "gongolato " di gioia, che udita questa massima, usciva come si suol dire " da tutti i pori ". Penso che, se fosse confermata , sia questa del riferimento ai " valori nazionali " la lettura della sentenza della Cassazione che si tratti di una decisione profondamente errata , gravida di possibili effetti negativi. Tentero' brevemente di chiarire perche', anticipando tuttavia a scanso di qualsiasi equivoco che il alcun modo trovo giustificabile la condotta posta in essere da quel signore indiano sihk la cui sentenza di condanna e' stata confermata dalla Cassazione .
Il nostro e' un ordinamento giuridico pluralista , laico, che si basa sul principio dello "Stato di
Diritto ". Tutta la vita delle persone che vivono nel territorio sottoposto alla sovranita' dello Stato italiano cittadini e non , sono sottoposti alle sue leggi , punto. Un giudice quando giudica ed applica al caso concreto sottoposto al suo vaglio una certa condotta non esprime giammai un giudizio morale etico ,per l 'appunto "valoriale ". Il fatto che molti credano il contrario che talvolta cerchino la cd
" captatio benevolentiae " e' infatti soltanto un Patricio ignorante e sbagliato . La separazione tra diritto e morale nasce in epoca moderna almeno con l' Illuminismo se non addirittura ancor prima . Allo Stato moderno contemporaneo non deve interessare cosa il cittadino, la persona sottoposta alle sue leggi pensi e creda nel suo cuore, nel suo animo . Quelli infatti sono solo pensieri e problemi cd intimi e personali della persona. Non sono cose od argomenti che possono o devono interessare e riguardare l' Ordinamento Giuridico , pena una ingiustificabile compressione della sfera piu'intima ed importante delle nostre liberta'soggettive, della nostra liberta'di coscienza , diritto questo che si e' andato formando lentamente nel corso dei secoli, quando gia' sotto gli Imperatori romani e le persecuzioni religiose contro i cristiani, per la prima volta, come ricorderete , si creo' una separazione tra la fedelta' all 'imperatore ed il credo religioso nel Regno dei Cieli, che "si trova nell' animo,di ciascuno di Noi". Ragionare diversamente conduce inevitabilmente a sostenere alcune teoriche basate su una impostazione da "Stato etico " che sono antimoderne e molto pericolose . Queste teorie, che invero mi sembrano piuttosto dei " vaneggiamenti", sono il segno chiaro e manifesto di una cultura giuridica e non che si sta "sbiadendo", che sta diventando sterile ed " aggrinzita " . Serve un rilancio, serve un nuovo Umanismo, serve essere Visionari . La ' fuori c 'e' un mondo complesso e vario, con tanti problemi , ancora oggi con mostruose ingiustizie ( pensate solo un istante agli echi che arrivano dalla Siria dove giungono notizie di crimini orrendi ), occorre lavorare su concetti ed idee razionali , credere nella giustizia ,nella equita', nella accoglienza ,nella fraternita',nella solidarieta' . Sinistra mia dove sei finita ? Cosa Ti hanno fatto ?
Luca Giordano per Tre Righe .
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