8 giugno 2017

MUNICIPIO II:L'ASSESSORE DOUBLE FACE


Dobbiamo confessare che ieri (7 giugno), quando abbiamo appreso che tra le personalità insignite dell’onorificenza del Telefono Rosa per essersi distinte per la parità di genere , ci fosse la nostra concittadina (nel senso municipale) Cecilia D’Elia insieme ad  altre donne , tra cui Laura Boldrini, un moto di orgoglio ci ha pervaso .
Ma vedi un po,’ la consulente della Regione Lazio, o per meglio dire del Presidente Nicola Zingaretti , per le politiche di genere è assurta  alle cronache nazionali per il suo lavoro, per la sua dedizione e professionalità all’incarico assegnatole.

Ma attenzione ….aspetta. Ma è la stessa Cecilia D’Elia che ricopre l’incarico di assessore alla Politiche Sociali presso il II Municipio? Si è la stessa. E allora? Che vuol dire: i due incarichi non sono incompatibili anzi portano  lustro  a tutti.

 Siamo d’accordo sul lustro e “sull’illustro”, ma noi ci vediamo una nota stonata. Infatti come fa la gentile signora a ricoprire entrambi gli incarichi senza togliere tempo e risorse all’uno a discapito dell’altro incarico? Come  fa a sdoppiarsi e a svolgere al meglio entrambi gli incarichi assegnatile? . Le sembra dignitoso ed appropriato ricoprire due incarichi contemporaneamente? Vuol dire che è proprio brava e che è insostituibile in entrambi i casi? Ma come? E’ buona norma che gli assessori e il presidente prendano l’aspettativa dal proprio posto di lavoro, quando ce l’hanno , per dedicarsi "full immersion" all'incarico assessorile assegnato e qui siamo in presenza di un assessore  che ricopre due incarichi pubblici anche se non incompatibili ( ci mancherebbe pure). Allora la serietà , il rigore morale, la coerenza, e via elencando sono solo delle virtù che si devono applicare agli altri ma mai a se stessi?. Noi pensiamo che chi ricopre incarichi  pubblici dovrebbe avere l’obbligo morale di operare una scelta : o di qua o di là. Conservare i due incarichi alimenta la vulgata del politico acchiappa tutto, ingordo , vorace , famelico,  e ci fermiamo qui .
Il ragionamento ci sembra chiaro e non crediamo che sia il caso dell’assessore in questione, ma il suo comportamento finora lascia immaginare proprio questo scnario. Diciamo che probabilmente non ci ha riflettuto abbastanza e che ha risposto " signorsì " quando gli sono stati proposti i due incarichi, come un soldato (d'altronde come si fa a dire di no a Zingaretti ?). Ma così non si può andare avanti: Bisogna cominciare a dare l’esempio. Bisogna fare qualche passettino indietro. Rinunciare a qualcosa. Se no non si è credibili , anche se bravi, si va a finire tutti nello stesso calderone e l’antipolitica prende il sopravvento. O non è così?

Quindi cara assessore opera una scelta e lascia uno dei due incarichi. Ci fai più bella figura tu, chi ti ha assegnato entrambi gli incarichi  (Zingaretti) e soprattutto ridai un po’ di fiducia nella politica ai cittadini. Di questi tempi, ti sembra poco?
Domenico Fischetto

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