Nei giorni scorsi nella città di Roma ha chiuso un'altra sala cinematografica: il cinema Fiamma.
Si tratta di una tendenza in atto ormai da tempo, che vede i "piccoli" cinema avere la peggio nei confronti delle grandi multisale (sopratutto quelle ubicate in centri commerciali, dove i multisala sono veramente multi).
Al tempo stesso i canoni d'affitto a Roma, sopratutto per quanto riguarda il centro storico, risentono di una forte impennata che spinge attività di questo tipo ad avere sempre più difficoltà a resistere in un mercato con queste caratteristiche.
Giusto segnalare come vicino al Fiamma tra l'altro ci fosse probabilmente la più elevata concentrazione di cinema a Roma: il Barberini, il Quattro Fontane (che appartiene allo stesso circuito del Fiamma), il Cinema Moderno - The Space, il Cinema dei Piccoli, un tempo il Rivoli ecc...
Varie volte in queste settimane mi è capitato di passare davanti a quel cinema, in via Bissolati, nel cuore del rione Sallustiano.
Ed effettivamente l'inquietante scritta "chiusura estiva" ad ottobre, lasciava presagire il peggio.
Il Fiamma aveva negli ultimi anni tre sale interne, e spesso proponeva film in lingua originale sulla falsariga del non distante Nuovo Olimpia.
Il Fiamma aveva la fama (così almeno avevo sentito in passato, perché questo tipo di memorie non posso che tramandarsi per via orale) di cinema chic, un po' da fighetti.
E del resto la sua programmazione era assolutamente di qualità come ben testimonia il fatto che proprio in quel cinema si tenne la presentazione de "La Dolce Vita" di Federico Fellini (si tratta pur sempre della sala più vicina a Via Veneto).
Il Fiamma infine, aveva l'uscita "a trobocchetto": non uscivi dall'entrata, e dunque ti trovavi in una strada e davanti un palazzo (esattamente via Umbria) che ti portava ad un senso di spaesamento, non riuscendo a capire bene che strada dovessi percorrere per tornare al punto di partenza.
Io vado poco al cinema.
Ma il Barberini ed il Fiamma sono stati senz'altro i cinema in cui ho visto il maggior numero di film.
Ecco alcuni film che ho visto al Fiamma negli ultimi 13 anni (cerco di andare secondo un ordine cronologico, sfruttando la mia memoria).
Si tratta di una tendenza in atto ormai da tempo, che vede i "piccoli" cinema avere la peggio nei confronti delle grandi multisale (sopratutto quelle ubicate in centri commerciali, dove i multisala sono veramente multi).
Al tempo stesso i canoni d'affitto a Roma, sopratutto per quanto riguarda il centro storico, risentono di una forte impennata che spinge attività di questo tipo ad avere sempre più difficoltà a resistere in un mercato con queste caratteristiche.
Giusto segnalare come vicino al Fiamma tra l'altro ci fosse probabilmente la più elevata concentrazione di cinema a Roma: il Barberini, il Quattro Fontane (che appartiene allo stesso circuito del Fiamma), il Cinema Moderno - The Space, il Cinema dei Piccoli, un tempo il Rivoli ecc...
Varie volte in queste settimane mi è capitato di passare davanti a quel cinema, in via Bissolati, nel cuore del rione Sallustiano.
Ed effettivamente l'inquietante scritta "chiusura estiva" ad ottobre, lasciava presagire il peggio.
Il Fiamma aveva negli ultimi anni tre sale interne, e spesso proponeva film in lingua originale sulla falsariga del non distante Nuovo Olimpia.
Il Fiamma aveva la fama (così almeno avevo sentito in passato, perché questo tipo di memorie non posso che tramandarsi per via orale) di cinema chic, un po' da fighetti.
E del resto la sua programmazione era assolutamente di qualità come ben testimonia il fatto che proprio in quel cinema si tenne la presentazione de "La Dolce Vita" di Federico Fellini (si tratta pur sempre della sala più vicina a Via Veneto).
Il Fiamma infine, aveva l'uscita "a trobocchetto": non uscivi dall'entrata, e dunque ti trovavi in una strada e davanti un palazzo (esattamente via Umbria) che ti portava ad un senso di spaesamento, non riuscendo a capire bene che strada dovessi percorrere per tornare al punto di partenza.
Io vado poco al cinema.
Ma il Barberini ed il Fiamma sono stati senz'altro i cinema in cui ho visto il maggior numero di film.
Ecco alcuni film che ho visto al Fiamma negli ultimi 13 anni (cerco di andare secondo un ordine cronologico, sfruttando la mia memoria).
-Fahrenheit 9/11, di Michael Moore (2004)
-The Queen, di Stephen Frears (2006)
-Death of a President, di Gabriel Range (2007)
-Leoni per Agnelli, di Robert Redford (2007)
-Sleut - Gli Insospettabili, di Kenneth Branagh (2007)
-An Education, di Lone Scherfing (2010)
-L'Uomo nell'Ombra, di Roman Polanski (2010)
-Il Discorso del Re, di Tom Hooper (2011)
-Midnight in Paris, di Woody Allen (2011)
-Argo, di Ben Affleck (2013)
-Blue Jasmine, di Woody Allen (2013)
-Magic in The Moonlight, di Woody Allen (2014)
-Whiplash, di Damien Chazelle (2015)
-Mia Madre, di Nanni Moretti (2015)
-Un Americano a Parigi - Versione Restaurata, di Vicente Minnelli (1951).
-La La Land, di Damienz Chazelle (2017)
-Song to Song, di Terrence Malick (2017).
-The Queen, di Stephen Frears (2006)
-Death of a President, di Gabriel Range (2007)
-Leoni per Agnelli, di Robert Redford (2007)
-Sleut - Gli Insospettabili, di Kenneth Branagh (2007)
-An Education, di Lone Scherfing (2010)
-L'Uomo nell'Ombra, di Roman Polanski (2010)
-Il Discorso del Re, di Tom Hooper (2011)
-Midnight in Paris, di Woody Allen (2011)
-Argo, di Ben Affleck (2013)
-Blue Jasmine, di Woody Allen (2013)
-Magic in The Moonlight, di Woody Allen (2014)
-Whiplash, di Damien Chazelle (2015)
-Mia Madre, di Nanni Moretti (2015)
-Un Americano a Parigi - Versione Restaurata, di Vicente Minnelli (1951).
-La La Land, di Damienz Chazelle (2017)
-Song to Song, di Terrence Malick (2017).
Se leggete questa lista trovate 3 film che hanno vinto il Premio Oscar al Miglior Film (Argo, Il Discorso del Re e Un Americano a Parigi), 5 registi che hanno vinto il Premio Oscar per la Miglior Regia (Allen, Redford, Polanski, Hooper e Chazelle) più un numero imprecisato di nomination e premi vinti in tutto il mondo.
Questo per farvi capire come (per quanto i miei film preferiti raramente ho avuto il piacere di vederli in sala) con la chiusura del Fiamma per me finisce in parte simbolicamente anche un po' la storia del cinema.
Questo per farvi capire come (per quanto i miei film preferiti raramente ho avuto il piacere di vederli in sala) con la chiusura del Fiamma per me finisce in parte simbolicamente anche un po' la storia del cinema.
Livio Ricciardelli
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