29 gennaio 2017

CONSENSO :per una nuovo centrosinistra







 
 
Ieri, 28 gennaio, come riportato da tutti i media nazionali, si è tenuto l'importante assemblea nazionale dei Comitati Scelgo No.
I lavori sono stati aperti da Guido Calvi, presidente del Comitato Nazionale, e ben diretto  dal tavolo della Presidenza da Piero Latino.
Si sono alternati al microfono rappresentanti dei comitati locali, sottolineando così la presenza diffusa del Comitato sul territorio nazionale. Importanti sono stati i contributi dei "fratelli" di Sinistra Italiana e del costituzionalista Pace.  L'intervento di Speranza è stato certamente il più applaudito mentre Michele Emiliano, molto atteso in virtù dei rumors che lo danno candidato alla segreteria , era assente per un importante impegno istituzionale.
Le attese man mano che i relatori si succedevano sul palco erano comunque tutte per l'intervento finale, quello di Massimo D'Alema. Che non ha deluso le aspettative. Tonico, rilassato e pungente al solito, "il baffetto malefico nazionale" il "riservista" ha iniziato il suo lungo discorso precisando che la fase del NO si è conclusa che ora se ne apre una nuova in cui i comitati si riorganizzeranno e faranno sentire la loro presenza in tutt'Italia. Comitati aperti anche a quelli  che hanno aderito al SI. Dimostrando con questo che la fase conclusa non vuole fare prigionieri né alzare steccati piuttosto dimostrarsi aperta ed accogliente a tutti quelli che vorranno lavorare per un nuovo centrosinistra. Si apre una nuova fase , l'inizio di un nuovo CONSENSO , con un programma di lavoro chiaro e definito. Niente tesseramenti ma raccolta fondi per finanziare le iniziative.
 Quando poi, ha continuato D'Alema, l'82% dei giovani ha votato per il NO, a suo avviso questo era motivo più che sufficiente, ed anche di buon senso, aprire la discussione all'interno del PD  con un congresso che analizzasse i motivi della sconfitta e aprisse una nuova fase di dialogo, di ascolto ma soprattutto di comprensione e di proposte per la soluzione dei gravi problemi che attanagliano la società italiana . Con un paragone ad effetto , togliendosi evidentemente un sassolino dalla scarpa, D'Alema ha detto che il PD di Renzi ha fatto dell'antipolitica il cavallo di battaglia della campagna referendaria,  come se il Mulino Bianco avesse promosso  una campagna referendaria contro i biscotti!
D'Alema pur escludendo che quella di oggi non era la fase zero della costituzione di un nuovo partito, ha comunque lanciato un monito a Renzi invitandolo a indire il  congresso del partito a breve  ,  ad un maggiore discussione democratica all'interno del PD e non andare a votazione prima .
Se no :LIBERI TUTTI.
 
Domenico Fischetto
 
Queste sono invece le considerazioni del discorso di D'Alema  di Luca Giordano
 
Il discorso fatto a braccio ieri da Massimo D'Alema é certamente uno dei più belli degli ultimi da lui pronunciati negli ultimi anni .
Non solo perché appassionante ,divertente,lucido .
É un discorso di grande ed autentica politica.
In particolare mi hanno colpito due aspetti : l`analisi internazionale Trump versus Cina , versus tutti....... ed l'analisi interna quella che attiene il malessere sociale ,economico al nostro Paese. Facciamo attenzione a quello che accadeva a Piazza SS .Apostoli a Roma , il tandem Meloni,Salvini+ Toti fanno decisamente paura ,ammettiamo la realtà ,anche da noi come nel resto del mondo c'è forte il pericolo di una " democratura" .....   vedo grandi pericoli che si avanzano , ieri sembra che fossero davvero tanti con fumogeni ,slogan beceri ,e facce minacciose .Occorre prendere atto che se non si riuscisse a recuperare tutto o buona parte dell' elettorato della Sinistra, ( cosa piuttosto difficile ,atteso che è stata fagocitata dai 5 stelle ) il quadro complessivo nel nostro Paese diventerà grigio e preoccupante come già negli USA, Turchia , Russia ed altrove . Forse qualcuno di Voi avrà letto la intervista al "  Times" rilasciata da Gorbaciov , l' anziano leader ha avvertito l'Occidente , il mondo affermando nella sua analisi ,senza mezzi termini ,che il mondo sta correndo e precipitando verso una nuova guerra  dalle proporzioni e danni incalcolabili .
Mi ha colpito il tono grave usato da D'Alema sul punto  evidentemente anche lui è molto preoccupato . Io, nel mio piccolo, faccio, ahimè, le stesse considerazioni . Non vorrei che i nostri futuri comportamenti politici fossero improntati e rivolti  piuttosto che ad occuparci di come migliorare l'ITALIA a salvare l' ordine e la pace nel mondo . Quando un grande Leader come D'Alema, dice che a difendere la pace é rimasto solo Papa Francesco .... beh occorre porsi una domanda e ..... darsi una risposta.
 Un caro saluto a Tutti ,

Luca Giordano

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