3 maggio 2017

LUISS E SAPIENZA: E' LO STILE CHE FA' LA DIFFERENZA

 

 
 
Ormai a fari spenti sul contenzioso cittadini vs Luiss , che ruotava intorno anche  alla libera circolazione di cittadini nel parco della Villa, vorremmo sottoporvi alcune riflessioni che potrebbero aiutare il lettore a comprendere meglio il non senso della sentenza che ha confermato il diritto della LUISS ad usufruire del parco in maniera esclusiva , precludendolo al libero accesso dei cittadini  .

Le motivazioni addotte dalla LUISS sono  note: il diritto di proprietà innanzitutto che poi è quello sancito dalla sentenza, ma poi, mai confessato pubblicamente se non in riunioni ristrette, una certa diffidenza nei confronti dei cittadini, una sorta di timore verso chi potenzialmente potrebbe commettere azioni per esempio contrarie al decoro se non addirittura ad atti pseudo criminosi. Nel campo delle ipotesi ci può stare tutto: anche, estremizzando, lo stupratore seriale che si nasconde dietro la siepe . La motivazione se vogliamo più fastidiosa è stata invece quella addotta dall'allora direttore generale  , non smentita dal suo successore presente alla riunione, che la presenza dei cittadini, delle mamme o delle tate con le carrozzine e il frignare dei pargoli avrebbe potuto disturbare le profonde riflessioni degli eventuali premi Nobel che da lì si trovavano a passare. Crediamo che una simile affermazione non abbia bisogno di essere respinta al mittente, come pur facemmo nell’occasione,  tanto è palesemente grossolana  e “razzista”.

Ma come afferma l’articolo quinto “chi ha i soldi in mano, ha vinto”. E la ricca e danarosa Luiss ha vinto grazie all’assenza di una politica che tuteli veramente i diritti dei cittadini. Ma persino premiata , in considerazione che, come università privata , grazie ad un opportuno(??) provvedimento di un governo Berlusconi , riceve ben 5 milioni l’anno dallo Stato, cioè da quei cittadini che in maniera “schifiltosa” non vuole vedere passeggiare nel “suo” parco. Un bell’assurdo se ci  riflettete un po’-

Ma non è solo questo che volevamo dire. Volevamo infatti rimarcare la differenza di “stile” tra la LUISS e la Sapienza, la più grande Università pubblica europea, che ha la sua sede , come la LUISS, nel II Municipio. La Sapienza, tanto bistrattata, tanto vilipesa offre corsi di laurea di qualità e non saremo certo noi a ricordarne le eccellenze. Ci vorremmo soffermare nello stile, appunto .

La Sapienza ha nel territorio del II Municipio la sua sede principale e molte altre,. Due sedi,  in particolare, si trovano in due importanti spazi verdi. La prima è a Castro Laurenziano. Un vero e proprio campus universitario. Con grandi prati verdi e spazi vivibili. Dove studenti, professori, eventuali premi Nobel , mamme e cittadini convivono armoniosamente senza intralciarsi anzi godendo della vista e della compagnia reciproca. E così anche in quello stupendo spazio verde di Villa Mirafiori sulla Nomentana.

Insomma, senza voler tirare una morale con l’accetta al nostro ragionamento, ci sembra evidente che tra il pubblico e il privato ci siano due diversi modi di VIVERE  il rapporto con la propria città: chiuso e sbarrato dai cancelli quello della Luiss, per rimarcare una differenza sociale e di "classe", mentre aperto , inclusivo, popolare  quello della Sapienza. E non aggiungiamo altro.
Crediamo di avervi fornito sufficienti argomenti per una serena riflessione.
Domenico Fischetto

I commenti

E' proprio vero, la Luiss lascia ai cittadini romani, su Villa Blanc, una qualche possibilità di accesso: il tratto scosceso in basso, lungo Via Marliano, separato dalla parte nobile e bella della Villa da una cancellata puntuta e da un pericolante muretto. Quella zona della Villa può fisiologicamente essere definita il suo buco del culo, ed è evidentemente il luogo che la Luiss ritiene di pertinenza dell'interesse generale collettivo: quello che la Costituzione e il Piano Regolatore Generale di Roma esplicitamente tutelano. Ma si tratterà del rispetto di quanto norme e leggi prescrivono, o di un arrogante sberleffo.
GCM
 

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