Da due giorni, Il Sole24ore non è in edicola per uno sciopero dichiarato dai giornalisti (praticamente tutti) della testata.
Scioperano perchè vogliono le dimissioni del direttore del giornale,Roberto Napoletano, (ex D.G. del messaggero, che finalmente si è autosospeso) che è accusato (insieme ad altre 8 persone) di aver inventato, gonfiandoli, i numeri dell’edizione on line, per “aggiustare” il bilancio, (così favorendo esborsi a una ditta inglese, la Di source)
Il bilancio del giornale di informazione economica e finanziaria della Confindustria è pessimo, con perdite molto elevate e non da oggi. (si mormora di Confindustria pronta ad un aumento di capitale di 100 milioni di euro per ripianare il buco).
Napoletano,insieme a personaggi di vertice di Confindustria, appena passati e presenti è, secondo le accuse, colpevole di falsare i bilanci per nascondere il buco.
Insomma, la Confindustria non sa gestire un’impresa editoriale e, se le accuse sono vere (false comunicazioni al mercato), la più grande associazione imprenditoriale italiana dà un fulgido esempio di moralità capitalistica.
Umberto Pradella
Anche il gruppo dirigente del Sole 24 Ore, quotidiano di Confindustria, si è scoperto che mente, manipola, truffa. E' indagato anche il suo direttore, che ogni domenica scodella il suo editoriale pieno di retorica fuffa. Renzi d'altronde è finito come è finito, a rischio - dimissione dopo dimissione, dallo sfavillio della Leopolda all'archeologia industriale del Lingotto - di approdo alla muffa. Napolitano e Scalfari fanno a gara a chi tra gli oligarchi si mostra più allineato all'ordine da Blair e JPMorgan. Ma ci rendiamo conto che qui, e parlo da laico irriducibile, dei vertici prestigiosi in gioco si salva solo Papa Francesco?
Gian Carlo Marchesini
Nessun commento:
Posta un commento