3 maggio 2017

L'AFFERMAZIONE DELLA "DEMOCRATURA"





 
 
Il giornalista Daniele Ranieri ha pubblicato sul " Foglio " un editoriale che riguarda Trump e la sua fascinazione per tutti i leader mondiali forti ed autoritari . L 'articolo è interessante e vi invito a leggerlo. La tesi è che essendo Trump un uomo di spettacolo gli piace  in qualche modo far colpo, mostrando di saper frequentare "quelli cattivi " quasi a suggerire : " Si, loro sono cattivi , io potrei essere peggio, se solo volessi, perché sono molto più potente ". La tesi di Ranieri e' interessante perché intende spiegare che una notevolissima parte delle condotte poste in essere da Trump, così come le sue dichiarazioni spesso spettacolari se non addirittura improvvide, sono dirette alla " comunicazione politica " in buona parte rivolta agli elettori USA. Si tratterebbe quindi di semplice propaganda politica, a buon mercato, congeniale alla tempra di Trump che, in qualità di uomo di spettacolo, è molto attento e addirittura succube dello " share ".
Condivido, ma solo in parte, la lettura e la tesi di Daniele Ranieri. Sono infatti convinto che nei comportamenti e nelle condotte pubbliche di Trump, ci siano questi caratteri e queste circostanze messe in evidenza dal giornalista del " Foglio " e credo anche che molti di questi comportamenti siano abilmente messi sù ad arte, per distogliere l 'attenzione della opinione pubblica dai crescenti scandali che riguardano la quasi totalità dei componenti la nuova Amministrazione nei contatti durante la campagna elettorale con emissari del governo russo. Ma c'e' dell' altro purtroppo a mio sommesso avviso . Trump è un presidente di rottura con la tradizione politica Usa, anche perché ad essa completamente estraneo . In verità egli non apprezza la Democrazia ed i suoi riti e forme ed equilibri, i toni moderati le inclinazioni al compromesso ed alla diplomazia, il rispetto convenzionale e sistemico al piano dei valori democratici , del parlamentarismo dei sistemi di voto incrociato, dei contropoteri,  dei limiti e controlli, che i vari poteri costituzionali esercitano gli uni sugli altri, sulla libera ed indipendente stampa. Con Trump nell' epoca della " cultura di internet " quel sistema e patrimonio di idee, valori, tecniche di direzione e gestione della " Cosa Comune " lo Stato non è più un bene assoluto . Con Trump negli USA , la più importante Democrazia del mondo, nasce un mondo nuovo , meno affascinante , libero giusto e bello, di quello che abbiamo deciso di lasciarci alla spalle . Forse è iniziata la decadenza della nostra Civiltà, un rapido declino che ha investito per primo il piano culturale e valoriale delle nostre Società, che presto si comunicherà come è inevitabile che purtroppo avvenga al piano dei diritti: sindacali, del lavoro, della partecipazione democratica alla vita dello Stato, alla solidarietà, alla giustizia, alla libertà. Un mondo si è chiuso ne nasce un altro .Gli studiosi dei sistemi democratici ci hanno già avvisato: ovunque nel mondo la democrazia classica parlamentare democratica, costituzionale, basata sullo Stato di Diritto è in arretramento od addirittura in " caduta libera" dappertutto invece si sta affermando il modello della " Democratura" che per          l 'appunto costituisce una "caricatura della democrazia" una mesta e ridicola costruzione di cartapesta fatta di "fake news", volgarità,violenza , ingiustizia e prepotenza. Buon lavoro a tutti .
Luca Giordano per Tre Righe.

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