Così si intitolava un interessante articolo ,pubblicato la scorsa settimana sul venerdì di " La Repubblica ".
L' articolo prendeva spunto dal capolavoro di E.M. Cioran che si chiamava :" antologia del ritratto ,da Saint Simon a Tocqueville" . Per Cioran studioso della metafisica ed al contempo acuto osservatore e la frivolezza umana, lo studio della ritrattistica ,era anche l' occasione per interrogarsi sulla evoluzione del pensiero ed il costume della civiltà umana attraverso i secoli. Ad esempio era molto interessante la riflessione che egli aveva sviluppato intorno al costume e la prassi politica del settecento in Francia ed in Europa. Una società ,scriveva Cioran ,che aveva smarrito il senso del sacro e del mistero e si era trasformata in una civiltà artificiale, basata sulle apparenze,che inseguiva le sue utopie e correva indifferente verso la propria rovina . Un parallelo si potrebbe fare, oggi, ai nostri tempi. Il romanziere Claude Arnaud , che interrogandosi sulla tradizione della " ritrattistica " si è imbattuto con Cioran ,ci fa notare che la ritrattistica ,illuminando la nostra umanità, ha rivelato noi stessi. Ad esempio ci fa notare Arnaud ,fino al Rinascimento l' individuo come lo intendiamo noi moderni ,semplicemente non esisteva .. L' arte del ritratto letterario o pittorico rappresentativo ,rispondono alla necessità ed alla funzione di mettere in risalto pregi e difetti della persona umana . Quello che emerge come tema interessante è che la ritrattistica permetterà di mettere a fuoco per la prima volta l' esistenza " dei pensieri non pensati"....beh ! Due secoli prima dell' insegnamento di Freud questo compito verrà portato a termine in un certo qual modo dai Giansenisti e da Blasie Pascal .. Qualcuno dirà che interrogandosi sull' io egoista, si finirà per spegnere in noi l' idea di divinità, cosi scoprendo il concetto di inconscio . Nella Francia del XVII quindi notava Cioran si andava consolidando con Molière in letteratura i caratteri dell' avaro, ipocrita, vanesio. È stato cosi che da Balzac a Marguerite Duras, notava Cioran la psicanalisi fa il suo ingresso nella ritrattistica letteraria . poco a poco si sono percepite le cause delle nostre azioni nell' eredità familiare ,nel contesto sociale, nell' inconscio individuale . Credo che oggi ancora non abbiamo riflettuto abbastanza sul fatto che il nostro presente è ancora giovane . Del resto se ci pensiamo, è solo da pochi secoli che esiste il concetto di individuo, sottolinea Cioran. Qualche decennio appena nell' epoca moderna ,da Freud almeno che investighiamo le nostre azioni ,cercando le cause nel nostro inconscio ,nella nostra eredità familiare con le sue nevrosi ed i suoi dolori. Eppure la vita associata ,lo sviluppo tecnologico ,industriale ha prodotto da un lato il tema dell' inquinamento che oggi diventa una sfida capitale per l' Umanità .Le ultime previsioni sono raccapriccianti . Dall' altra il tema degli armamenti nucleari che sono cresciuti in modo esponenziale ed adesso si vanno distribuendo in modo capillare e tendenzialmente fuori controllo. Oggi corriamo concretamente il rischio ,al quale già in più occasioni ,siamo andati vicino ,di una ecatombe nucleare , innescata involontariamente . Siamo cresciuti nel mondo esterno quindi ma non ci siamo evoluti ancora adeguatamente sul piano spirituale ,psicologico ed interiore . Per fare un paragone è come se ad un bambino si mettesse in mano un bazooka ed un alto forno. Cosa possiamo aspettarci che non accada ? Caro Cioran, ci mancano le tue fascinazioni e le tue intelligenti osservazioni .
Luca Giordano
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