Avevamo
segnalato giorni fa l’esperimento avviato a via Lovanio , dove i
cittadini si erano tassati per pagare un addetto al decoro della strada.
Avevamo previsto che il modello si sarebbe certamente diffuso a Roma ma
francamente non pensavamo così presto.
A conferma
della nostra previsione, giunge in redazione la promozione di un corso
organizzato dalla UNIAT e dall'UPPI per la formazione di
amministratori di condominio di strada.
Chi dovrebbero
essere questi amministratori e soprattutto di cosa dovrebbero
occuparsi?
Leggendo la
presentazione del corso che alleghiamo al presente articolo, scopriamo che gli
amministratori di condominio di strada sono dei professionisti al
servizio di più condomini in una strada o in un comprensorio di strade che si
dovrebbero occupare di tutti quei problemi di cui gli amministratori di
condominio non hanno competenza perché non direttamente correlati al
condominio da loro amministrato. In primo luogo ll decoro delle zone comuni,
come i marciapiedi , le piazze , le stesse strade, la pulizia e la manutenzione
delle strade, l’energia rinnovabile e l’elenco si potrebbe tranquillamente
allungare. Ma di queste cose non se ne dovrebbe occupare il Comune, con il suo
governo di prossimità il Municipio? Noi fino a ieri avremmo risposto di si, ma
evidentemente ci saremmo sbagliati.
Ormai
queste istituzioni non rispondono più in maniera adeguata ai bisogni dei
cittadini e il loro fallimento, almeno a Roma è evidente La figura
dell’amministratore di strada dovrebbe fungere da facilitatore e da interfaccia
unico anche con la pubblica amministrazione e comunque, come abbiamo
visto, sostituirsi ad essa là dove non dà risposte. Quindi non più miriadi
di associazioni o di comitati di quartiere che si occupano di questo o quel
problema, ma in previsione possiamo immaginare che l'amministratore
di condominio di strada li sostituirebbe e raggrupperebbe sotto la
sua "egida" tutti i problemi della strada, del comprensorio, del
quartiere.
Questa è la sconfitta della politica, la sconfitta del
decentramento amministrativo, questa è la Waterloo delle municipalità. Se
un concetto del genere prende piede, e non abbiamo dubbi che se il corso è
stato proposto comunque risponde a delle vere e proprie esigenze che saranno
state valutate in fase di fattibilità , noi siamo agli albori di una
nuova organizzazione sociale , testimoni della nascita di una figura
completamente nuova che si sostituirà lentamente ma
inesorabilmente alle amministrazioni pubbliche, il cui fallimento
delle premesse è talmente evidente e continuato nel tempo che non ha bisogno di
scusanti o di appello
Dalla fase
dello spontaneismo, via Lovanio, siamo passati in men che non si dica alla fase
dell’organizzazione e della pianificazione. Siamo solo agli inizi di un
processo che potrebbe portare ad una vera e propria rivoluzione
organizzativa e ad un ridimensionamento della politica a favore dello
spontaneismo e dell’autorganizzazione. O forse più semplicemente è un
ritorno alle origini. Staremo a vedere
Domenico
Fischetto
UNIAT APS NAZIONALE, UPPI ROMA INSIEME A CAF UIL PROPONGONO IL CONDOMINIO DI STRADA
COSTRUZIONE DI COMUNITA’ DI QUARTIERE
UNIAT e UPPI Roma, tra le principali associazioni del
settore dei servizi per la casa, insieme a CAF UIL, rete nazionale di
assistenza fiscale, promuovono la formazione di una nuova figura di
amministratore di condominio, quella dell'amministratore di Condominio di Strada, per offrire ai
proprietari di immobili, agli inquilini e ai residenti in genere, una proposta
di un nuovo modello per la gestione dei condomini, del fronte strada e della
cura del patrimonio pubblico di zona, in una rinnovata relazione tra la
comunità delle persone e il territorio.
L’idea scaturisce dall’osservazione e analisi dello
schema su cui oggi si regge il patto sociale che, per effetto delle continue
riforme giuridiche apportate a sanità, previdenza, scuola, fisco e assistenza,
non è più in grado di garantire ai cittadini e agli utenti i necessari presidi
di tutela, protezione ed assistenza alle persone, nonché all’ambiente e al
territorio.
La ridefinizione dei valori sociali, culturali,
economici, tradizionali e relazionali costituiscono la nuova cifra della
complessità presente nel tessuto urbano delle città. La presenza di queste
nuove problematiche e la debolezza dello Stato, comprese le sue articolazioni
amministrative, richiede, agli attori sociali, di mettere in campo una abile e
consapevole funzione di cittadinanza attiva.
