Cari amici,Care amiche, questa notte e' venuto a mancare Alfredo Reichlin , partigiano,direttore dell' Unità, intellettuale, politico , protagonista assoluto, impegnato fino allo stremo al consolidamento della democrazia, del socialismo solidaristico e democratico nel nostro Paese.
Io pero' adesso, qui con Voi, non desidero ricordarlo per questo. Desidero portare un ricordo personale, per me e mio figlio molto importante. Ho conosciuto Alfredo almeno un lustro fa. Alfredo venne al Tasso, il liceo classico di Roma, con Pintor ed altri intellettuali, tra cui Scalfari ad incontrare gli studenti e a parlare di Resistenza, democrazia, giustizia e socialismo. Conobbe Matteo lo noto' e ne nacque una tenera amicizia, che e' durata fino ad oggi . Non era richiesto non era scontato. Alfredo e ' stato un Nonno , anzi molto di piu'. E' stato per mio figlio un Maestro ed un amico. Anche da malato non ha mai fatto mancare la sua sollecitudine , il suo grande affetto. I ragazzi lo adoravano, si lo adoravano. Credo che oggi siamo in tantissimi a piangere la sua scomparsa. In un momento difficile per me e Matteo ci fu vicino con calore e sollecitudine. Ricordo ancora, non lo dimentichero' mai una colazione che facemmo qualche estate fa in campagna da lui in Umbria. Parlammo di tutto. L ' Italia e ' stata un grande paese,perche' ha avuto uomini come Alfredo. Io stesso, che confesso mi ero perso, mio figlio Matteo e tantissimi altri che oggi militano nel socialismo democratico, non ci saremmo, senza un uomo buono e giusto come Alfredo. Fino all ' ultimo ha sostenuto il socialismo democratico. Ha sostenuto mentre stava gia' male il NO al referendum costituzionale, ha polemizzato anche con durezza con Napolitano, richiamandolo con fermezza all ' impegno di difendere la Costituzione. Bersani, Cuperlo, D ' Alema ricorrevano ai suoi consigli, ed alla sua esperienza. Alfredo ci ha insegnato la cosa piu' bella. La politica quella vera, quella autentica deve essere fatta con il cuore, senza doppi fini ,senza riserve,senza doppie morali. La politica quella vera unisce , avvicina giovani ed anziani colti e semplici, ti rende vivo, ti rende utile, trasforma una semplice esistenza in una avventura , che merita di essere vissuta, Ti trasporta in un piano piu' grande del nostro quotidiano, ti fa sentire parte di qualcosa di grande ,di giusto.
Scrivo queste parole non senza una viva commozione, ricordero' per sempre i momenti trascorsi con Alfredo.
Luca Giordano per Tre Righe.
Per approfondire
È morto Alfredo Reichlin, partigiano, dirigente del Pci: dall'Unità al Pd una vita a sinistra
E' morto all 'età d' 91 anni Alfredo Reichlin, storico dirigente della sinistra. Il 14 marzo 2017 sul sito internet 'Nuova Atlantide', una community on line che si occupa di politica e cultura, il suo ultimo articolo: "Non lasciamo la sinistra sotto le macerie". "Sono afflitto - scriveva l'ex direttore dell'Unità e membro della direzione del Pci - da mesi da una malattia che mi rende faticoso perfino scrivere queste righe".
"Mi sento - spiegava Reichlin che tra l'altro è stato partigiano, allievo di Togliatti, membro della direzione del Pci, parlamentare e dirigente anche del Pd - di dover dire che è necessario un vero e proprio cambio di passo per la sinistra e per l'intero campo democratico. Se non lo faremo non saremo credibili nell'indicare una strada nuova al paese".
"Non ci sono - osservava - più rendite di posizione da sfruttare in una politica così screditata la quale si rivela impotente quando deve affrontare non i giochi di potere ma la cruda realtà delle ingiustizie sociali, quando deve garantire diritti, quando deve vigilare sul mercato affinchè non prevalga la legge del più forte".
"Non ci sono - osservava - più rendite di posizione da sfruttare in una politica così screditata la quale si rivela impotente quando deve affrontare non i giochi di potere ma la cruda realtà delle ingiustizie sociali, quando deve garantire diritti, quando deve vigilare sul mercato affinchè non prevalga la legge del più forte".
Reichlin è stato un giornalista, politico e partigiano italiano. Ancora minorenne si trasferì a Roma dove partecipò alla Resistenza partigiana tra le Brigate Garibaldi.
Ottenuta la Maturità classica al Liceo "Torquato Tasso", nel 1946 si iscrisse al Partito Comunista Italiano, di cui fu uno dei dirigenti più importanti per circa trent'anni. Allievo di Palmiro Togliatti, fu vicesegretario della Federazione Giovanile Comunista Italiana e nel 1955 entrò all"Unità, di cui dopo un anno diventò vice-direttore. Promosso a direttore nel 1958, negli anni sessanta si avvicina alle posizioni di Pietro Ingrao, le più a sinistra nel partito.
Da segretario regionale del PCI in Puglia fu molto attento alla questione meridionale, alla quale dedicò anche le sue opere "Dieci anni di politica meridionale. 1963-1973" (1974) e "Classi dirigenti e programmazione in Puglia" (1976).
Deputato nazionale fin dal 1968, durante gli anni Settanta entrò nella direzione nazionale del partito e collaborò gomito a gomito con Enrico Berlinguer. Successivamente fu favorevole alle trasformazioni del partito da PCI in Partito Democratico della Sinistra prima, da PDS in Democratici di Sinistra poi, ed infine da DS in Partito democratico. Dal 1989 al 1992 fu "Ministro dell'Economia" del governo ombra del Partito Comunista Italiano.
Deputato nazionale fin dal 1968, durante gli anni Settanta entrò nella direzione nazionale del partito e collaborò gomito a gomito con Enrico Berlinguer. Successivamente fu favorevole alle trasformazioni del partito da PCI in Partito Democratico della Sinistra prima, da PDS in Democratici di Sinistra poi, ed infine da DS in Partito democratico. Dal 1989 al 1992 fu "Ministro dell'Economia" del governo ombra del Partito Comunista Italiano.
Alfredo Reichlin è stato il presidente della commissione per la stesura del "Manifesto dei Valori" del Partito Democratico. Sposato con la militante comunista (espulsa nel 1969 per aver aderito al gruppo de il manifesto) Luciana Castellina, ha avuto due figli: Lucrezia e Pietro
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