Il 23 agosto p.v. sono dieci anni esatti dalla scomparsa di Bruno Trentin .
Desidero riservarmi un attimo con Voi ,per ricordare brevemente un uomo che è stato un coraggioso partigiano , un ottimo sindacalista ed un politico serio ed impegnato: una delle figure più belle del panorama della Sinistra italiana del dopoguerra.
Bruno Trentin nacque in Francia dove il padre, che era un antifascista , si era rifugiato. Bruno partecipo' alla lotta partigiana di liberazione ed a 17 anni addirittura, diventò comandante partigiano di una brigata di Giustizia e Libertà. Laureato in giurisprudenza nel 1949 all' università di Padova , continuò i suoi studi negli USA ad Harvard. Già prima della Liberazione aveva maturato idee federaliste e proudhniane. Nel 1949 si iscrisse alla CGIL e l' anno successivo al P.C.I. Fu onorevole nazionale dal 1962 al 1972. Scelse la militanza nella CGIL e lasciò quindi il gruppo parlamentare. Nel 1958 fu vicesegretario della CGIL e segretario generale F.I.O.M. fino al 1977. Nel 1988 passò alla guida della C.G.I.L. guidandola fino al 1994. A lui si deve la firma nel 1992 dello storico accordo che pose fine al sistema della scala mobile, il meccanismo automatico di riadeguamento dei salari al costo della vita, che aveva prodotto in Italia un forte aumento della inflazione. Fu questo uno storico accordo che modificò la politica dei redditi nel nostro Paese, sul quale oggi sarebbe il caso di interrogarsi per comprendere meglio, a molti anni di distanza, i cambiamenti nel tessuto dei rapporti sindacali e di lavoro nel nostro Paese. Dopo essere stato sostituito alla guida della C.G.I.L. da Sergio Cofferati, fu parlamentare europeo per i Democratici di Sinistra dal 1999 al 2004. Sposato con la giornalista e scrittrice Marcelle Padovani,si è spento dopo una breve malattia a Roma il 23 agosto del 2007.
Trentin era un uomo ,"tutto di un pezzo", serio, per bene, impegnato, preparato, lontano dal clamore del gossip e della politica spettacolo. Era un Italiano vero e molto per bene, era Uno di quelli di cui oggi avremmo bisogno e ci mancano, era uno di quelli a cui guardare per capire e seguire il Suo esempio. Di Lui , Bocca disse : " quando parla uno come Trentin, non ha senso chiedersi se appartenga alla destra od alla sinistra del Partito Comunista, perché quando parla uno come lui si capisce che il duro ripensamento critico e la ricerca creativa, appartengono a tutti coloro che vogliono uscire dai luoghi comuni e dalle pigrizie". Sono personalmente convinto che alla figura di Bruno Trentin , nell' anniversario del decennale della scomparsa , andrebbe dedicato un giorno di studi e riflessioni , fosse soltanto per il suo lascito della politica e dell' impegno sindacale come forte ed intenso impegno morale, di cui tutti oggi ,io per primo ,sento il bisogno ed il sostegno.
Luca Giordano per Tre Righe .
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