I giornali italiani e quelli europei oggi esultano festeggiando la vittoria in Olanda di Mark Rutte, il leader liberal di destra. Si era temuto infatti la vittoria del leader populista Geert Wilders anti UE, anti islamico. I rapporti diplomatici tra Olanda e Turchia, che si erano intrecciati a causa delle elezioni, sono al punto piu' basso mai registrato, pur essendo entrambi i paesi membri effettivi della NATO. Il partito democristiano olandese ha avuto una flessione, i laburisti,che avevano nella scorsa legislatura appoggiato l ' esecutivo di Rutte sono stati trasformati in un " cespuglio". Essi hanno oggi infatti soltanto nove seggi , cinque anni fa I laburisti, prima di sostenere l' esecutivo di Rutte, avevano 29 seggi . Sono quadruplicati i verdi . Con essi adesso Rutte dovra' allearsi per formare un nuovo governo . Il populismo bloccato in extremis comunque non potra' ritornare dentro la lanterna, come ha fatto gia' notare piu' di un attento osservatore. Il Wilders nella sua propaganda becera si era spinto ad affermare che: " desiderava cacciare via la feccia marocchina dal paese" , egli aveva predicato sull ' onda di un trumpismo in salsa olandese " terra e sangue" , di " voler chiudere le frontiere, chiudere le moschee ,chiudere gli asili, per contrastare gli immigrati, oltre proporre misure neo liberiste. Questa destra suscita apprensione . Se riuscisse a prendere piede in Europa in qualsiasi modo la nostra civilta' ed il nostro modo di vivere sarebbero travolti e non potrebbero piu' essere quelli che abbiamo conosciuto. E ' sorprendente che di fronte a tutto questo sfacelo non si sia risollevata la sinistra , che per vocazione e finalita' naturale aveva ad oggetto la tutela delle classi piu' deboli e sfruttate . O forse no ! In verita' penso che malgrado tutto questo sfacelo la sinistra stia pagando il prezzo del folle patto che ha fatto nell' unione con il grande capitale dalla caduta del muro ad oggi . Se la sinistra a livello italiano come in Europa desidera riconquistare un ruolo, un peso ed una funzione storica, deve abbandonare la prassi e la filosofia della terza via. Questo e' ed e' stato il merito della azione politica dei cd. "scissionisti": riportare i partiti della sinistra ad incontrare nuovamente il popolo della sinistra. Non perseguire questo obbiettivo necessario e giusto condurrebbe inevitabilmente l' Europa, il nostro paese, nel territorio dell ' irrazionalita' ed addirittura come minacciosamente annuncia Erdogan a nuove guerre di religione . Soltanto i valori di : solidarietà,' giustizia, crescita e progresso , che sono valori laici della prassi e non vuota retorica,che alimenta invece l ' odio, potranno unire i popoli ed assicurare pace , sviluppo e giustizia.
Non c 'e' un piano bis, non c 'e ' altra soluzione.
L ' alternativa alla guida delle sinistre in Europa e' solo un bagno di sangue.
Luca Giordano per Tre Righe.
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