21 gennaio 2017

VIVERE CON L'ETERNIT SOTTO IL NASO





Se le  finestre di casa vostra  si affacciassero su un tetto enorme di eternit, malandato e in alcune parti sbriciolato, ci abitereste? Se i vostri figli andassero sotto questa tetto a scuola di danza o per altra attività ludico/sportiva voi ce li mandereste? Ci andreste a teatro sempre sotto questo stesso tetto?
Crediamo proprio di no. Sta di fatto che c'è gente che ci abiti con il naso sopra questo tetto, mentre  mamme premurose portino i propri figli a danza o altro sotto lo stesso  tetto, oppure la sera comitive di amici si apprestino a gustarsi uno spettacolo magari impegnato!!!
Preso atto del gravissimo stato di manutenzione, fatte le classiche sette chiese per appurare di chi fosse la responsabilità per la rimozione secondo quanto previsto dalla legge , avendo ricevuto risposte evasive dalla ASL competente che ci ha rimandato al l’ARPA  che invece si dichiara incompetente in materia sin dalla home page del suo sito (??!!!),  dal proprietario e dal gestore del manufatto,  dai vigili urbani, insomma dopo aver fatto questo inutile giro e non avendo ricavato una informazione utile, stremati da cotanto rimpallo ci restava solo il nostro senso civico . Quindi ieri (20 gennaio) in tre  abbiamo depositato presso la stazione dei carabinieri  Nomentana un esposto  in cui si evidenziava il molto probabile grave danno per la salute pubblica procurato dallo stato di manutenzione del tetto in eternit del manufatto in questione con l'ancora molto probabile rilascio nell’aria di  pericolosissime polveri sottili.
Riuscirà l’Arma a smuovere l’imperturbabile Autorità competente ? Sempre ammesso che anche loro volenterosi la trovino. Speriamo proprio di sì!!!
Domenico Fischetto
 

Di seguito una nota di commento dello scrittore Marchesini.
 
Di luoghi interessanti a Roma, tali perché segnati da storie, personaggi ed eventi importanti e socialmente significativi, sono sicuramente molti. Recentemente mi è capitato di conoscerne uno che merita di essere segnalato e descritto. Si trova in Via del Cottanello, alla confluenza tra Via di Pietralata e Via Tiburtina.  In che cosa consiste l'interesse specifico di quel luogo è presto detto. Innanzitutto al centro di Via del Cottanello opera da anni il Teatro Piccolo di Pietralata, i cui spazi e attività sono ospitati in un grande ex magazzino il cui tetto è ricoperto di eternit che sta lì esposto alle intemperie da decenni, e quindi, trascurato, è in evidente pessimo stato. Sicuramente siete a conoscenza del fatto che l'eternit deteriorato comporta il pericolo di rilascio delle polveri di amianto che, se respirate, provocano il cancro. Dentro quel teatro, sotto quel tetto, sono da anni ospitati gli spettatori e, adulti e bambini, gli allievi dei corsi di formazione.   C'è però una legge del 1992 che obbliga alla rimozione di quel prodotto a rischio di rilascio del mortifero amianto. Ma lì, a tutt'oggi, sotto quel tetto in eternit vistosamente deteriorato, si continuano a svolgere attività aperte al pubblico. 
Ma questo ancora non basta. Affacciati sopra quel tetto ricoperto di eternit grande come un campo da calcio, sono stati l'anno scorso ultimati e inaugurati nuovi edifici: alcune palazzine appartenenti a un consorzio di cooperative con ottanta appartamenti proposti in acquisto o affitto, e una grande struttura, denominata Camplus, di proprietà di una Fondazione, inaugurata il 23 novembre scorso alla presenza di Renzi, destinata a ospitare, ovviamente a pagamento, centinaia di studenti universitari fuori sede.
Allora, ricapitolando: alla confluenza tra Via di Pietralata e Via Tiburtina, intorno a un tetto di eternit e amianto sotto il quale si svolgono le attività di un teatro, istituzioni benefiche e per definizione eticamente connotate hanno edificato e propongono i loro alloggi a famiglie e studenti. Ma non è come se dei benefattori conclamati sospingessero i loro ospiti verso il patibolo?   Dite che esagero?  Ma allora perché sarebbe stata fatta una legge che già nel 1992 imponeva la rimozione di eternit a causa dell'amianto?  Non bastasse, amici conoscitori di questi problemi mi dicono che Roma è piena  di insalubrità abitative simili.
Insomma: teatro, cooperative di abitazione, fondazioni benefiche con la mission di ospitare giovani universitari:  e, sotto il loro naso, distese di eternit e amianto pericolose come un braciere malefico. Voi dite che questo non è un luogo delle contraddizioni della Capitale esemplarmente rappresentativo?  
 
Gian Carlo Marchesini

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