A tal proposito, quanto previsto dal quarto comma
dell’art.118 della Costituzione, per i committenti del corso di formazione,
costituisce motivo d’ispirazione all’agire civile, per restituire alle
relazioni sociali ed economiche un metodo concertativo e partecipativo ispirato
al principio di sussidiarietà. Si tratta
di tessere una trama di relazioni rivolte a favorire il dialogo tra i vari
agenti della complessa società contemporanea che se ben messa in scena, per mezzo
del modello di confronto tipico delle associazioni di persone della società
europea, può essere in grado di colmare il vuoto di risposte e servizi rilevato
in questa epoca dai cittadini-utenti.
Non si afferma nulla di nuovo sostenendo che le
problematiche della società moderna si nutrono di assenza di legalità,
complessità burocratica, caduta dei redditi e disoccupazione, temi resi
maggiormente visibili dalla decadenza morale di quest’epoca. Si tratta di
questioni brucianti soprattutto per chi risiede nei contesti metropolitani
affollati e disumanizzati. Il degrado, l’insicurezza e soprattutto l’alto costo
della vita, hanno rafforzato la domanda di servizi efficienti, efficaci e
affidabili. Uniat, Uppi Roma e Caf Uil
ritengono che anche l’offerta di modelli di organizzazione dei servizi, sia
sociali sia economici, di stampo privatistico e dal carattere preordinato si
siano mostrati non all’altezza della domanda oggi proveniente dalla comunità,
poiché costosi, in ritardo e non aperti alla partecipazione e ai suggerimenti
della collettività anche di tipo associativo. Contestualmente e in questo
quadro i promotori desiderano mettere in atto azioni politiche locali in grado
di ricostruire, per via sussidiaria, infrastrutture sociali più efficienti per
il riassetto dialettico della città, del territorio e del quartiere. In questa
ottica si tenta di superare la distanza che oggi separa i cittadini dalle
istituzioni, provando a riconnettere le varie formazioni sociali con
l’obiettivo di costruire comunità di persone e di quartiere. Con il Progetto
denominato “Condominio di Strada” i
promotori vogliono fare tesoro degli errori fin qui e da altri attori commessi
e ragionevolmente si pongono l’obiettivo di rispondere in modo efficiente,
rapido e sicuro, meno costoso e soprattutto partecipato alle informazioni
provenienti dai residenti per la gestione delle strade e dei condomini delle
città. La sfida riguarda le complesse normative che regolamentano i condomini,
la casa di proprietà, la locazione, la gestione delle parti comuni, la cura e
il decoro del fronte strada. Uniat, Uppi Roma e Caf Uil sono convinte di
potercela fare, riorganizzando le regole di civile convivenza, le uniche ancora
funzionali al recupero e al controllo del territorio.
I punti di forza del manifesto del “Condominio di Strada” sono i seguenti:
1.
Semplificazione delle norme e delle procedure
con mini guida per condomini e inquilini;
2.
Trasparenza dei contratti di manutenzione e dei
processi di affidamento favorendo imprese di quartiere;
3.
Qualificazione e certificazione delle ditte
selezionate per la sicurezza dei condomini;
4.
Riduzione delle spese di manutenzione rispetto
al mercato per fidelizzazione e residenza nel quartiere;
5.
Nomina di un solo amministratore per via o per
quadrante;
6.
Riduzione dei conflitti e liti tra condomini e
tra inquilini per maggiore disponibilità del mediatore condominiale;
7.
Assistenza centralizzata per contratti di
locazione;
- 2 -
8.
Riduzione dei costi per servizi di notariato per
rogiti, mutui e usufrutto;
9.
Amministratore disponibile in sede per tutte le
esigenze: chiarimenti, lettura riparti millesimali, richiesta di interventi
urgenti di manutenzione domestica, ricerca badanti, colf, organizzazione
scuolabus - accompagno e ritiro minori per scuola e attività sportive,;
10. Connessione
ai servizi digitali informatici, internet e radio televisivi degli immobili;
11. Costituzione
delle Smart-community;
12. Tutte
le attività si intendono realizzate e erogate con persone conosciute dai
residenti del quartiere e aventi idonei requisiti;
13. Albo
dei fornitori dei servizi: artigiani, imprese, ditte; tutte del quartiere per
una riduzione dei costi e dei tempi d’intervento;
14. Facilitatore
dei servizi di intermediazione immobiliare con la creazione di una banca dati a
sostegno di compravendite e locazione in affitto, per utenti pubblici e
privati.
