20 marzo 2017

LE PILLOLE DI MARCHESINI

Piazza Bologna
 
Bar sovraffollati, piazze e marciapiedi occupati, birra a fiumi, canne a go go e altri eccitanti. Provate a passare per certi luoghi come Piazza Bologna la sera tardi. Vi sono installati migliaia di giovani universitari aggregati per appartenenza a regioni, province, città, facoltà, relazioni amicali. Che i giovani abbiano desiderio e diritto a stare insieme per divertirsi è un bene. Ma può il divertimento avere il suo soddisfacimento principale, se non esclusivo, in alcol... e canne? E può essere che a farne le spese, a causa di schiamazzi e urla, siano il sonno delle famiglie, e il mattino dopo i marciapiedi siano pieni di bottiglie e vetrine rotte, e altri danni? Non sono un fautore ad oltranza dell'ordine: ma la vista di migliaia di giovani che bevono e assumono eccitanti, per poi sfogare la rabbia sulle cose, mi sembra un fenomeno inquietante. Quanto c'è di divertimento e allegria, quanto di frustrazione per trovarsi impotenti in gabbia?
 
Minzolini
 
Ma perché ci stupiamo che Minzolini sia stato salvato dalla decadenza dal Senato, malgrado quanto prescrive la legge Severino al proposito, e questo sia stato ottenuto anche grazie al voto di 19 senatori del PD? Ma non sono stati 19 i consiglieri del PD che si dimisero davanti a un notaio pur di cacciare Ignazio Marino dal Campidoglio? Il PD, pur di conservare il potere, mostra di violare non da oggi le leggi e le regole democratiche. Queste sono ahimé le fondamenta e la struttura portante del Partito della Nazione. Quello che mi fa stare particolarmente male è che tra i senatori del PD che si sono con questo voto resi particolarmente indegni ci sono Luigi Manconi e Massimo Mucchetti, che mai avrei immaginato di questa vergogna capaci.
 
Amministratori
 
Riterrò credibile e affidabile lo spirito democratico degli amministratori di un Municipio romano quando, lodevolmente proponendo e organizzando un confronto aperto, saranno coraggiosamente capaci di iniziare l'incontro dando la parola per primi ai cittadini e ai loro comitati: per poi, dopo averli attentamente ascoltati, rispondere esponendo le proprie ragioni e intenzioni. Invece, come sempre accade anche in questi incontri conclamatamente democratici, per le prime due ore... parlano gli amministratori e i consulenti dei loro progetti, e nell'ultima mezz'ora, quando dei cento partecipanti iniziali ne sono rimasti in sala venti, si concede la parola ai cittadini. Ma se inviti i cittadini a esporre i loto problemi, perché li costringi a parlare per ultimi? Forse tali comunque ancora aperti e disponibili amministratori non hanno capito bene che non è un ruolo di rappresentanza elettiva il cuore della democrazia, ma coloro che si mettono volontariamente, gratuitamente, responsabilmente in gioco perché desiderosi di costruire una comunità e una città più bella e viva
 
Nomenclatura
 
Tò, chi si rivede: la solita sfilata di facce della oramai vecchia nomenclatura di potere, politico e istituzionale, piccolo o grande, del Secondo Municipio, ex Terzo, a tradizionale conduzione PD. Tutti esperti nel rappresentare i problemi ormai incancreniti del territorio. Sempre meno verde, sempre più inquinamento, sempre meno legalità e più abusi, sempre più primato del profitto privato a danno dell'interesse pubblico. In sala, accanto a loro, i cittadini dei comitati ch...e da anni e decenni lo denunciano. Ma possibile che ai nostri veterani amministratori non venga il sospetto che, se non complici nel dilagare del degrado e del lucro privato a danno del pubblico, loro sono i primi responsabili per non averlo impedito? Allora: o sono complici, o incapaci e incompetenti, o deboli se non del tutto impotenti. Ma i cittadini devono in eterno e all'infinito stringere pugni e denti?

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