15 marzo 2017

FUORI DALLA REALTÀ



Ieri la Sette ad " otto e mezzo " con Lilli Gruber ha ospitato un interessante confronto tra Alfredo D ' Attorre per MDP e Giuseppe Vacca per il PD.  Vacca come tutti sanno e' un importante intellettuale uno dei piu' preparati ed impegnati studiosi di : Gramsci e Togliatti. D ' Attorre, normalista , e' uno studioso di Max Weber ed un brillante ed impegnato onorevole. Se il ruolo e la funzione di D ' Attorre era assolutamente conforme e coerente con la posizione ed l' ispirazione politica di MDP, non posso dire la stessa cosa di Vacca . Lui nei panni di avvocato difensore delle ragioni del PD ,l 'ho visto un tantino " disassato " ,fuori posto. Adesso ne spiego il perche'.  Vacca sosteneva che Renzi avesse fatto un " gran bel lavoro " come Premier e come Segretario.  Egli valorizzava massimamente il ruolo e la funzione di Partito della Nazione, che Renzi avrebbe dato alla sua azione politica,in un contesto,sosteneva Vacca,di completo disfacimento economico, istituzionale e politico del Paese. A lui D ' Attorre faceva notare che nella tradizione del partito della sinistra italiana c 'era e c 'e ' ancora nei suoi ranghi anche quelli,che pensano e riflettono,una cultura dell' obbedienza al Capo, anche quando sbaglia, una sorta di " horror vacui ". Le osservazioni critiche di           D 'Attorre mettevano in evidenza che sotto Renzi, con Renzi ,il PD ricoprendo direi " indegnamente " il ruolo e la funzione di una grande forza di sinistra, aveva fatto una politica neo-liberista ,assolutamente allo stesso modo degli esecutivi,che l'avevano preceduto. Luciano Gallino il grande sociologo, recentemente scomparso,docet . Ad esempio come interpretare l'abolizione dell ' IMU sulle abitazioni di lusso, l'uso sfrenato dei voucher nella riforma del job's act , il programma di destrutturare l' impalcatura costituzionale a favore di un ruolo dominante del potere finanziario e della grande industria e distribuzione. Insomma l'endorsement di Renzi a Marchionne purtroppo non e' stata soltanto una battuta . Rappresentava una scelta politica e strategica. Osserviamo pero' che trattasi di una visione politica,superata dagli eventi difficili a tratti drammatici prodotti dalla grande crisi economica del 2008 nella quale purtroppo siamo ancora intrappolati.  Vacca invece sostiene che non sia possibile intraprendere una politica piu' a sinistra di quella( apparentemente diciamo noi) svolta dal PD. Lui vede ancora le sinistre come " le ancelle " del Capitale. Una ortodossia quindi da " terza via Clintoniana/ Blairiana "che sconfitta oramai dovunque nel mondo( la sconfitta della Hillary Clinton, docet) lui vorrebbe con ostinazione e superbia,aggiungerei io, applicare in italia. Una politica, un programma ci sarebbe ,da dire dalla parte sbagliata della storia !  Vedo un' ultima ragione per cui non capisco ed apprezzo il ruolo e la veste di Vacca ,nei panni dell' avvocato difensore delle ragioni del PD. Caro Beppe  , ma non ti sei accorto ,reso conto, che questo PD , non e' neppure la copia sbiadita di un partito della Sinistra ? Un partito diventato il partito di un Capo, iattante, superbo, guascone, ignorante, prepotente alleato con alleati " impresentabili" e soprattutto diventato,come significato dalle attuali e recenti indagini giudiziarie,un partito- consorteria di affaristi spregiudicati e beceri ? Caro Beppe i buoni avvocati, i clienti devono sceglierli tra quelli ingiustamente perseguitati non tra i prepotenti e gli impuniti .
 Luca Giordano per Tre Righe

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