Dobbiamo confessare che ieri (7 giugno), quando abbiamo
appreso che tra le personalità insignite dell’onorificenza del Telefono Rosa
per essersi distinte per la parità di genere , ci fosse la nostra concittadina
(nel senso municipale) Cecilia D’Elia insieme ad altre donne ,
tra cui Laura Boldrini, un moto di orgoglio ci ha pervaso .
Ma vedi un po,’ la
consulente della Regione Lazio, o per meglio dire del Presidente Nicola Zingaretti
, per le politiche di genere è assurta alle cronache nazionali per il suo lavoro, per
la sua dedizione e professionalità all’incarico assegnatole.
Ma attenzione ….aspetta. Ma è la stessa Cecilia D’Elia che
ricopre l’incarico di assessore alla Politiche Sociali presso il II Municipio?
Si è la stessa. E allora? Che vuol dire: i due incarichi non sono incompatibili
anzi portano lustro a tutti.
Siamo d’accordo sul
lustro e “sull’illustro”, ma noi ci vediamo una nota stonata. Infatti come fa
la gentile signora a ricoprire entrambi gli incarichi senza togliere tempo e
risorse all’uno a discapito dell’altro incarico? Come fa a sdoppiarsi e a svolgere al meglio entrambi
gli incarichi assegnatile? .
Le sembra dignitoso ed appropriato ricoprire due incarichi contemporaneamente?
Vuol dire che è proprio brava e che è insostituibile in entrambi i casi? Ma
come? E’ buona norma che gli assessori e il presidente prendano l’aspettativa
dal proprio posto di lavoro, quando ce l’hanno , per dedicarsi "full immersion" all'incarico assessorile assegnato e qui siamo in presenza di un
assessore che ricopre due incarichi
pubblici anche se non incompatibili ( ci mancherebbe pure). Allora la serietà ,
il rigore morale, la coerenza, e via elencando sono solo delle virtù che si
devono applicare agli altri ma mai a se stessi?. Noi pensiamo che chi ricopre
incarichi pubblici dovrebbe avere l’obbligo
morale di operare una scelta : o di qua o di là. Conservare i due incarichi
alimenta la vulgata del politico acchiappa tutto, ingordo , vorace , famelico, e
ci fermiamo qui .
Il ragionamento ci sembra chiaro e non crediamo che sia il
caso dell’assessore in questione, ma il suo comportamento finora lascia
immaginare proprio questo scnario. Diciamo che probabilmente non ci ha riflettuto
abbastanza e che ha risposto " signorsì " quando gli sono stati proposti i
due incarichi, come un soldato (d'altronde come si fa a dire di no a Zingaretti ?). Ma così non si può andare avanti: Bisogna cominciare a dare l’esempio.
Bisogna fare qualche passettino indietro. Rinunciare a qualcosa. Se no non si è
credibili , anche se bravi, si va a finire tutti nello stesso calderone e l’antipolitica
prende il sopravvento. O non è così?
Quindi cara assessore opera una scelta e lascia uno dei due
incarichi. Ci fai più bella figura tu, chi ti ha assegnato entrambi gli incarichi (Zingaretti) e
soprattutto ridai un po’ di fiducia nella politica ai cittadini. Di questi tempi, ti sembra
poco?
Domenico Fischetto
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