2 luglio 2017

ANCORA SU CHARLIE

Desidero tornare un attimo sulla vicenda drammatica di Charlie Gard, di cui un mio precedente mio articolo  ,pubblicato su " Tre Righe".
Ho seguito e letto gli interventi , gli appelli che da tutta Europa , molti dal nostro Paese si sono mobilitati , colpiti ed inteneriti da questa storia . Addirittura Francesco, il Sommo Pontefice, ha fatto sentire la Sua voce , il Suo richiamo alla naturale umanità e compassione che dovrebbe guidare l 'agire umano . Vedo nella tragica vicenda di Cherlie la concretizzazione di alcuni rischi ,che già da tempo erano stati denunciati. Ad esempio il grande filosofo francese Michel Foucault ci aveva avvisato : "Anche nell'ambito sanitario si sta determinando nell'ottica di una cultura da Istituzione Punitiva un dominio tra medico e paziente. La persona umana è diventata un oggetto , non è più il soggetto della storia , ciò comporta come ineluttabile conseguenza la morte dell'Umanesimo tradizionale, della filosofia dell'impegno , dello storicismo ". Troveretei su " il sussidiario.NET" , un interessante articolo di Roberto Colombo che riassume e spiega la tragica storia di Charlie. Io sono "stordito e sono confuso " , il fatto che i sanitari inglesi , attese le legittime e naturali critiche di riprovazione provenienti anche da autorevolissime autorità  , abbiano deciso di " posticipare ad horas il momento in cui verrà interrotta la vita del piccolo Charlie , mi sembra che la vicenda assuma quasi i caratteri dell' esecuzione di un condannato .... " . Mi sembra un incubo . Il processo burocratico medico-funzionale appare del tutto privo della più elementare umanità . Desidero dire chiaramente che la vicenda di Charlie sembra confermare in pieno i dubbi e le paure che ci ha lasciato in eredità Michel Foucault. Una Umanità la nostra  decadente , che sembra aver smarrito completamente il senso dell' equità ,cioè la giustizia applicata al caso umano concreto . In questa cultura non c'è più spazio per la Pietas, l' Humanitas, la misericordia , la compassione . Alcuni di questi valori nascono con la civiltà del Cristianesimo , altri sono addirittura più antichi , risalgono, come sapete, al periodo classico della cultura greco-romana . Trovo raccapricciante l'autoritarismo dei sanitari inglesi , a cui l'ordinamento giuridico sanitario, giudiziario, amministrativo , ha concesso un potere arbitrario cosi grande . Sembra quasi che essi lo esercitino con iattanza . Tutti siamo "Charlie Card " un giorno invecchieremo e ci ammaleremo e non saremo più utili a questa società ed ai suoi valori . Tutti se prendesse piede,come sembra ,questa cultura nichilista , possiamo fare la fine di Charlie . Occorre non chiudere gli occhi, occorre sapersi indignare , occorre non vergognarsi se casi come questo ci fanno piangere . Hanno detto che il piccolo non può sopravvivere , che si tratta di un male incurabile . Bene non dobbiamo temere la morte più di quanto amiamo la vita , ma non capisco perché non attendere il naturale svolgimento della malattia ed intervenire in modo autoritario ad affrettare la morte . Rimango "stordito e basito " ,questa società talvolta mi sembra cosi decadente ed imbarbarita , chiedo se abbia ancora senso , pensare di migliorarla e riformarla . Poi però parlo con le persone semplici che incontro in strada , spesso con molti nostri connazionali magari immigrati di recente , ascolto le loro storie , le loro aspirazioni , i loro travagli personali e scopro che sono più semplici di noi, piu' autentici , più umani . Capisco allora che in verità è la nostra decadenza come civiltà  , che avvinta dalla ipocrisia e dall' indifferenza , dall' egoismo e dal cinismo è già diventata " concime per le piante " .
Luca Giordano per Tre Righe .

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