14 marzo 2017

Il Marnetto Quotidiano:Cripto.indagine

Riceviamo e volentieri pubblichiamo il marnettoquotidiano di oggi  che ha per oggetto la segretezza dell'avviso di garanzia.
Non avendo specifica  cultura legale, abbiamo voluto documentarci consultando     Wikipedia che recita testualmente:

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          Mentre il segreto istruttorio garantisce che non avvenga diffusione di informazioni per tutta la durata dell'istruttoria, ovvero sino al termine delle indagini, il segreto investigativo, invece, dura fintanto che il pubblico ministero ritenga ci sia interesse dell'indagine a nascondere all'indagato che si sta indagando su di lui.
Quando il segreto investigativo decade, il pubblico ministero notifica l'accusa con un avviso di garanzia, con un invito ad interrogatorio, con un ordine di custodia cautelare, con un mandato di perquisizione o con un'ordinanza di sequestro. Dal momento in cui l'indagato viene a conoscenza dell'indagine sul proprio conto, l'atto non è più segreto e può essere divulgato ai cittadini.
Non comporta, quindi, alcuna violazione la pubblicazione del contenuto degli avvisi di garanzia , di verbali di interrogatorio e di ordinanze di perquisizione, anche quando accompagnate dalle trascrizioni delle intercettazioni e da altre fonti di prova.
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Nel suo mq Marnetto si riferisce ai politici. E' una limitazione che non condividiamo. Le sue considerazioni vanno estese anche a due altre categorie professionali che in Italia, purtroppo,
si sono spesso distinte per poco ri spetto delle leggi : i grandi imprenditori ed i dirigenti apicali delle grandi istituzioni pubbliche. 

Il Marnetto Quotidiano : Cripto-indagine
"Al popolo non far sapere presto, quanto il politico è disonesto"
Forse nascerà questo proverbio, se dovesse passare la proposta di rendere segreto l'avviso di garanzia fino al rinvio a giudizio. I troppi politici che commettono reati non solo non vogliono essere giudicati, ma neanche indicati dalla stampa all'opinione pubblica, affinché segua le loro vicende. E' il vecchio vizietto del politico intrallazzatore, che pensa di essere oltre la legge e accusa di giustizialismo chi gli ricordi che invece la legge è uguali per tutti. Pronto a  sfoderare il garantismo a serramanico contro chiunque si avvicini troppo ai suoi affari personali. Certo, male che va, c'è la prescrizione libera-tutti. E lo scampato la spaccia spesso per assoluzione, fino nei casi più sfrontati ad ammantarsi di "tortorismo", con il disgustoso paragone a una vera vittima dell'errore giudiziario.

Questa proposta della "cripto-indagine" è inaccettabile. 

Come cittadini, chiediamo la tutela costituzionale del diritto di informare ed essere informati. La presunzione - giuridica - di non colpevolezza non c'entra e rimane. La presunzione - politica - di onorabilità deve essere messa in pubblica discussione in presenza di elementi di evidente illegalità (video, foto, intercettazioni, ecc), a tutela delle istituzioni. In questi casi così gravi, sospensioni e dimissioni devono seguire il semplice principio di precauzione, per evitare l'infiltrazione del malaffare negli organismi che tutelano il bene comune. Così come si isola il possibile infetto nel tempo di accertamento, solo per il dubbio che possa contagiare gli altri. 

Massimo Marnetto

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