15. Gestione
concordata con l’amministrazione comunale della messa in posa e rifacimento
delle opere infrastrutturali: gas, luce, acqua, telefono, asfaltatura strade,
rifacimento marciapiedi e riqualificazione delle aree verdi e sportive;
16. Pianificazione
di soluzioni di efficienza energetica per gli immobili;
17. Collaborazione
con le Associazioni aderenti al Terzo Settore per: servizi di assistenza
anziani, baby-sitter, dog-sitter, assistenza specializzata disabili,
organizzazione della banca del tempo tra volontari ed eventuali operatori a
contratto per l’economia condivisa;
18. Organizzazione
e gestione del ciclo dei rifiuti, riuso dei beni domestici non utilizzati e
rilascio del bollino blu per i cittadini virtuosi;
19. Convenzione
con la Pubblica Amministrazione per la cura e la gestione degli spazi pubblici
con la forma prevista del baratto amministrativo regolato dalla Legge 11
novembre 2014 n. 164 art. 24;
20. Convenzione
con le maggiori centrali della cooperazione del lavoro per un’offerta di
servizi professionali a prezzi calmierati.
OBIETTIVI
La strategia dei promotori ha come obiettivo quello
di formare amministratori del “Condominio
di Strada”, tesa a costruire professionalità tecniche e sociali e a
potenziare l’offerta dei servizi alla persona, alla casa, all’ambiente e al
territorio.
Il corso si propone, quindi, di formare una nuova
figura di amministratore di condominio, con vocazione sociale e in grado di
offrire ai proprietari di immobili, agli inquilini e ai residenti in genere un
nuovo modello per la gestione dei condomini, del fronte strada, della cura del
patrimonio pubblico di zona, del risparmio energetico, della coesione sociale e
della rigenerazione urbana. Il percorso formativo viene svolto nel rispetto
della disciplina prevista dal Decreto del Ministero Giustizia n.140 del 2014
relativamente a:
criteri, modalità, contenuti del corso di
formazione (artt. 1, 2, 5 DM 140/2014)
requisiti dei Formatori e del Responsabile
Scientifico (artt. 3, 4 DM 140/2014)
ARTICOLAZIONE DEL CORSO
Durata del corso di formazione iniziale: n. 90 ore
complessive, di cui: r n. 72 ore - Moduli
Didattici per la
FORMAZIONE INIZIALE PER AMMINISTRATORE DI
CONDOMINIO articolati in:
48 ore lezioni
teoriche - MODULI DIDATTICI:
I)
Area
Tecnico-Amministrativa (16 ore) (amministrazione condominiale;
problematiche in tema di
spazi comuni; utilizzo degli strumenti informatici;
adempimenti e tenuta dei registri; contabilità)
II)
Area Giuridico-Normativa
(16 ore) (diritti reali; contratti; mediazione civile)
III)
Area Ingegneristico-Urbanistica (16 ore) (sicurezza degli
edifici; normativa urbanistica;efficienza energetica)
24 ore -
esercitazioni pratiche
r n. 18 ore - Moduli
Didattici per la
FORMAZIONE PER AMMINISTRATORE DI CONDOMINIO DI STRADA articolati in:
18 ore lezioni
teoriche - MODULI DIDATTICI:
IV)
Area Sociologica
(12 ore) (tecniche di risoluzione dei conflitti; trasparenza; prevenzione della
corruzione; sicurezza del condominio)
V)
Area Antropologica
(6 ore) (antropologia di comunità)
r il corso si conclude con
l'ESAME FINALE
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DATA DI INIZIO DEL CORSO
Mercoledì 8 febbraio 2017
SACS
Obiettivi di produzione documentale a sostegno della Scuola
Amministratori Condominio di Strada
(SACS) e della ricerca sulla rigenerazione urbana, sull’abitare, il risparmio
energetico e la coesione sociale, consistono in:
• Organizzare
una rete di Amministratori Condominiali che condividono gli obiettivi della
Scuola e sono disponibili a interagire con essa mediante una reciprocità di
studi, contributi letterari, ideali e operativi;
• Gli
iscritti alla SACS condividono un percorso formativo: lezioni dei docenti,
libri di testo, banche dati, riviste, formulari in formato digitale e cartaceo,
modelli crossmediali e alfamediali;
• La
Scuola A.C.S. si dota dello strumento BiblioS.A.C.S. (un sito funzionale e una
raccolta documentale) interno al corso, utile allo studio, alle esercitazioni,
ai rapporti tra Docenti e Allievi, alle informazioni di mercato. Sulla
Biblioteca si radica anche la piattaforma di eLearning;
• Sito
e testata si doteranno di tutti gli accessori social (FB, Twitter, ecc.) da
realizzare con una precisa strategia editoriale e con una precisa immagine
coordinata del progetto (marchi, simboli, grafica).
La Scuola A.C.S. potrà essere sostenuta da Docenti,
Professionisti, Studenti, Giornalisti, Informatici, e le redazioni dei nostri
giornali.
Roma, 10 gennaio 2017
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