, un po' scopiazzato dalle giunte precedenti ma sempre buono per fare bella figura e per gettare un po' di fumo agli occhi dei cittadini. Non è obbligatorio, si snoda per un arco di dieci anni e sa solo dio dove saranno e se ci saranno i pentastellati fra dieci anni. E allora forza apriamo questo libro dei sogni. Non costa nulla e ci auguriamo con l'occasione che l'assessora alla città in movimento abbia imparato qualcosa.
D.F.
L'attuale rete di mobilità pubblica di Roma
Il Piano Urbano della Mobilità (PUMS Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) è uno strumento volontario (a differenza del Piano Urbano del Traffico, che è obbligatorio) a disposizione dei comuni per definire adeguati progetti relativamente al sistema territorio-trasporti. Esso si pone generalmente su un periodo di riferimento di 10 anni, e contempla le ipotesi di investimenti in infrastrutture ed innovazioni gestionali da attuarsi nel medio periodo, sia su scala urbana che su scala metropolitana e sovra-comunale.
Piano urbano della mobilità sostenibile, individuate le opere invarianti infrastrutturali “punti fermi”
L’adeguamento delle metropolitane A e B, l’ammodernamento della ferrovia Roma-Giardinetti, la creazione di un collegamento tra le metro A e C a Tor Vergata, la realizzazione di nuove linee tranviarie: dal tram che passerà su via dei Fori imperiali, per arrivare a Piazza Vittorio a quello che collegherà Stazione Tiburtina a Piazzale del Verano, fino alla linea Auditorium-piazza Risorgimento. Ma anche funivie a partire da Battistini-Casalotti, fino alla realizzazione di altri due progetti: la funivia di Magliana-Piazza Civiltà del Lavoro e quella su rotaie, Jonio-Bufalotta. Sono alcune delle opere, definite invarianti infrastrutturali “punti fermi”, che saranno inseriti nel Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums).
La Giunta capitolina, tramite l’approvazione di una delibera, ha individuato il minimo di opere infrastrutturali per il breve-medio periodo, da completare poi nel processo di partecipazione con i cittadini grazie a un portale dedicato. La necessità di indicare delle opere invarianti è stata voluta dall’Amministrazione per velocizzare la progettazione e la realizzazione di alcuni interventi.
Nello specifico lo studio ha individuato vari interventi da mettere in atto come i lavori di adeguamento, innovazione tecnologica, automazione e accessibilità delle linee metropolitane A e B, il prolungamento della linea B da Rebibbia a Casal Monastero, così come il prolungamento della linea C da Lodi a Colosseo, già in corso di realizzazione.
Nel piano è previsto anche l’ammodernamento della linea su ferro Roma-Giardinetti, nella tratta Termini-Laziali-Centocelle e Giardinetti. Come ulteriore potenziamento del servizio è prevista la connessione fra la Metro C e la Metro A, passando per Tor Vergata. Previsti anche i corridoi della mobilità Colombo, Tor Pagnotta 2-Trigoria, Rebibbia-Polo tecnologico e quello di Tor dè Cenci.
Tra le nuove linee tram che saranno inserite nel Pums:
• Fori Imperiali-Piazza Vittorio;
• Stazione Tiburtina-Piazzale del Verano;
• Auditorium-Ponte della Musica-Risorgimento;
• Risorgimento-Venezia e Termini;
• Marconi-Parco Appia Antica-Subaugusta;
• Subaugusta-Ponte Mammolo.
Diventerà completamente “green” e ad emissioni zero la linea 90 Express: previsto un potenziamento delle sottostazioni per l’ampliamento del parco rotabile e l’elettrificazione della tratta Porta Pia-Termini. Sempre in tema mobilità sostenibile prevista una nuova linea filobus che collegherà Ponte Mammolo-Fidene-Sant’Andrea.
Per quanto riguarda le funivie all’interno del Pums saranno presenti la linea Battistini-Casalotti, il prolungamento su rotaie della Linea B1 Jonio-Bufalotta e il nuovo collegamento Magliana-stazione Eur Magliana-Piazza Civiltà del Lavoro. Infine saranno inseriti interventi diffusi per l’aumento dell’accessibilità e dell’intermodalità come il nodo di scambio Libia MB1 – Nomentana FL1 e il nodo di scambio Ponte Lungo – stazione Tuscolana.
Nei mesi passati l’Amministrazione comunale ha avviato il gruppo di lavoro per la redazione del Pums. Fra gli obiettivi del piano: la realizzazione di opere e progetti che riguardano il trasporto pubblico locale, le infrastrutture, la ciclabilità, la logistica e le isole ambientali.
“Con questi interventi disegneremo la città del futuro – spiega l’assessore alla Citta in Movimento di Roma Capitale, Linda Meleo – favorendo una mobilità su ferro sicura e interconnessa con opere a basso impatto ambientale. E’ obiettivo strategico dell’Amministrazione quello di dotare la città di un sistema di mobilità competitivo con le altre capitali europee e mondiali, e recuperare nel breve-medio periodo il gap infrastrutturale storico, aggravato dall’incongruente sviluppo insediativo degli ultimi 15 anni. Questo è un atto programmatico, un primo set di opere da attuare e sono espressione dell’importanza che l’Amministrazione dà all’ottimizzazione dei sistemi e dei servizi della mobilità per disegnare una città vicina alle esigenze dei cittadini. Abbiamo deciso di mettere nero su bianco – conclude Meleo – i punti fondamentali per iniziare a definire un progetto strutturato e per condividerlo con la cittadinanza. A breve verrà illustrato il portale del piano Pums dove verrà data voce ai cittadini per realizzare insieme un piano della mobilità per Roma”
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