22 giugno 2017

I PROBLEMI DELLA GIUSTIZIA IN ITALIA

 
 
 
Oggi vorrei riservarmi wualche minuto per riflettere con Voi sul tema della Giustizia nel nostro Paese, sopratutto quella che riguarda l' amministrazione della giustizia penale . Siamo al collasso. 
 Credo che chi sia estraneo ed esterno al mondo giudiziario non si renda minimamente conto e ragione dello stato comatoso nel quale si trova il nostro sistema giudiziario. A tal proposito la riforma appena varata dal Guardasigilli, On. Orlando, a cui va il mio rispetto e considerazione, e' appena un panno caldo, che non modificherà minimamente lo stato drammatico del mancato funzionamento . Per questo, come per altri motivi, avevo stimolato i rappresentanti apicali di Articolo  , mi riferisco ad es. ad Alfredo D' Attorre ma non solo, sarebbe molto interessante se intervenisse Roberto Speranza, addirittura Massimo D' Alema ad un incontro con il Presidente della Associazione Nazionale Magistrati, dott. Eugenio Albamonte, ed altri esponenti di primo piano per dar vita a un tavolo di confronto nuovo, che si smarchi dall' ipocrisia inconcludente della politica nazionale perseguita sulla giustizia in Italia fino ad oggi e disegnasse un nuovo progetto serio, giusto e moderno, capace di dare vere risposte a veri problemi. Il caso di cronaca del cittadino Prato , indagato per l' omicidio Varani, morto in cella suicida nel carcere di Velletri l' altro giorno, è un esempio da cui iniziare una seria riflessione . Un cittadino, in vincoli, che si toglie la vita , colpevole o innocente , che fosse, è una sconfitta per tutto il sistema giustizia . Un sistema giustizia, quello penale , che appare giorno dopo giorno sempre più " forte con i deboli e debole con i forti " , un sistema quello penale dove su circa 58.000 detenuti a vario titolo ( definitivi ,in custodia cautelare ) i cd " colletti bianchi " indagati/imputati/condannati per i gravi reati contro la Pubblica Amministrazione quali concussione ,corruzione sono meno di duecento ....si avete sentito meno di duecento......
Di cosa stiamo parlando, quindi ci viene da dire ? Stiamo parlando di un sistema dove i protagonisti di un tempo, penso alle Camere Penali , sono diventati organismi autoreferenziali che portano avanti proposte politiche sulla giustizia partigiane a voler creare il diritto a " sottrarsi al processo e non più a difendersi nel processo " il tutto in un ingiustificabile ed ipocrita fraintendimento del cd " processo all' americana " che noi abbiamo reso "all ' italiana " trasformandolo di fatto in un sistema di privilegi , che aiuta i furbi ed i potenti, magari con apposite " norma ad personam " a sottrarsi impunemente alle proprie responsabilità giudiziarie .
La stessa sbandierata e richiesta riforma della separazione delle carriere tra magistrati requirenti e giudicandi deve essere letta nell' ottica di uno " scimmiottamento " del processo all' americana , che da noi indebolirebbe ancora di più l' autonomia e l' indipendenza del potere giudiziario . Il vero tema è infatti quello della tenuta del nostro sistema democratico. Da anni in Italia stiamo assistendo ad una svalutazione della efficienza e correttezza della macchina giudiziaria sia quella civile che quella penale, il rischio concreto oggi più di ieri è quindi quello di accettare che di fronte alla legge di fatto i cittadini ,non siano più uguali. Una situazione questa che non ha pari tra le nazioni civili ,con le quali pure il nostro Paese si confronta. Un attentato alla democrazia che tra disattenzione ed addirittura ignavia , noi cittadini sembra che stiamo accettando.
In libreria troverete un libro ,scritto a due mani da due magistrati , Davigo ed Ardita ,s ebbene io come difensore non condivida tutto quello che essi sostengono sulla giustizia nel nostro Paese, cionondimeno devo ammettere che pongono e denunciano  in realtà veri problemi che non  ricevono una risposta . Sarà questo testo la base da cui partire se organizzeremo , come mi sono ripromesso di organizzare un tavolo ed un ' iniziativa sulla Giustizia .
Auguro buon lavoro a tutti .
Luca Giordano per Tre Righe .

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