17 luglio 2017

Metti un dibattito all'inaugurazione della Festa di Sinistra Italiana


Anna Falcone



Direi che la serata inaugurale al Testaccio della festa di Sinistra Italiana è incominciata come meglio non si poteva. Nei venti minuti di attesa che iniziasse il confronto tra Anna Falcone, Nicola Fratojanni e Enrico Rossi, il figlio di cinque anni di una signora cubana seduta accanto mi ha intrattenuto mostrandomi tutti i tipi di salti acrobatici di cui era capace. Intanto con la madre ho parlato di José Marti e Lezama Lima, glorie cubane rivoluzionario letterarie. Poi, con un pubblico attento di oltre trecento presenti, è cominciata la bella danza dialettica di stimolantissimo livello dei relatori, malgrado Erasmo De Angelis facesse del suo meglio per evocare, come quarto relatore fantasma della serata, Pisapia. Tra i tre non saprei a chi attribuire la corona. Anna Falcone ha tutti i numeri e i requisiti per diventare leader della Sinistra, ma anche Fratojanni e Rossi, approdato in Articolo 1, non le sono così lontani. Alcuni tra gli obiettivi proposti? Lo Stato ritorni protagonista attivo con un piano di risanamento e rilancio dell'economia. Si riducano le ore di lavoro per chi già lavora, alla stregua dei livelli di Francia e Germania, riducendo così di conseguenza la pesantissima disoccupazione nostrana. Un reddito minimo garantito per i milioni di famiglie povere. Una tassa patrimoniale a misura della necessità che l'università sia aperta a tutti e gratuita. Un piano di risanamento idrogeologico serio di tutto il territorio. Un investimento degno di tale nome, all'altezza degli altri Paesi europei, per innovazione e ricerca. L'emersione dalla clandestinità e la tutela dei diritti per gli ottocentomila «invisibili» che oggi in Italia lavorano a 4 euro l'ora. Il tutto coerentemente con un ripristino dell'Articolo 18 e l'attuazione piena di ciò che la Costituzione detta, togliendo dalla stessa l'idiozia del pareggio di bilancio, inserito per piaggeria nei confronti del diktat della peggiore Europa. Insomma, l'esatto contrario di quello che è stato il programma del governo Renzi - fatta salva, e migliorata, la legge sullo Jus soli. Una buona domanda finale di De Angelis: cosa ne pensate di una eventuale collaborazione con i 5 Stelle? Nessuna preclusione pregiudiziale, hanno dichiarato tutti e tre, ma la disponibilità a un serio confronto sui punti programmatici fondamentali. Finito il dibattito, io e Marco Donati di Parte Civile ci siamo regalati una bella chiacchierata innaffiata da una birra gelata. Direi che meglio di così la serata non poteva essere immaginata.
Gian Carlo Marchesini

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