“Migrare, non è reato. Accogliere, non è reato. Povertà, non è reato. Solidarietà, non è reato. Dissenso, non è reato”. L’appello per la manifestazione nazionale contro il razzismo, a Roma il 21 ottobre prossimo, era anche un manifesto per “un Paese diverso”, che sia innanzitutto “inclusivo”. Nell’Italia che si prepara alla campagna elettorale, tra slogan populisti e difficoltà a far approvare la legge che riforma la cittadinanza per gli stranieri, c’è chi ha scelto di esprimere il suo dissenso e scendere in piazza “per l’uguaglianza, contro ogni forma di razzismo, per lo Ius soli e i corridoi umanitari, contro l’esternalizzazione delle frontiere, i lager in Italia e in Libia, le leggi discriminatorie promosse dai ministri Orlando e Minniti”.
La manifestazione colorata, fatta anche di canti e di balli ritmati, si è svolta pacificamente e il corteo si è snodato da Piazza della Repubblica fino a Piazza Vittorio.
Alla partecipazione hanno partecipato tutti i movimenti , i partiti di Sinistra e l'ANPI
Domenico Fischetto
( foto Fischetto)
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