6 gennaio 2017

Le conseguenze delle leggi maggioritarie.

Le conseguenze negative delle leggi con premi di maggioranza
si sono manifestate con le elezioni del 2013, dove il PD, che
aveva preso piu' o meno gli stessi voti dei 5* e della destra,
ha ottenuto il doppio dei deputati di entrambi gli avversari.
Questa distorsione della rappresentanza attira verso il partito
favorito coloro, che condividono la concezione di Razzi, per la
quale la politica e' un mezzo per ottenere il vitalizio.
La rapida conversione al renzismo di candidati scelti per lo
piu' da Bersani mostra la loro scarsa coerenza. Inoltre per
il motivato timore di non essere beneficati dal premio di
maggioranza li porta a tenere in vita una legislatura, come
l'attuale, ancor piu' priva di legittimita' dopo la batosta
del 4 dicembre. La stabilita' della maggioranza garantita
dal premio di maggioranza (incostituzionale) si rivela
un danno, piu' che un vantaggio.
Un sistema proporzionale con la possibilita' di scegliere
gli eletti spinge i partiti a scegliere candidati, che gli
elettori stimano, con il conseguente miglioramento del
livello intellettuale ed etico dei parlamentari e la necessita'
per il governo di agire nell'interese della maggioranza dei
cittadini e non della lobby finanziaria, che sta' portando
alla rovina l'Europa.

      Franco Buccella


 

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