La sindaca Raggi è inquisita per aver promosso il fratello (Raffaele
Marra) del suo ex capo del personale (Renato Marra) a responsabile del
Dipartimento Turismo, senza operare una selezione interna. Le accuse
sono abuso di ufficio e falso in atto pubblico, nonostante la sindaca
abbia affermato che questa decisione è stata assunta da lei, mentre il
capo del Personale l'abbia solo eseguita senza influire sulla scelta
del fratello; e che ne abbia revocato la nomina quando Cantone ha
ravvisato il conflitto di interessi tra i fratelli, elemento
successivamente comprovato da scambi in chat, dove emerge che è la
sindaca a seguire le indicazioni del Marra capo del Personale e non
viceversa.
Fin qui, la situazione "legale", che sarà vagliata dai giudici. Ben
più pesante, è quella "politica".
Perché svela il quadro di una sindaca incapace di percepire non il
conflitto d'interesse non tra lontani affini, ma tra fratelli. Quando
ha scelto il "primo" Marra (Renato) come suo principale collaboratore
(ora recluso), poteva invocare come scusante la sua fedina penale
pulita, in quanto al tempo incensurato. Ma quando questo gli propone
la nomina del fratello Raffaele a capo del Dipartimento Turismo,
possibile che non abbia intuito un problema di conflitto d'interesse,
lei che è cresciuta in un Movimento che fa della correttezza il suo
vanto? Nel primo caso, può dire "mi sono sbagliata"; nel secondo, no.
Insomma, da questa vicenda, la Raggi ne esce politicamente a pezzi. E
non è una bella notizia per i romani onesti, dopo anni di mal governo
e una depredazione che ha fatto accumulare 14 miliardi di debiti
sull'amministrazione della Capitale. Di Battista cerca di
ridimensionare la vicenda affermando che non vi sono stati appalti
truccati né distrazione di fondi. Formalmente ha ragione, ma la truffa
di competenza di un sindaco produce danni simili o persino maggiori
delle truffe economiche. Perché distrugge il capitale più prezioso di
una comunità: la fiducia in chi la guida. Mentre i palazzinari
staranno brindando.
Massimo Marnetto
linda catanese ha scritto: Scrivere
banalità e gridare al lupo al lupo e' tipico del Marnetto Ora si
lamenta della Raggi ma e' anche colpa sua se la Raggi e' diventata
sindaca : voglio ricordare che non ha fatto sentire minimamente la voce
di protesta nella vicenda Marino.
Forse perché era candidato al Comune nella lista di Fassina? Se vuoi
puoi pubblicare . Ciao Linda
linda catanese ha scritto: Scrivere
banalità e gridare al lupo al lupo e' tipico del Marnetto Ora si
lamenta della Raggi ma e' anche colpa sua se la Raggi e' diventata
sindaca : voglio ricordare che non ha fatto sentire minimamente la voce
di protesta nella vicenda Marino.
Forse perché era candidato al Comune nella lista di Fassina? Se vuoi
puoi pubblicare . Ciao Linda
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