Piazza Winckelmann
Il privato, per produrre il proprio risultato, procede con una velocità il più possibile spedita, a volte fulminea. Il bene pubblico, per proporsi e tradursi in fatti a beneficio di tutti, procede con la flemma dei tempi biblici. In pochi anni l'ottima invenzione veltroniana dei Punti Verdi per l'Infanzia è diventata per i privati un banchetto e una greppia. In due anni la Luiss ha ripristinato al suo meglio Villa Blanc, che da cinquant'anni stava chiusa e abbandonata, pur di... renderla idonea ad accogliere corsi lucrosi di alta finanza, malgrado il Piano Regolatore di Roma preveda i suoi spazi verdi e servizi a beneficio dei ragazzini della scuola. Tra le due velocità, una fulminea e l'altra lenta come una tartaruga, cosa ha fatto la differenza? La politica. E perché? Perché ha scelto di allearsi e mettersi al servizio della mano più generosa. E quale è stata la vincente arma strategica? L'uso strumentale della burocrazia. La politica romana nel suo insieme, tranne qualche eccezione, è stata la vaselina al servizio della penetrazione del privato predone. E il bene pubblico? Ma chi se ne frega! Bastano come esempio nel II Municipio, oltre a Villa Blanc, Villa Massimo, il Campo Artiglio, Via Como e Piazza Winckelmann. Ma è solo l'inizio di un lunghissimo elenco. Shakespeare, fosse vivo, direbbe: al servizio di quale Re, mascalzone?
Gian Carlo Marchesini
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