Ormai a fari spenti sul contenzioso cittadini vs Luiss , che ruotava intorno anche alla libera circolazione di cittadini
nel parco della Villa, vorremmo sottoporvi alcune riflessioni che potrebbero
aiutare il lettore a comprendere meglio il non senso della sentenza che ha
confermato il diritto della LUISS ad usufruire del parco in maniera esclusiva , precludendolo al
libero accesso dei cittadini .
Le motivazioni addotte dalla LUISS sono note: il diritto di proprietà innanzitutto che
poi è quello sancito dalla sentenza, ma poi, mai confessato pubblicamente se non
in riunioni ristrette, una certa diffidenza nei confronti dei cittadini, una
sorta di timore verso chi potenzialmente potrebbe commettere azioni per esempio
contrarie al decoro se non addirittura ad atti pseudo criminosi. Nel campo
delle ipotesi ci può stare tutto: anche, estremizzando, lo stupratore seriale
che si nasconde dietro la siepe . La motivazione se vogliamo più fastidiosa è stata invece quella addotta dall'allora direttore generale , non smentita dal suo
successore presente alla riunione, che la presenza dei cittadini, delle mamme o
delle tate con le carrozzine e il frignare dei pargoli avrebbe potuto
disturbare le profonde riflessioni degli eventuali premi Nobel che da lì si
trovavano a passare. Crediamo che una simile affermazione non abbia bisogno di
essere respinta al mittente, come pur facemmo nell’occasione, tanto è palesemente grossolana e “razzista”.
Ma come afferma l’articolo quinto “chi ha i soldi in mano, ha
vinto”. E la ricca e danarosa Luiss ha vinto grazie all’assenza di una politica che tuteli
veramente i diritti dei cittadini. Ma persino premiata , in considerazione che, come università
privata , grazie ad un opportuno(??) provvedimento di un governo Berlusconi
, riceve ben 5 milioni l’anno dallo Stato, cioè da quei cittadini che in maniera “schifiltosa” non
vuole vedere passeggiare nel “suo” parco. Un bell’assurdo se ci riflettete un po’-
Ma non è solo questo che volevamo dire. Volevamo infatti
rimarcare la differenza di “stile” tra la LUISS e la Sapienza, la più grande
Università pubblica europea, che ha la sua sede , come la LUISS, nel II
Municipio. La Sapienza, tanto bistrattata, tanto vilipesa offre corsi di laurea
di qualità e non saremo certo noi a ricordarne le eccellenze. Ci vorremmo
soffermare nello stile, appunto .
La Sapienza ha nel territorio del II Municipio la sua sede principale e molte altre,. Due sedi, in particolare, si trovano in
due importanti spazi verdi. La prima è a Castro Laurenziano. Un vero e proprio
campus universitario. Con grandi prati verdi e spazi vivibili. Dove studenti,
professori, eventuali premi Nobel , mamme e cittadini convivono armoniosamente
senza intralciarsi anzi godendo della vista e della compagnia reciproca.
E così anche in quello stupendo spazio verde di Villa Mirafiori sulla Nomentana.
Insomma, senza voler tirare una morale con l’accetta al
nostro ragionamento, ci sembra evidente che tra il pubblico e il privato ci
siano due diversi modi di VIVERE il rapporto con la propria città: chiuso e
sbarrato dai cancelli quello della Luiss, per rimarcare una differenza sociale e di "classe", mentre aperto , inclusivo, popolare quello della Sapienza. E non
aggiungiamo altro.
Crediamo di avervi fornito sufficienti argomenti per una serena riflessione.
Domenico Fischetto
I commenti
E' proprio vero, la Luiss lascia ai cittadini romani, su Villa Blanc, una qualche possibilità di accesso: il tratto scosceso in basso, lungo Via Marliano, separato dalla parte nobile e bella della Villa da una cancellata puntuta e da un pericolante muretto. Quella zona della Villa può fisiologicamente essere definita il suo buco del culo, ed è evidentemente il luogo che la Luiss ritiene di pertinenza dell'interesse generale collettivo: quello che la Costituzione e il Piano Regolatore Generale di Roma esplicitamente tutelano. Ma si tratterà del rispetto di quanto norme e leggi prescrivono, o di un arrogante sberleffo.
GCM
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E' proprio vero, la Luiss lascia ai cittadini romani, su Villa Blanc, una qualche possibilità di accesso: il tratto scosceso in basso, lungo Via Marliano, separato dalla parte nobile e bella della Villa da una cancellata puntuta e da un pericolante muretto. Quella zona della Villa può fisiologicamente essere definita il suo buco del culo, ed è evidentemente il luogo che la Luiss ritiene di pertinenza dell'interesse generale collettivo: quello che la Costituzione e il Piano Regolatore Generale di Roma esplicitamente tutelano. Ma si tratterà del rispetto di quanto norme e leggi prescrivono, o di un arrogante sberleffo.
GCM
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