3 luglio 2017

STORIA DI ORDINARIA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Pubblichiamo questo articolo apparso sul quotidiano on line Roma 2 perché lo riteniamo significativo per il caso illustrato di come le istituzioni si muovano in maniera telecomandata. In assenza del quale tutto torna alla normalità a noi cittadini ben nota. Buona lettura.
 

VIA TARVISIO, LA VICENDA DI UN PASSO CARRABILE. E ALTRE STORIE

il passo carrabileRiceviamo dai Volontari Quartiere Trieste e pubblichiamo volentieri questa articolata denuncia sulla situazione del loro territorio e sulla singolare vicenda di un passo carrabile.
A via Tarvisio, tranquilla stradina a senso unico di marcia da via Parenzo a via Santa Costanza, esiste da molto tempo un passo carrabile che regola l’accesso ad una rampa  che conduce ad oltre 50 box privati, di proprietà di cittadini residenti nelle vie limitrofe, e a due attività commerciali. Nonostante il passo carrabile sia ben visibile, il diffuso senso di noncuranza degli automobilisti si concretizza quotidianamente con parcheggi selvaggi, al di fuori delle strisce blu e in prossimità della rampa di accesso, ostacolando così l’entrata e l’uscita delle automobili provenienti dai box. Negli anni si sono susseguite segnalazioni, telefonate, invio di fotografie, il tutto con scarsa attenzione da parte delle istituzioni locali, in particolare da chi dovrebbe intervenire per sanzionare questa diffusa maleducazione. Ma circa 2 anni fa, qualcuno esasperato dal perpetuarsi degli ostacoli, ha fatto posizionare dei dissuasori di sosta. Obiettivamente si è trattato di una metodica poco ortodossa, ma si sa che se i cittadini non si organizzano in autonomia, non sono certo le istituzioni a risolvere il problema, costringendo alcune volte a rinunciare ad utilizzare la propria auto perché impossibilitati ad uscire dalla rampa. Evidentemente qualcuno non è riuscito a rinunciare  alla possibilità di parcheggiate l’auto fuori dalla strisce blu e ad ostacolare palesemente il passo carrabile. E così ha denunciato alla Polizia territoriale l’abuso dei dissuasori di sosta sul suolo pubblico. Mai intervento è stato più tempestivo: ben due vigili si sono presentati in via Tarvisio obbligando i cittadini a togliere i dissuasori. Morale: se le buche sui marciapiedi vi fanno cadere, se i topi vi sfrecciano tra le gambe, se gli alberi ornamentali ostacolano il vostro cammino perché non curati, se i pullman bloccano la viabilità di via Santa Costanza, se il parcheggio selvaggio al centro della carreggiata della stessa via non consente la normale circolazione, se i mendicanti ti perseguitano fino sotto casa, se gli stessi rovistano nei cassonetti spargendo i rifiuti, se il proliferare della ristorazione in piazza Istria aumenta di giorno in giorno, se la movida notturna della piazza non consente il dormire, se i locali di corso Trieste bloccano la circolazione e gli schiamazzi non fanno dormire, se gli avventori della birreria vanno a smaltire i loro bisogni corporei tra i cassonetti di via Gradisca/via San Marino, ebbene lasciate perdere, non denunciate, è assolutamente inutile. Ma se il “signor Dissuasore” vi da fastidio, chiamate. Otterrete immediato intervento.

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