10 giugno 2017

IL PARCO DI CENTOCELLE VA' IN MALORA TRA L'INDIFFERENZA DELLE ISTITUZIONI


Il Canalone
 
 
 

Oggi, 10 giugno si è tenuta un’iniziativa pubblica nel Parco di Centocelle, promossa da Sinistra Italiana. Il Parco versa in condizioni indicibili. Lo sfalcio dell’erba non avviene puntualmente e il rischio incendi è sempre dietro l’angolo. Solo grazie alla presenza attiva dei cittadini del posto, il Parco gode di un controllo serrato .Lo stesso non si può dire dell’Amministrazione Comunale che , malgrado i proclami dettati dall’emergenza, nell’ordinario si guarda bene dal vigilare, prevenire e salvaguardare . Un folto gruppo di cittadini ha accolto il solito Fassina che corre in lungo e largo la città, non risparmiandosi. Quello denunciato dai cittadini è uno stato d’abbandono totale, in cui la fanno da padrone gli sfasciacarrozze, tutti o quasi abusivi, che con le loro discariche a cielo aperto hanno inquinato le falde acquifere. I senza fissa dimora , che hanno installato un vero e proprio villaggetto non visibile perché coperto dalla vegetazione. Poi la Luiss che sta cercando attraverso il cavallo di Troia di alcune associazioni di proporsi nella gestione del parco. E poi mattatoi clandestini , un deposito di targhe rubate  (scoperto recentemente), due case dei cd “macedoni” pronte per essere demolite ma guarda caso manca sempre la firma finale, una porta nel parco costata finora trecentomila euro e con una previsione di spesa di oltre tre milioni di euro per permettere l’accesso al parco collocato tra due sfasciacarrozze. Discariche a cielo aperto. Il cd “canalone” è completamente coperto da rifiuti che sono stati alla peggio interrati come anche altre discariche. Uno stato di abbandono da terzo mondo mentre il Ministro Franceschini si fa bello agli occhi del mondo puntando sulle eccellenze del nostro patrimonio archeologico mentre gli scappano di mano altri gioielli come per l’appunto il parco, dove situate dei reperti archeologici di estrema importanza, naturalmente oggetto di continui furti. Per il recupero di questi reperti sono stati finanziati due milioni e mezzo di euro pronti ad essere versati al privato che proponesse un' adeguato progetto di recupero.
Su Virginia Raggi, inconsistente Sindaca di Roma, neanche a parlarne.
Il Parco vive, o meglio sopravvive, grazie alla presenza di cittadini volontari , che a proprie spese spesso intervengono per piccoli lavori di manutenzione e sono sempre vigili per richiamare, inascoltati spesso , le istituzioni pubbliche ad intervenire.
Cosa può fare il povero Fassina da solo , e all’opposizione, in Campidoglio e con il suo gruppetto al Parlamento? .  Interrogazioni, che rimarranno agli atti per poter dire un giorno la fatidica frase: “Io l’avevo detto!!”

Come si dice a Roma “consoliamoci con l’ajetto” , mentre il Parco va in malora.
Domenico Fischetto

Per approfondire



Parco archeologico di Centocelle


Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Parco archeologico di Centocelle
Parco di Centocelle -Roma.jpg
Cipressi nel parco
Ubicazione
StatoItalia Italia
LocalitàRoma
IndirizzoMunicipio V
Caratteristiche
TipoParco pubblico, parco storico
Superficie120 ettari
Inaugurazione2006
GestoreRoma Capitale
IngressiVia Casilina
Il Parco archeologico di Centocelle è un'area verde di 120 ettari alla periferia est di Roma, nel territorio del V Municipio, a sud dell'omonimo quartiere.
È delimitato a ovest da via di Centocelle, a nord da via Casilina, a est da viale Togliatti, a sud da via Papiria e dal sedime militare del Comando della Squadra Aerea dell'Aeronautica Militare e del Comando operativo di vertice interforze del Ministero della Difesa.
È compreso nella zona urbanistica 7G Centro Direzionale Centocelle e nel quartiere Q. XXIV Don Bosco.

