15 giugno 2017

MUNICIPIO II:LA SPECULAZIONE ABITA QUI

                                                            La Nuova Stazione Tiburtina
C’è qualcuno che si è accorto che nel II Municipio, complice una amministrazione municipale e comunale assenti entrambi su tutta la linea, è in atto una trasformazione urbanistica che sta sconvolgendo il territorio con un grosso impatto antropico e veicolare?
Pensiamo proprio di no. E veniamo ai fatti.
Da quando è stata costruita la Nuova Stazione Tiburtina (NST) , inaugurata  da "King George" nel 2011, si è cominciato a delineare un progetto di trasformazione urbana che avrebbe coinvolto presto il quadrante che va per l’appunto dalla NST a via Cupa. Infatti contemporaneamente alla NST veniva dato il via al progetto delle Case del Sole contrastato, è inutile dirlo, senza successo dai residenti. Il complesso in costruzione avrebbe oscurato i begli edifici di edilizia popolare del Tiburtino II e la distanza dal cimitero monumentale è poco più di 100 metri. Non bastando questi due importanti fattori, nel sottosuolo erano emersi dei capolavori archeologici che la soprintendenza, con un tempismo inusitato, catalogò e derubricò come di scarsa rilevanza storica. Sta di fatto che si procedette con celerità, dopo lo stop dell’accertamento dei ritrovamenti archeologici, alla costruzione del complesso che ora si staglia al cielo tra il Tiburtino II e il Verano. E i reperti? Una porticina seminascosta, attraverso  una rampa di scale su via della Lega Lombarda, porta ad un percorso sotterraneo dove si possono “ammirare” i resti ritrovati. Vale la pena ricordare ai nostri lettori più giovani che l’intera area precedentemente era adibita a parcheggio ATAC e che fu venduta dall’amministrazione Veltroni a  privati per €20 milioni. L’ingresso del deposito ATAC, tra via della Lega Lombarda e Via Arduino, fu riservato all’epoca ad uso municipale. Ma ancora adesso, ad opera conclusa vediamo che rimane letteralmente abbandonato ed utilizzato per deposito e parcheggio dal costruttore del complesso. Per assurdo avrebbero fatto bene a vendere anche quella ,  tanto né il Municipio né il Comune hanno i quattrini  per finanziare qualsiasi progetto e non si assisterebbe adesso al triste contrasto tra un’opera privata  completata, bella e luccicante, e quella pubblica, sgarrupata e abbandonata.
Ma continuiamo il nostro tour. Quasi attaccata alla NST è sorto , in men che non si dica, un complesso edilizio, di acciaio-cemento. vetro, che si staglia come una parete divisoria tra il Municipio II  e il Municipio IV. Una vera bruttura architettonica che ha oscurato la vista dei castelli ai residenti del II Municipio.
Ora di costruito per il momento ci sono queste tre opere , ma non è finita qui. Il “mitico” Rossi , macchine movimento terra, su Via della Lega Lombarda ha finalmente ottenuti i permessi e a dicembre è prevista l’ultimazione di un centro commerciale, che comprenderà l’area di Via della Lega Lombarda, Via Giano della Bella e Via Cupa. Se ci fate caso guardando una semplice cartina del territorio l’ombra lunga di un nuovo ridisegno architettonico si sta lentamente allargando e sta coprendo sempre più territorio. Ma non è finita qui.
La Regione Lazio, con la complicità silente e colposa del Municipio II, ha venduto ad un fondo immobiliare l’ex centro Ittiogenico. Un vecchio edificio, considerato impropriamente storico dai residenti a cui ha pensato bene il MIBACT di Franceschini a togliere qualsiasi vincolo , dove per più di un secolo sono stati riprodotte le uova di pesci di acqua dolce di vario tipo per il ripopolamento dei nostri laghi e fiumi. Un centro di eccellenza, scuola di educazione ambientale per generazioni di studenti. Ma si sa: pecunia non olet! E chissenefrega dei cittadini che da anni portavano avanti una battaglia per rendere pubblico quell’unico spazio verde in mezzo a tutto il caos della NST , della stazione degli autobus. Quando si deve fare cassa, ai cittadini si pensa poco .Salvo poi ricordarsene in campagna elettorale. Ma questa è un’altra storia e certamente a tempo e luogo sarà nostra cura ricordarlo ai cittadini. Che ci farà il Fondo Immobiliare che ha acquisito l’area? Lo venderà a sua volta per farci sopra un facile profitto? Staremo a vedere, ma le previsioni  sono fosche.
Spostiamoci un poco, sempre  sulla via Tiburtina, ed ecco un cartello affacciato sulla strada che pubblicizza la vendita di alcuni capannoni su Via Cupa, meglio noti ai più come Centro  Baobab. Ma come ? Non hanno posto per accogliere i  migranti e  vendono una struttura che proprio a questo era adibita? A parte la svolta recente di quei dilettanti della politica che governano al Campidoglio in chiave anti immigrati, complice il tonfo alle recenti amministrative, far cassa sembra diventata la preoccupazione dei nostri amministratori, siano essi regionali o comunali. Mai che si parlasse di contenimento e razionalizzazione della spesa, di riduzione volontaria degli emolumenti. Vendere, o meglio svendere e speculare sui gioielli di famiglia e fare cassa è l'unica loro vera preoccupazione. Così sanno governare tutti.
Insomma a conclusione di questo mini tour intorno all’area della NST , non possiamo che essere preoccupati. Ci chiediamo se dietro a tutto questo attivismo edilizio ci sia un disegno di riordino dell’area oppure sono semplicemente azioni dettate dalla speculazione che rendono particolarmente appetibili, per la sua posizione centrale, i luoghi indicati. Noi pensiamo che l’amministrazione comunale dovrebbe prestare maggiore attenzione e vigilare perché questa concentrazione non produrrà altro che ulteriore inquinamento e traffico caotico. Quando Montuori,  che ha sostituito l'ottimo Paolo Berdini all’assessorato all’urbanistica , avrà finito di mettere a posto l’armadio nel suo studio, così ha dichiarato in una conferenza all’INARCH per  indicare le sue priorità, i giochi saranno fatti e magari sarà finita pure  la consiliatura e lui tornerà al suo antico mestiere.
 E a noi cittadini  rimarranno queste brutture, frutto della speculazione delle  amministrazioni di tuti i colori politici che si sono alternate  in questi anni duemila al Campidoglio.
Che mai qualcuno si preoccupi degli interessi dei cittadini non è neanche il caso di ricordarlo.
Domenico Fischetto

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