7 giugno 2017

FORZA JEREMY!!!!

Domani gli inglesi andranno alle urne per scegliere il loro premier. Noi siamo per Jeremy Corbyn e gli auguriamo di vincere. Per la Gran Bretagna, per l'Europa, per noi tutti.



 
Con Jeremy Corbyn
 
corbyn news
 
Con Jeremy Corbyn
Cosa ci ha insegnato la campagna elettorale inglese? Che la sinistra-sinistra di Jeremy Corbyn non solo esiste, ma convince, rimonta e lancia la sua sfida per governare. Che il termine nazionalizzazione può essere ancora speso, che paga fare una battaglia per il servizio sanitario pubblico, che la democrazia e il rispetto dei diritti umani non possono vacillare davanti alla minaccia del terrorismo, che è possibile riportare i giovani al voto e ad appassionarsi alla politica. 
Comunque vada, la Gran Bretagna fa un gran passo avanti lasciandosi alle spalle la terza via, le macerie del blarismo, per rimettere seriamente in discussione il dogma del neoliberismo che ha dominato il paese dagli anni Settanta. Ci riusciremo finalmente anche noi?  
 

Corbyn, le elezioni e i caimani

di Gabriele Pastrello-
Adesso, caimani della finanza globale (J.P. Morgan, Goldman Sachs etc.), liberali cosmopoliti di ogni latitudine (New York Times, Financial Times, Le Monde etc.), e perfino finanziatori blairiani del Labour tifano per Corbyn. Apprezzano perfino il suo manifesto elettorale: coerente, mobilitante (figurarsi, con tutto il socialismo che vi scorre nelle vene non possono che aborrirlo) e si schierano per la vittoria del Labour alle prossime elezioni ( continua a leggere)

La malattia del centrosinistra e la medicina di Corbyn il rosso

di Bia Sarasini- Quando due anni fa Jeremy Corbyn fu eletto segretario del Labour Party la costernazione ha travolto tutto l’establishment blairiano del partito. Impresentabile, ci faremo ridere dietro da tutti, ci trascinerà nel nulla, questo veniva detto. Il gruppo parlamentare dopo Brexit ha tentato di sfiduciarlo, ma lui imperturbabile ha affrontato nuove primarie, sicuro dell’appoggio della base del partito, come è puntualmente avvenuto...

Corbyn “un ragazzo che è bene conoscere”- secondo reportage dalla Gran Bretagna

di Michele Revelli- L’Inghilterra si avvicina al giorno delle elezioni segnata dall’attacco terroristico di Manchester, la cui immagine è ancora vivida nelle menti degli elettori. I due rivali politici, Theresa May e Jeremy Corbyn, coerentemente con la linea della loro campagna elettorale, hanno saputo dare due interpretazioni differenti dell’accaduto...

Corbyn intanto è primo tra i giovani- prima puntata

di Michele Revelli- Il leak ( pubblicazione non autorizzata) del manifesto Labour riapre la corsa alle elezioni dell’8 giugno in Gran Bretagna, che comunque vede Theresa May in grande vantaggio, preferita dalla maggioranza dll’elettorato, tra cui anche la classe dei lavoratori. Labour supera la controparte solo nelle preferenze dei giovani dai 18 ai 24 anni, ragione che può aver incentivato la proposta di abbassare l’età minima per votare a 16 anni...
e infine dall'Economist

Britain’s election offers little respite for its woes

 
 
L'Altra Europa con Tsipras
 
 
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