11 luglio 2017

IL DIRITTO ALLA FELICITA'

 
 
 
Questa mattina , sento il bisogno , di tornare un attimo a riflettere sul caso di " Charlie Card ", il bambino inglese purtroppo colpito da una rarissima sindrome , che pur facendo crescere il corpo, avrebbe minato in modo irreversibile il cervello.
Le Corti inglesi , la Corte Europea dei Diritti Umani , avevano autorizzato i sanitari inglesi del Great Street Hospital , dove il piccolo di appena cinque mesi è ricoverato, a staccare la spina , che lo tiene in vita. Da molte parti nel mondo , si sono levate proteste, dubbi, sul fatto di procedere a questa , che altro non è se una concreta eutanasia . L' intervento del Santo Padre , che ha mobilitato il Bambin Gesù, ha prodotto l' imbarazzo dei sanitari inglesi ed anche delle Corti che si erano pronunciate sul caso. Sono quindi arrivate le offerte di assistenza da altri Stati . Il Presidente Trump si è offerto di prestare assistenza a nome degli Stati Uniti , dove, a quanto sembra, esisterebbe una cura sperimentale  ancora tutta da verificate , che avrebbe un 10% di possibilità . La stessa conclusione ,sembra sua stata presentata dal Bambin Gesù di Roma. Le Autorità britanniche , quelle giudiziarie , si sono riservate tempo per decidere. I genitori di Charlie stanno combattendo una lotta senza quartiere. Mi colpisce in particolar modo, quello che ieri essi hanno gridato ai giudici della Corte ,che si erano riuniti : " se fosse vostro figlio, non fareste di tutto per curarlo? " melius re perpensa". È nella migliore tradizione giuridica latina ed europea , essere capaci di autocritica , di rivedere la correttezza e la giustizia di alcune scelte , che incidono ,come in questo caso, sui beni più preziosi come la Vita, la libertà interiore , la speranza . " Summus ius , summa iniuria" insegnavano i giuristi latini . Essi mettevano in evidenza dall' alto della loro scienza e della loro civiltà , che talvolta , molto più spesso, di quello che si pensi , una decisione giudiziaria , che sembra opportuna e corretta ad una più attenta valutazione, potrebbe invece dimostrarsi sbagliata ed ingiusta.  Ho già scritto in un mio precedente articolo sul caso che, trovo incredibile  non sia tutelato il " diritto alla Speranza " , la speranza di salvare una Vita , la speranza a salvare un Amore. L' Amore più grande che ci possa essere. L' Amore di un essere Umano verso un altro essere Umano, l' Amore di una Madre ed di un Padre verso il proprio Figlio, una tenera creatura , assolutamente indifesa , di solo alcuni mesi." L' interesse di Charlie " i Sanitari inglesi ,affermano di perseguire l' interesse di Charlie ...ma sarà vero ? Certo essi si pongono il problema del possibile dolore , che il bambino possa provare. Esistono però ,se del caso, tecniche e farmaci per eliminare il dolore, se vi fosse una possibilità su tante di provare a guarire il piccolo Charlie.
Temo però che nella vicenda in esame , abbiano fatto il loro ingresso forze e concetti , addirittura ideologie , che hanno sconvolto completamente il quadro della vicenda . Non dobbiamo infatti dimenticare che la Gran Bretagna è la patria di Hobbes , il filosofo del " Leviatano " dello Stato Assoluto , a cui tutto è incondizionatamente subordinato. In realtà la Vita, la Felicita , la Speranza delle persone , non conta nulla. Credo vi siano anche delle " aporie "....nell' intervento della CEDU. In Europa da tempo ha preso piede una " certa  prepotenza " del Potere Amministrativo , Burocratico , Istituzionale ed adesso " lento pede"....anche giudiziario. Credo che lentamente si vada volontariamente dimenticando che  gli Stati , le Comunità politiche , si creano e si organizzano per assecondare le esigenze ed il diritto alla " FELICITA' delle persone "non per dare  gratis dei poteri ad oscuri individui che magari non sanno distinguere un fiore da un insetto . Temo che ci stiamo inesorabilmente avviando ad un quadro dove trova conferma la più grande delle paure , una società dominata da " summus ius, summa iniuria " . Poveri Noi .
Ai coraggiosi genitori del piccolo Charlie ,r innovo la mia solidarietà .....tengo per me .....le lacrime .
 
Luca Giordano per Tre Righe .

I commenti in rete

Luca grazie per il tuo contributo alla riflessione. È difficile...molto difficile...forse come mamma, con dolore, lascerei andare mio figlio. Ma non sono "quella" madre ed in punta dei piedi posso empaticamente solo stringerli nei miei pensieri. Le lacrime le lascio a loro: a volte non si ha nemmeno il diritto di piangere!
 
Ombretta

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