23 gennaio 2017

Il Commissariamento del PD Roma - Considerazioni

 
                                         Matteo Orfini
 
Come sappiamo Mafia Capitale ha profondamente inquinato l'economia e la vita civile di Roma, in particolare a vari livelli l'amministrazione comunale ed anche strutture e uomini del Partito Democratico. Per fronteggiare questa situazione, con un provvedimento in data 4.12.2014,  il Segretario del Partito Democratico Matteo Renzi ha commissariato la Federazione del Partito di Roma nominando nella persona di Matteo Orfini un commissario ed azzerando la direzione e l'assemblea della Federazione PD di Roma. 
In pratica il  25/09/2014 la Commissione Nazionale di Garanzia del PD ha determinato lo scioglimento degli organismi assembleari della Federazione di Roma che sono sati sostituiti da una nuova struttura organizzativa con la "Delibera del Commissario della Federazione sul tesseramento, sull'organizzazione dei Circoli, delle Sezioni del Lavoro e delle Sezioni Tematiche per il 2015"
Questa delibera modifica profondamente la struttura organizzativa della Federazione di Roma. Riduce a 15 i Circoli (uno per Municipio) e retrocede a Sezioni dei Circoli  le unità territoriali di base precedentemente indicate nello Statuto Nazionale del Partito come Circoli. Nella nuova organizzazione gli unici organi previsti per le Sezioni sono il Segretario ed il Direttivo. Soppressi l'Assemblea degli Iscritti (espressamente prevista dallo Statuto Nazionale) nonchè il Tesoriere e la Commissione di Garanzia (Previsti dallo Statuto Unione Regionale Lazio). La delibera prevede inoltre che la quota di tesseramento (€ 30,00 minimo) venga ripartita a metà tra Federazione e Circolo Territoriale escludendo così le Sezioni da ogni froma di finanziamento proveniente dalle quote versate dagli iscritti.

Con questa delibera le Sezioni (ex Circoli) vengono in pratica  private di ogni autonomia economica ed organizzativa con soppressione degli organi fondamentali per un corretto esercizio democratico (in particolare l'Assemblea degli iscritti peraltro, come detto, espressamente prevista dallo Statuto Nazionale).
Questa delibera, a mio giudizio, appare in più punti non conforme agli Statuti Nazionale e della Unione Regionale Lazio.
Contro questa delibera  è stato promosso da alcuni iscritti presso il Tribunale Civile di Roma un ricorso che il Tribunale ha accolto sospendendo la delibera stessa. Il Tribunale ha stabilito che "la delibera del commissario appare in contrasto con gli Statuti nazionale e regionale rischiando di limitare le facoltà riconosciute agli iscritti in contrasto con la disposizione stautaria che riconosce ai Circoli (declassate a Sezioni) autonomia organizzativa, politica e patrimoniale. Parimenti contrastante con l'autonomia organizzativa appare la disposizione che attribuisce al commissario il compito di emanare l'elenco delle sezioni territoriali".

In realtà per tutto il 2015 e, a delibera scaduta, per tutto il 2016, la delibera non ha avuto pratica attuazione. Non sono state attuate le disposizioni transitorie nè sono state costituite l'Associazione Unica della Federazione PD Roma, nè le Associazioni di Municipio che la delibera prevedeva. Tesseramento, quote di iscrizione, contributo degli eletti, attività politiche, iniziative sul territorio sono stati gestiti dalle Sezioni (ex Circoli) nelle loro varie sedi distribuite nel Municipio,  come per il passato.

Con il 23.10.2016 avrebbe dovuto aver termine il Commissariamento del PD Roma. Con comunicazione in data 6.10.2016 il Vice Segretario del Partito Lorenzo Guerini ha prorogato fino alla celebrazione del Congresso (18/19 Febbraio o 25/26 Febbraio 2017) il commissariamento di Matteo Orfini limitandone peraltro le competenze alla sola gestione ordinaria.
Malgrado questa limitazione il Commissario del PD Roma ha emanato due nuove delibere approvate dalla Commissiuone di Garanzia Nazionale in data 14 dicembre 2016 e pubblicate il 22 dicembre 2016 con le quali ha riproposto la riorganizzazione già disposta con la delibera del 2014.
In queste nuove delibere non si fa più cenno delle Sezioni che pertanto vengono a tutti gli effetti ignorate nella riorganizzazione così disposta dal Commissario.
E' mia opinione che queste delibere, ancorchè approvate dalla Commissione di Garanzia, siano illegittime in quanto eccedenti i limiti della gestione ordinaria prorogata dal Vice Segretario Guerini.

Per quanto riguarda il Commissariamento ho voluto consultare in proposito lo Statuto Nazionale del Partito. All'art 17.2 si legge : In caso di ripetute violazioni statutarie con la medesima procedura (nota : previa richiesta del quaranta per cento dei membri dell'Assemblea Regionale e sentito il parere del relativo organismo di garanzia) può essere nominato un organo commissariale ad acta per un periodo non superiore a sei mesi.

Non so se il Commissariamento sia stato richiesto dall'Assemblea Regionale. Per quanto a mia conoscenza il commissariamento è stato deciso dal Segretario Matteo Renzi, ha avuto una durata superiore ai sei mesi ed è stato prorogato fino al prossimo congresso dal Vice Segretario Lorenzo Guerini.
Ho molti dubbi che queste decisioni abbiano rispettato le disposizioni dello Statuto Nazionale e Regionale. 
Josi Giobbe

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