Lo scenario descritto nello speciale di ieri su
Giulio Regeni e' allarmante.
Il giovane ricercatore viene spedito dall'universita'
di Cambridge al Cairo e messo in contatto con il
capo del sindacato degli ambulanti ed informatore
dei servizi segreti egiziani. Costui, quando scopre
che il finanziamento della ricerca, nella quale e'
impegnato Giulio, non e' una regalia a suo favore,
lo denuncia come spia, provocando la sua tortura
sino alla morte, dato che esce vivo solo chi puo'
dare informazioni utili agli aguzzini, che
evidentemente Giulio non poteva dare.
In un paese non governato da una banda di criminali
uno straniero, che ha un'attivita' non gradita, viene
dichiarato persona non grata ed espulso, non torturato
sino alla morte.
Sulla base della provetta-bidone di Colin Powell e'
stato rovesciato Saddam, per liberarsi di un leader
africano inviso e' stata aggredita la Libia e lo
stesso e' avvenuto per la Siria.
Cosa si aspetta a rovesciare l'infame regime di Al Sisi
e deferire ad una Norimberga egiziana la banda di assassini
responsabile di circa mille desparecidos all'anno ?
Lo sciacallo Holland ha colto l'occasione dell'assassinio
di Regeni per aumentare il volume di affari con il
regime egiziano.
Non bisogna dimenticare che l'intuito politico di Renzi
l'ha portato ad essere il primo leader occidentale ad
accreditare Al Sisi come democratico e che i due ultimi
presidenti della repubblica italiana hanno mostrato la
loro schiena diritta al padrone americano, concedendo
la grazia a funzionari della CIA, condannati da un
tribunale italiano per avere organizzato il rapimento
ed il trasferimento in Egitto per essere li' a lungo
torturato di Abu Ammar.
Franco Buccella
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