9 ottobre 2017

LA NUOVA ROTTA DEI MIGRANTI

 
 
 
 

 
 
 
Sembra che dopo la temporanea riduzione degli sbarchi, frutto di misteriosi, quanto tardivi, accordi con i vari capibastone libici, il traffico sia, ora, in vigorosa ripresa sulla rotta Tunisia-Italia. Come trapela, nonostante la sordina imposta dai filtri informativi ufficiali, importando nel Bel Paese, non rifugiati, ma centinaia di gentiluomini ai quali recenti amnistie hanno aperto le porte del carcere e che il Governo di Tunisi pare ben poco entusiasta di riprendersi. ...Però, mentre in passato ci toccava accettare il refrain della ineluttabilità del fenomeno, dato il caos libico, oggi, la nuova situazione riguarda un paese tra i più stabili e democratici del Nordafrica (per quanto non indenne dalla minaccia jihadista) dal quale si può e deve pretendere il controllo delle proprie coste e la collaborazione nel contrasto al traffico di esseri umani. In tal senso, dal lato europeo non si dovrebbe essere timidi nell'adottare severe misure di deterrenza come restrizioni agli approdi nei nostri porti del traffico commerciale in caso di non ottemperanza. Inoltre, considerati i tradizionali legami storici della Tunisia con la Francia (dove la maggioranza dei migranti mira ad arrivare), dovrebbe essere interesse, proprio, dei cugini d'oltralpe di farsi maggior carico della questione in sede europea e bilaterale.
 
Rif Raf

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