Oggi desidero
riservarmi alcuni minuti, per riflettere con Voi della provocazione fatta appena
l ' altro ieri dal leader e premier turco Erdogan . Quest ' ultimo, che aveva polemizzato con il
governo olandese, ha lanciato da ultimo un invito a tutti I turchi ed I
musulmani residenti in Europa. “Fate almeno cinque figli a coppia e tra una
generazione l ' Europa sara' islamizzata “suggerisce Erdogan. Perche' questa provocazione ? Perche' questa
minaccia? Nei giorni scorsi la Corte Europea si era pronunciata sulla
questione del velo nei luoghi di lavoro. La Corte ha affermato che e' legittimo
vietare l'uso del velo nei luoghi di lavoro. Evidentemente la Corte ha adottato
questa decisione sulla base del principio di laicita' dell 'ordinamento
giuridico europeo. La professione di fede e' e resta un fatto personale ed
intimo, non puo' e non deve dividere e distinguere le persone ed I cittadini
nelle formazioni sociali intermedie e nei luoghi di lavoro. Si puo' non essere
d'accordo con questa decisione giudiziaria. Si tratta pero' di una sentenza
emessa da un Tribunale peraltro molto autorevole. Le sentenze possono essere
impugnate, commentate, ma vanno rispettate, altrimenti si manda al macero
l'intero ordinamento giuridico. Erdogan non e' solo. In Gran Bretagna molti
islamici vanno in giro indossando una maglietta con su scritto 2035, l ' anno
nel quale secondo I calcoli e le previsioni in G.B. I musulmani supereranno
tutti gli altri. In buona sostanza quindi Erdogan pare,,si sia messo a Capo di questo movimento
di provocazione e sfida all' Europa, all 'Occidente, alla Cristianita' in nome
di una Umma di un popolo musulmano i cui diritti religiosi in primis e di
cittadinanza in Europa ,sarebbero calpestati e pretermessi . Cosa
oggettivamente non vera. E' il principio filosofico e giuridico della laicita'
e della separazione tra: Stato e confessioni religiose ,infatti che ha
determinato la sentenza della Corte Europea. In Europa esiste almeno dal XVIII
secolo la separazione dei poteri: esecutivo, legislativo, giudiziario. Dalla
pace di Vestfalia 1648, la separazione assoluta tra: religione e Stato. Perche'
allora Erdogan, che qualche anno addietro voleva chiedere l' ingresso della
Turchia nella U.E. sostiene questa politica di polemica feroce, di avversione
all ' Europa ed ai suoi valori ed alle sue Istituzioni ? Gia' perche' ? Erdogan che ha trasformato la democrazia turca
in una " democratura" ha da tempo deciso di ripercorrere la
tradizione di grandezza dell' impero Ottomanno, di professarsi paladino e
protettore della galassia e della Umma sunnita. Egli sfida l' Europa e l' Occidente.
Non passera' molto tempo che la Turchia uno dei piu' armati eserciti del mondo
uscira' dalla NATO. Questo sara' un grave problema con il quale dovremo
fare i conti. Esiste tuttavia un problema assai piu' insidioso e piu' difficile
da contenere. Erdogan si e' elevato a " protettore" degli Islamici di
Europa. Egli sembra suggerire loro che sono nostre vittime, cittadini di serie
B. Questo evidentemente non e' vero ma alimenta facili contrapposizioni
religiose, sociali e quindi politiche . Sappiamo per esperienza storica
maturata nel sangue delle guerre di religione, la divisione sociale che puo'
comportare una impostazione ideologica e religiosa di questo tipo. Non
illudiamoci dovremo rimboccarci le maniche ed affrontare questi problemi .il
nostro sistema democratico, le nostre liberta' fondamentali, la struttura e l'
indipendenza delle nostre Istituzioni sono a rischio, messe in pericolo, sotto
attacco. Se da un lato dobbiamo perseguire una politica " inclusive"
di estensione a tutti dei diritti del lavoro, della solidarieta', della
previdenza ,della assistenza, della partecipazione democratica nelle formazioni
sociali intermedie, assicurando a tutti i diritti fondamentali della persona
umana, allo stesso tempo, allo stesso modo ,non possiamo ,non vogliamo svendere
la struttura portante delle nostre societa' ,dei nostri diritti, dei nostri
valori . Forse sarebbe ora di prendere atto che Erdogan e signori come lui, non
sono nostri amici. Piuttosto dovremmo iniziare a rivedere alleanze ed
impostazioni di politica internazionale .
Luca Giordano per Tre Righe
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