15 febbraio 2017

IL FINE VITA E LA STORIA DI DINO


Mina Welby
 
Stamani sui media nazionali troverete la storia di Dino un malato di SLA in fase " terminale" che ha chiesto di essere sedato e così di spegnersi serenamente. Oggi in Italia è possibile con la legge n. 38/2010 accedere alla sedazione palliativa profonda, la morte giunge da sola, quando i pazienti soffrono di patologie inguaribili che provocano dolori acuti e sofferenze morali. In questo caso il malato viene accompagnato con dignità al decesso.
In questi giorni in Parlamento è in discussione la cd legge sul " fine vita" che consegnerebbe a ciascuno di noi il D.A.T. ossia "dichiarazioni anticipate di trattamento", in questo modo già da sani si potrebbe decidere in caso di patologia inguaribile che provoca sofferenze come affrontare con dignità il fine vita.
 Il  fronte dei laici e dei cattolici è diviso da numerose riserve , ne uscirebbe infatti rafforzato il ruolo del medico chiamato nei fatti a svolgere quasi una funzione " notarile" .Verrebbe costituita una complessa procedura burocratica nella quale comunque tra medico e paziente prevarrebbe il primo. Quindi luci ed ombre . Senza voler necessariamente " volare alto " ricordo a me stesso la querelle che già qualche decennio fa impegnò il migliore pensiero filosofico europeo M.Foucault sul ruolo e potere del medico-sanitario nella società contemporanea e sulla problematica della cd " medicalizzazione" della vita umana. Spesso aprire la porta a questioni che prima facie si presentano come realizzazione di estensione di diritti individuali della persona porta e comporta conseguenze collaterali non previste, che sollevano altri interrogativi. In questo momento però il mio animo  è tutto con i familiari di Dino. Quest' uomo del Trevigiano descritto giusto e coraggioso che ha deciso come da lui stesso dichiarato di "voler smettere di soffrire per far ritorno alla Casa del Padre....." Colpisce e non poco la fede , la fermezza e la dignità di persone come Dino appunto, che ci ricordano come moltissimi uomini e donne di tutte le condizioni ed età credano fortemente con tutto se stessi che esista una casa comune alla quale faremo ritorno, un' immagine, vorrei dirlo, bellissima e rassicurante anche per uno come me, che non ha avuto la fortuna di essere un credente. La storia di Dino commuovendomi mi suggerisce che tutto sommato l' uomo salverà il proprio destino facendo appello alla dignità dell'essere umano, tra le virtù , quella più bella.
 Luca Giordano.

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