15 gennaio 2017

I DISOBBEDIENTI DEL PD ROMANO

DA http://www.romatoday.it/politica/pd-roma-sul-palco-i-disobbedienti-dobbiamo-tornare-a-essere-credibili.html?utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter

Abbiamo dimostrato che esiste una classe dirigente diffusa e competente – ha continuato Alfonsi – abbiamo voluto avviare una discussione su più temi, mettendo dentro tutti quanti noi: un noi ampio”. È partita da qui la linea di demarcazione che ha intenzione di lasciarsi il passato alle spalle. Perché “il commissariamento è finito, ora vogliamo un congresso ri-costituente”.
All’appuntamento hanno preso parte anche Paolo Masini, Estella Marino, Marta Leonori, Enzo Foschi, Valeria Baglio. “Un segnale importante” l’ha definito la presidente del Centro Storico. “E’ una bella iniziativa – ha riferito Foschi – un momento fondamentale da cui ricominciare”.
Tra un video di Obama e le note di Whatever, canzone degli Oasis, si sono alternate sul palco le anime di questa ‘rivoluzione’. Ha aperto le danze, per gli ex presidenti, Maurizio Veloccia : “Matteo stai sereno, non c’è nessuna guerra. La nostra è una scommessa ma è un punto da cui muoverci, non possiamo lasciare le sorti della città alla destra o ai grillini. Il Pd va rimesso in sesto: abbiamo ricevuto pizze dalla mattina alla sera. Al tal proposito, mi torna in mente uno sketch di Totò, dove un tizio chiama un altro con il nome Pasquale e lo prende a schiaffi. Ma l’altro ride. E quando gli chiedono il perché sorrida, risponde mica mi chiamo Pasquale io”. Insomma, per Veloccia sarà fondamentale affrontare i problemi, con serietà, per capire gli sbagli commessi, senza girarsi dall'altra parte: “Il commissariamento ha lasciato dei nodi, non li ha mica sciolti”.
Più accorato, non solo in termini di volume, l’intervento di Valerio Barletta: “Il Pd non è Mafia Capitale, va detto ad alta voce. Come possiamo essere credibili se continuiamo ad autoflagellarci con il cilicio. Non è mai stata fatta una discussione seria, è ora di cominciare”. Iniziando dall’ organizzazione del Pd e dalla sua identità: “Il partito non è un autobus, dove si sale o si scende a piacimento. Ok tenere le porte aperte, ma servono regole precise”. Poi ha ricordato la gestione della faccenda legata all'ex sindaco Ignazio Marino “con una scelta effettuata in una stanza, che ha costretto gli altri ad andare dal notaio. Questa – ha precisato Barletta – è una responsabilità da cui non si sfugge”. Infine l’auspicio: “Il Pd deve tornare a vincere le sfide del futuro”.
Per Paolo Marchionne è necessaria “una nuova chiamata alle armi” facendo leva pure su chi ha fondato il Pd. Non solo: “Questa iniziativa serve a tracciare delle idee, per definire un percorso da seguire. La discussione deve essere ampliata. Non possiamo limitarci a dire che i Cinque Stelle sono incapaci. Può essere un argomento divertente, per carità, però poi la verità è che dobbiamo essere credibili. E bisogna tornare a essere tali”.
La chiusura è toccata ad Andrea Santoro: “Dobbiamo tornare a parlare e a confrontarci in luoghi come questo, nelle piazze o nei bar. Non importa. Saranno importanti i passi avanti da fare, finora sono state prese soluzioni giusto per non scontentare nessuno”. Compromessi verso il basso che però “hanno fatto andare in basso anche la città”. Da qui il documento per “uscire da una stagione di declino”  e per presentare una discussione in ottica congressuale.
Alla fine spazio alla foto di gruppo, mentre è stato ribadito che bisognerà scrivere “una storia nuova e diversa”. In prima fila loro: Alfonsi, Marchionne, Barletta, Santoro e Veloccia. Che sia, più avanti, una possibile squadra di governo per Roma? “Intanto cerchiamo un segretario di partito” ha risposto, ridendo, la presidente del Municipio I. Chissà.

I commenti

«Roma, è ora di esserci», proclama fin dal titolo il documento sottoscritto da trecento seguaci del PD guidati da Sabrina Alfonsi, minisindaca del Primo Municipio, e presentato ieri in pubblico in Piazza Santa Chiara. Quando un titolo è già un modo chiaro ed esplicito di riconoscere che a Roma di fatto oggi il PD non c'è. Ma scorrendone il testo, e alcuni degli interventi, emergono giudizi ancora più interessanti. Ad esempio: non possiamo lasciare le sorti della città nelle ...mani della destra e dei grillini. Però non si accenna a come sia potuto succedere che il PD è arrivato a questo risultato. E ancora: su Mafia Capitale non è mai stata fatta all'interno del PD una discussione seria. Anche qui: come mai, e perché? Qualcuno poi ha ricordato la pessima gestione della cacciata di Marino. Ma si limita a lamentare il metodo delle dimissioni imposte chiusi in una stanza davanti a un notaio. Ma basta lamentarsi del metodo senza interrogarsi sul motivo e nel merito? E alla fine qualcun altro sbotta: dobbiamo smetterla con il divertirci a dichiarare i grillini incapaci, dato che noi per primi non siamo credibili. Ecco, appunto.
Gian Carlo Marchesini


Ieri a Roma si è svolto a S. Chiara un incontro di alcuni rappresentanti del PD romano , alcuni dei quali occupano ruoli di primo piano nell'Amministrazione capitolina ( penso al Presidente di Municipio ) Alfonsi ed altri che nel recente passato hanno ricoperto incarichi di spessore come Estella Marino . Essi si sono riuniti ed a quanto sembra ( io purtroppo non ero presente , non
Avevo avuto notizia dell'iniziativa ) hanno aspramente criticato Orfini ... Certo meglio tardi che mai ..., ricordo per la cronaca che poco dopo la sconfitta elettorale delle Amministrstive , ad una riunione PD  organizzata presso la casa dello Scautismo , presi la parola e difronte alla palpabile insoddisfazione di molti dei presenti , senza mezzi termini come del resto mi risulta congeniale , avevo fatto delle pesantissime critiche a Renzi che accusavo come sostengo anche oggi di essere un esponente ed un epifenomeno politico del Neoliberismo, quindi un avversario politico di Noi classe dei lavoratori ed Orfini che avevo definito un autoreferenziale che forte della carica di Commissario stava svuotando come ha svuotato la vita democratica del partito democratico romano . Ricordo ancora l'espressione corrucciata , infastidita se mi permettete di Estella Marino mentre ascoltava il mio dire . Non
Vi dico poi di quando avevo proposto agli astanti di recarsi tutti a Piazza del Nazzareno a chiedere le dimissioni immediate di Matteo Orfini . Ero rimasto basito del loro silenzio assordante della scorsa estate , rimango perplesso adesso della loro ritrovata energia riformista , ciascuno di noi intenda come deve intendere . La politica è una cosa troppo seria per lasciarla soltanto nelle mani di chi aspira ad essere in primo piano , muovendosi soltanto al tempo ( lento ) di adattamento della " nomenklatura " di mezzo c'è stato il referendum costituzionale e mi piacerebbe sapere molti di quelli che adesso hanno le facce lunghe ... Cosa facevano e con chi ....  Malgrado tutto sono contento che la resipiscenza  raggiunga gli animi di tante compagne e compagni ! Bene non perdiamoci di vista !Luca Giordano .

 

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