26 febbraio 2017

PERCHE' LASCIARE IL PD



 
Mi sono riservato per oggi un momento di riflessione per discutere con voi il tema della divisione del PD, il più grande partito politico italiano.
Mi sorprende l' analisi che viene fatta dalla stampa nazionale e non . Sopratutto la stampa nazionale però mi sembra che non stia svolgendo in modo leale la sua funzione di informare correttamente il pubblico dei lettori. Infatti la diaspora a sinistra del PD viene presentata come : i vecchi contro il nuovo ( Renzi), i pochi contro il " molto " Renzi ,  i " parricidi " gli scissionisti contro gli uomini dell' unità Renzi magari + Veltroni detto Ualter  per gli amici.
Le cose, l'ho già detto, non stanno affatto così. Il problema non è che la minoranza di sinistra PD sia andata via con il pallone, perché perdeva la partita  come allude quel tipo di giornalismo alla Eugenio Scalfari oppure Paolo Mieli . Il tema, i motivi del distacco, sono evidentemente altri . Qualche testata giornalistica straniera ( trovate gli articoli su Internazionale) questa settimana, ha dichiarato " perché si dividono se condividono la stessa ideologia?" Appunto La sinistra che si è  distaccata non condivide affatto la stessa ideologia. Il partito democratico che attualmente fa capo a Renzi per intenderci è come quella parte dei democratici USA che tra gli operai di Cleveland e la finanza di Wall Street guardava a quest'ultima. Una sinistra che non ha ancora compreso le trappole e gli inganni insiti nelle fallaci promesse della globalizzazione. Questa sinistra che si è separata, ha compreso perché ha studiato ed ha riflettuto che se non si fosse rischierata a sostegno dei ceti più deboli , emarginati/disoccupati e danneggiati dalla ideologia neo-liberista cinica ed egoista , il suo popolo, quello che naturalmente dovrebbe rappresentare , si sarebbe rivolto altrove, come del resto sta già accadendo in Francia, è già accaduto negli USA, e minaccia di accadere sul serio anche da noi in Italia, con l' avvento al potere di : lega + 5 stelle + fratelli di Italia, a cui si assommerebbero tutti gli opportunisti che in Italia, non mancano mai , ma abbondano sempre. La nuova sinistra italiana che marcia con Enrico Rossi, Roberto Speranza, Alfredo D' Attorre, il movimento Consenso, nato dall' esperienza dei comitati Scelgo No che a sinistra si sono battuti per il NO al referendum costituzionale del 4 dicembre u.s.  si rifà alla lezione di Bernie Sanders negli USA, di Jeremy Corbyn in GB. Si tratta di una sinistra che vuole rimettere al centro della sua azione politica il lavoro . Non a caso infatti il neo movimento nato proprio ieri a Roma e presentato " all'  Altra Economia " si richiama all' articolo uno della nostra Costituzione che recita come tutti ricordate : l' Italia è una repubblica fondata sul lavoro " . Questa non è una boutade , si tratta invero di un chiaro , serio programma politico , un programma che vorrei fosse chiaro per tutti che riprende senza ma, senza se ,il tema ed il programma politico che desidera mettere in atto e concretamente gli scopi ed gli indirizzi politici della nostra Costituzione repubblicana. Vi ricordate essa è nata dall' impegno e dal sangue della migliore  tradizione democratica, socialista, azionista, repubblicana e popolare della nostra storia politica e costituzionale. Il referendum del 4 dicembre infatti ci ha fatto fare una scoperta bellissima e corale: ci ha fatto riscoprire il fascino , la grandezza , la razionalità, i valori di coesione, solidarietà, legalità, progresso, democraticità, insiti e imprescindibili legati alla immanenza della nostra Carta Costituzionale, che disciplina soprassiede quotidianamente la vita del nostro Paese.
Attenzione per i più informati vi dirò che i cd " scissionisti" non hanno " l'anello al naso " ,come purtroppo vuole farvi credere certa stampa allineata con il potere mainstream di Renzi . In realtà dobbiamo sapere che nella cultura di questa sinistra è insito molto ed ottimo pensiero filosofico contemporaneo. Mi riferisco al pensiero ed agli studi di Rawls, il pensatore statunitense della giustizia. Le costituzioni ed  il diritto infatti sono nella suo pensiero alla base di una nuova ricetta per la costruzione di società declinate secondo i parametri della giustizia e dell' equità. Purtroppo noi adesso viviamo nella società delle " fake news" delle notizie false. L' ordo neo liberista promuove l' inflazione delle fake news perché serve ad ottundere le menti e le coscienze. Purtroppo nel PD di Renzi e di Luca Lotti, non c'era spazio per il dissenso. Il partito del Capo, era un contenitore monocolore autoritario e sprezzante. Greve, rozzo, a tratti volgare, intollerante e collimante con ambienti e personaggi lontani anni luce dal programma attuale di noi Democratici Progressisti, non potevamo non andare via e tentare di mettere in sicurezza il patrimonio di valori e conquiste della sinistra riformista e sociale. Infatti come leggere il tentativo fatto da Renzi ed i poteri forti della finanza,della grande industria, delle alte sfere della burocrazia e tecnocrazia di smontare e fare a pezzi la nostra carta costituzionale ed i nostri valori democratici e repubblicani ? Se ci pensate un attimo non potrete che ricordare che storicamente sono sempre state le destre quelle che hanno voluto abbattere ed edulcorare nella migliore e più mite ipotesi le carte costituzionali, in special modo quelle realizzate dopo gli orrori del II conflitto mondiale. Per questa ragione più di un acuto ed indipendente interprete e studioso del fenomeno Renzi , l'ha paragonato ad : " un cavallo di Troia astutamente introdotto nel campo della sinistra democratica e repubblicana. Invito tutti a riflettere serenamente ed in autonomia su questa circostanza. Vi chiedo quindi, come potevamo fare finta di non vedere ?  Avremmo dovuto voltarci dall' altra parte? Vivere facendo finta di non vedere e sentire il dolore, la fatica , l'alienazione a cui sembrano condannati tantissimi italiani ed italiane ? NO, non potevamo non prendere atto di questa ingiustizia ! Faremo la nostra parte e non ci tireremo indietro,siamo pronti anche a duri sacrifici.
Luca Giordano  per Tre Righe .

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