27 marzo 2017

DEI DELITTI E DELLE PENE

                                 Giotto, Giustizia, 1306 circa, Cappella degli Scrovegni, Padova
 
Oggi desidero riservarmi qualche minuto, per riflettere con Voi sugli ultimi episodi di violenza,che hanno funestato la nostra società. Mi riferisco alla aggressione brutale, avvenuta ad Alatri,dove un giovane appena di venti anni,,che aveva difeso la sua ragazza da alcuni violenti che l'avevano aggredita, e' stato selvaggiamente picchiato ed ucciso. Mi riferisco a quanto è accaduto la scorsa settimana a Napoli, dove una mamma, ha scoperto che il figlio  portatore di handicap, era da tempo,violentato da un branco,di bruti minorenni. Mi riferisco a quanto accaduto nel centro nord, dove quel tale ha ucciso la propria ex fidanzata che era incinta di un bambino. Mi riferisco a o quel tale ,che ha ucciso una prostituta rumena ,di cui era cliente e di cui si era invaghito, solo perché quest ' ultima,voleva tornare a casa in Romania e smettere di prostituirsi. Mi riferisco a quel tale,che aveva ucciso l' investitore della moglie, a sangue freddo con premeditazione, perché diceva di non credere all' intervento dello Stato, alla Giustizia, che aveva definito " una giustizia lenta ". Mi riferisco a quel tale , che aveva sparato , uccidendolo alla schiena , sparando due volte al presunto ladro, che si era introdotto clandestinamente nel suo ristorante. Se  andaste a controllare le statistiche probabilmente leggereste che i delitti sono in diminuzione, che questa preoccupazione per questi delitti violenti, è soltanto un' impressione , una suggestione dei nostri animi, di essere esposti alla becera violenza perpetrata da questi nuovi barbari . Si,  assistiamo probabilmente ad una contrazione assoluta del dato numerico dei delitti. Occorre dire inoltre che le nostre forze dell'ordine sono anche più preparate ed efficienti che altrove . Diano atto del lavoro splendido,che hanno fatto in occasione della manifestazione a Roma in occasione della firma dei Trattati europei . Una perfetta organizzazione della sicurezza, che ha evitato disordini, scontri e feriti, che non era scontata. Un lavoro di prevenzione ed intelligence, che ha inoltre individuato preventivamente ed efficacemente soggetti , che potevano trasformarsi in pericolosi terroristi , espulsi con giusto tempismo . Eppure siamo preoccupati. Quel tale che aveva ucciso a sangue freddo il giovane investitore della moglie, aveva avuto moltissimi endorsement, molti nei bar , dal barbiere  nelle piazze dicevano " ha fatto bene " ! " anche io mi comporterei come lui " . Bene il giudice della udienza preliminare a seguito di giudizio abbreviato, gli ha inflitto a poche settimane di distanza dal fatto ,trenta anni di reclusione !  Bene ha fatto ! Ha applicato la legge prevista dal nostro Ordinamento giuridico . Nel nostro Paese si è andata col tempo affermando una sotto cultura del perdonismo che sembra si stia fondendo con un altra sub cultura della esasperazione e dilatazione irrazionale e grottesca di poter fare impunemente quello che si crede quello che si vuole,nel disprezzo generale e diffuso della sicurezza ,integrità,della vita degli altri . Questa tendenza è inaccettabile ! Deve essere repressa se occorre con la necessaria determinazione ! Trovo ad esempio assurda la protesta delle Camere Penali italiane, che hanno protestato contro l' allungamento dei termini di prescrizione del reato . Essi che hanno una cultura liberale democratica attenta alle ragioni delle classi privilegiate, che assistono spesso indagate/imputate dei reati dei cd colletti bianchi, non sono sensibili alle ragioni delle vittime di reati gravi , gravissimi che concretamente rischiano di prescriversi . Pensate un attimo alla strage di Viareggio, ai morti per neoplasia del petrolchimico di Porto Marghera  dell' Ilva di Taranto. Solo in Italia abbiamo questa vergogna ! Io credo, ne sono convinto, che occorra essere più severi, con chi commette un reato, deve essere prontamente processato e punito. Occorre intervenire anche sulla pena .Deve essere scontata . Anche se la Costituzione giustamente richiede che il reo sia recuperato al consorzio civile e pur vero che non è possibile azzerare la componente retributiva ed afflittiva connessa alla sanzione penale. In Italia a mio modesto avviso c 'e' stato ed è in corso un processo di affievolimento ed incuria legato alla repressione e punizione dei reati, che invece vanno perseguiti e puniti con il necessario rigore . Altrimenti la nostra società diventerà sempre più ingiusta e proteggerà i prepotenti ed i privilegiati. Oggi siamo tutti genitori del giovane di Alatri ucciso con ignobile brutalità.
Luca Giordano per Tre Righe

Nessun commento:

Posta un commento