23 gennaio 2017

I DUBBI DELL'ANZIANO MILITANTE PD

 
 
 
 
 

 
 
Ho da sempre seguito con partecipato interesse i temi della politica nazionale, considerandolo un preciso dovere di cittadino attivo e consapevole. Da quanto ho iniziato a votare ho da sempre orientato il mio voto a sinistra  :  inizialmente al PSI di Nenni e Lombardi e per il Senato in più di un occasione al PRI di Ugo La Malfa. Dopo Craxi ho deciso di votare per il PCI di Berlinguer, per il PDS di Occhetto, per i DS di D'Alema. Nel 1994 come reazione alla vittoria elettorale di Berlusconi ho deciso di iscrivermi al PDS di Occhetto senza partecipare alle attività del partito perchè totalmente impegnato nella mia attività professionale.                                                                                                                                                                                       Nel 2007 ho aderito con molte speranze ed entusiasmo al PD di Veltroni mettendo a disposizione del partito il mio impegno di militante.                                                                                                                                           Purtroppo registro oggi  sempre maggiori difficoltà a riconoscermi nel partito al quale sono iscritto, nel PD di Renzi avendone percepito una profonda mutazione identitaria in senso centrista. Nella mia valutazione il PD di oggi è, ne più nè meno,  che una DC 2.0 laica, opportunamente ammodernata ed aggiornata ai tempi di oggi.                                      Ha perso ogni vocazione sociale e non rappresenta più, nè tutela le categorie sociali più disagiate che votano ormai M5S e Lega. Non difende il lavoro ed i più recenti provvedimenti di legge lo hanno ampiamente dimostrato.
Mi domando : se non posso più credere nel PD come partito di sinistra cui dare il mio consenso, a quale altro partito posso rivolgere le mie speranze politiche ?
Nel mio giudizio il M5S non ha ancora dato dimostrazione di essere un'affidabile forza di governo. Ho rivolto in passato una domanda secca a me ed ad altri : affideresti ai Cinque Stelle il governo del Paese ? La mia risposta è stata e rimane tuttora no.                                                                                                                                                                                               A sinistra del PD non si è ancora costituita una forza politica consistente e consolidata. Il centro e la destra, per altro distrutte da Berlusconi,  sono a pezzi e comunque così come la Lega non possono in alcun modo rappresentare per me un approdo politico.
Rifiuto l'astensionismo.  
Ma al di là dei contenuti politici mi domando che senso può avere far parte di un partito che vuol chiamarsi democratico e che non rispetta invece le più elementari regole di democrazia interna. 
Sono in estrema difficoltà ed ho davvero tanti, tanti dubbi e poche certezze.

Josi Giobbe.

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