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A Roma il 25 marzo per la "Nostra Europa"
Abbiamo aderito all'appello La Nostra Europa ( l'appello- le adesioni) che organizza la mobilitazione dal 23 marzo al 25 marzo in occasione del 60°anniversario della firma dei trattati di Roma.
Il 25 marzo i leader europei saranno a Roma, mentre l’Unione Europea è sull'orlo del collasso.
Diseguaglianza e insicurezza sociale, diffuse a piene mani dall’austerità e da politiche ingiuste, alimentano culture e movimenti reazionari. Si moltiplicano razzismi, nazionalismi regressivi, muri, frontiere e fili spinati.
I migranti sono le prime vittime, insieme alla democrazia e ai diritti. Non c’è tempo da perdere. Chiediamo a chi è cosciente del pericolo di mettersi in gioco, di mobilitarsi, di partecipare.
Incontriamoci a Roma dal 23 al 25 marzo, dimostriamo che l’europeismo radicale è forte abbastanza da fermare i mostri della storia europea che paiono tornare.
23-24 marzo: forum, iniziative e villaggio all’Università La Sapienza.
Sabato 25 marzo CORTEO per LA NOSTRA EUROPA da Piazza Vittorio alle 11:00 fino al Colosseo.
Ti invitiamo a partecipare, ci saranno delegazioni da molti paesi europei.
L'Altra Europa con Tsipras
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Se vuoi approfondire puoi leggere l'invito scritto per noi da Roberto Musacchio.
Tre giorni di Nostra Europa
Saranno i migranti e gli " europei " che arriveranno a Roma a caratterizzare la testa del corteo che partirà alle 11 di sabato 25 marzo da piazza Vittorio per concludersi al Colosseo su iniziativa della Nostra Europa.
Una piazza multietnica e un luogo della nostra storia dove già terminò il corteo di solidarietà alla Grecia di due anni fa.
La Nostra Europa, unita, solidale, democratica, è più di un appello a " contro celebrare " i 60 anni del Trattato di Roma. Vuole essere l'avvio di una coalizione europea. Per un'altra Europa. Nelle riunioni di questi mesi per preparare le giornate l'aria che si respirava era quella che ricordava il social forum. Naturalmente i tempi sono diversi e, in particolare in Italia, tanti i problemi vissuti in questi anni. Ma la voglia è stata quella. Di ritrovarsi in modo largo ma assolutamente determinato. E di far vivere le nostre idee a partire dalle persone in carne ed ossa. Ecco perché le persone migranti sono al centro della nostra rabbia per ciò che avviene e della nostra voglia di cambiamento. Bisogna abbattere i muri. Quelli fisici e quelli dell'odio e della paura. Se le persone non sono libere di muoversi e di autodeterminarsi non c'è nessun futuro. Le questioni del lavoro, del reddito, del welfare, demografiche, ambientali, passano da questo elemento fondamentale. Così come bisogna abbattere i muri della austerità, del debito, della finanza, del pensiero unico.
Saranno in tanti a venire a Roma dalla Grecia laddove più sadica è stata la pratica della austerità ma anche più forte la risposta. E bisogna abbattere i muri che impediscono ad una intera generazione, quella dei giovani, di affacciarsi con pienezza alla vita. Altro che generazione Erasmus: questa è la generazione precaria. Tante le realtà giovanili che partecipano all'evento. Come importanti sono quelle femministe che combattono contro i muri della discriminazione di genere che è una triste realtà di questa Europa. Arriviamo a questo appuntamento forti della straordinaria vittoria nel referendum del 4 dicembre. La nostra Costituzione si è imposta anche contro la cancellazione della democrazia che i poteri perseguono in Europa.
Una Europa senza Costituzione e con tanti Trattati ingiusti, da Maastricht al Fiscal Compact. Una Europa ben lontana dalle idee di Altiero Spinelli che ci vengono ricordate dai movimenti federalisti che fanno parte della coalizione. In tante e tanti arriveranno dagli altri Paesi d'Europa raccogliendo il nostro invito e in continuità con battaglie comuni come quelle sul TTIP e il Ceta. Arriveranno a Roma anche i capi di Stato e i rappresentanti di questa Europa. Establishment esausti e incattiviti. Responsabili delle sofferenze in cui versano i popoli europei. Responsabili della crescita delle destre xenofobe. Incapaci di futuro. Leggere gli atti preparatori del vertice ufficiale è sconsolante. Sconsolante sentir parlare di doppie velocità che non sarebbero altro che l'aggravamento dei danni e delle divisioni. Noi una cosa veloce la vogliamo fare: abbattere i muri e l'austerità. Troppo densi sono gli elenchi di chi organizza e delle cose organizzate per riportarli qui.
L'invito è dunque ad andare a scoprirli sul sito della Nostra Europa. Soprattutto l' invito è ad esserci. Vi aspettiamo!
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