L'ingresso dell'ex Centro Ittiogenico (Via della Stazione Tiburtina 11)
Non abbiamo parole sufficienti per poter descrivere il
nostro sdegno: zitta zitta la Regione Lazio ha venduto alcune sue proprietà, tra
cui l’ex Centro Ittiogenico. Avete capito bene : lo ha venduto. Strafregandosene
delle richieste di verde e di salvaguardia di un edificio storico dei cittadini, che , occupati nell’ impari lotta
per abbattere almeno il tratto di tangenziale che corre aereo sulle loro teste
e quasi dentro le loro case, presi da questa battaglia ne hanno persa una senza
colpo ferire, “alla traditora”, a
tavolino : quella dell’ex Centro Ittiogenico.
Noi pensiamo che una volta eletti
, le donne e gli uomini che rivestono cariche istituzionali, soprattutto di sinistra
o di centrosinistra, perdano il lume della ragione ed invece di rappresentare
gli interessi dei cittadini , si preoccupano, per essere buoni, di quadrare il bilancio o di
ripianare i debiti svendendo i beni di famiglia. Non si spiega diversamente
quest’andazzo.
Mai che si facesse un’operazione per ridurre i costi e
le prebende!
Poi domani, 8 giugno, su sollecitazione di un’interrogazione
presentata da SI , sapremo in consiglio municipale se la Presidente del II
Municipio ne fosse stata almeno informata e quali provvedimenti abbia preso .
Ma la cosa non cambia, anzi ,a dire il vero, se fosse
stata informata e non avesse fatto nulla per impedire questa vendita la cosa sarebbe
molto grave ed assumerebbe degli aspetti inquietanti. Ma non vogliamo anticipare
giudizi: staremo a sentire l’8.
Baobab in vendita
Nel frattempo , vicino all’ex Centro Ittiogenico, è in
vendita, in Via Cupa, l’ex complesso Baobab. E ci sembra anche giusto. Che è “bono”
solo Zingaretti a fare cassa? Perchè la Raggi è meno furba? Poi si mandano i PS
a sgombrare l’area dietro al piazzale ovest della Stazione Tiburtina e a cacciare gli immigrati che lì
vi stazionavano. E poi, con delle facce da punture , si chiedono: ma
dove li mettiamo? Ma metteteli lì dove già stavano: al Centro Baobab!!! Ma no, lì
si è decisa la solita musica: di fare cassa per ripianare il debito e far quadrare
il bilancio. Quindi il problema degli immigrati lo si sposta, dove non si sa,
ma non lo si risolve. E ancora una volta ci chiediamo cosa ci stà a fare il
Municipio se non serve a tutelare i propri cittadini e a risolvere problemi sociali come quelli degli immigrati? Anche a questo dovrebbe
rispondere la presidente del II Municipio. Ma non vogliamo infierire troppo: sappiamo
che è molto occupata e si sa che gli immigrati non votano ( ma i cittadini che non dimenticano, sì').
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