Questo è un libro che farebbe bene che venisse letto dai nostri politicanti che siedono al Campidoglio e dintorni , aspiranti tali e "maitre a penser" della politica.
Altro che la riforma che ha ridotto i Municipi ma non ha intaccato i poteri del Comune e non ha dato alcuna possibilità di governare al meglio ai municipi con poteri reali.
Se lo leggessero e ne facessero tesoro.
Verso la realizzazione delle microcittà di Roma
Verso la realizzazione delle microcittà di Roma è una riflessione sulla struttura urbana di Roma, tesa a rimettere in discussione l’attuale modello centro-periferia.
Riconoscere l’importanza demografica delle periferie e l’esistenza delle microcittà è una riforma di politica urbana fondamentale per trasformare gli attuali frammenti periferici, di cui si compone la città contemporanea di Roma, in centri urbani potenzialmente autonomi e in comunità in grado di decidere il loro futuro, rompendo la ghettizzazione e la tendenza della città a creare esclusioni e cul-de-sac.
Riformare gli attuali Municipi, dotando ciascuna microcittà di una progressiva autonomia di gestione urbana, è un antidoto ai fondamentalismi e alla rabbia sociale, dettati da un senso di esclusione dalle scelte.
Il modello proposto per la città contemporanea di Roma, per le nove città del Grande Raccordo Anulare, è un programma urbano in grado di assorbire i movimenti socio-politici in atto, di rimescolare gerarchie sociali e territoriali che diventano sempre più dure, di consentire una migrazione concettuale da una dimensione di marginalità a una di nuova centralità.
Riformare gli attuali Municipi, dotando ciascuna microcittà di una progressiva autonomia di gestione urbana, è un antidoto ai fondamentalismi e alla rabbia sociale, dettati da un senso di esclusione dalle scelte.
Il modello proposto per la città contemporanea di Roma, per le nove città del Grande Raccordo Anulare, è un programma urbano in grado di assorbire i movimenti socio-politici in atto, di rimescolare gerarchie sociali e territoriali che diventano sempre più dure, di consentire una migrazione concettuale da una dimensione di marginalità a una di nuova centralità.
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