Storia[modifica | modifica wikitesto]



Veduta aerea del parco
Sorge su un pianoro che contiene numerosi resti archeologici, a testimoniare una frequentazione dell'area fin dal VI secolo a.C[1][2]. Oltre a due depositi, uno repubblicano e uno cultuale, sono state riscoperte negli scavi di fine XX secolo le tre ville di epoca romana della Piscina, delle Terme e ad Duas Lauros (in latino ai Due Allori)[3]. Quest'ultima è particolarmente rilevante in quanto compresa in una grande proprietà imperiale, identificata nell'abitazione dei Secondi Flavi, quale residenza dell'imperatrice Elena, e che per le sue dimensioni venne chiamata Centum Cellae, da cui deriva l'attuale toponimo. Dopo la donazione della proprietà alla Chiesa, fu istituita qui la diocesi suburbicaria Subaugusta.
Alla fine del XIX secolo fu costruito il Forte Casilina, e all'inizio del XX secolo l'area rimanente fu utilizzata come primo aeroporto italiano, entrato ufficialmente in funzione il 15 aprile 1909 quando Wilbur Wright venne a dare una serie di dimostrazioni del Flyer, e intitolato all'aviatore Francesco Baracca. Una volta cessato l'uso aeronautico, l'area fu oggetto di grandi progetti urbanistici fin dalla redazione del Piano Regolatore del 1962, che ne prevedeva l'edificazione nell'ambito del Sistema Direzionale Orientale, e per questo venne ceduta dal Demanio dello Stato al Comune di Roma[4].
In seguito, la mancata realizzazione dello SDO e l'apposizione sull'intera area del vincolo storico-archeologico da parte del Ministero per i Beni Culturali, hanno indotto il Comune a trasformare l'area in parco archeologico, anche al fine di sopperire alla carenza di aree verdi per i popolosi quartieri contermini. Tuttavia, l'apertura al pubblico si è rivelata problematica per la presenza di una serie di occupazioni abusive, da parte di autodemolitori (in parte ancora esistenti), impianti sportivi e dei due grandi campi nomadi di Casilino 700 e 900. Aperto infine al pubblico nel 2006, e chiuso per motivi di sicurezza dal settembre 2008 al gennaio 2010, è attualmente visitabile per un'estensione di circa 33 ettari[5]. All'interno del parco è ancora visibile una pista dell'ex aeroporto.


Pista dell'ex aeroporto all'interno del parco

Collegamenti[modifica | modifica wikitesto]

Metropolitana di Roma C.svgÈ raggiungibile dalla stazione Parco di Centocelle.
Ferrovia Roma-Giardinetti.svg
 È raggiungibile dalla stazione Centocelle.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Comparto di Centocelle / Il progetto / Scavi archeologici allo S.D.O. / Aree archeologiche / Roma antica - Sovrintendenza, su www.sovraintendenzaroma.it. URL consultato l'08 marzo 2016.
  2. ^ Archeologia nel Parco di Centocelle, su www.academia.edu. URL consultato l'08 marzo 2016.
  3. ^ Antonio Nuccilli,Stefano Fedele,Antonio Pallotti,Maurizio Fedele, Duas Lauros - Sito web della comunita' parrocchiale Santi Marcellino e Pietro, su www.duaslauros.it. URL consultato l'08 marzo 2016.
  4. ^ L'aeroporto / Il progetto / Scavi archeologici allo S.D.O. / Aree archeologiche / Roma antica - Sovrintendenza, su www.sovraintendenzaroma.it. URL consultato l'08 marzo 2016.
  5. ^ Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", Progetto per la realizzazione di un prodotto multimediale per il parco di Centocelle, centocelle.hochfeiler.it. URL consultato l'08-03-2016.

  


 

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