18 febbraio 2017

Il Marnetto Quotidiano;METRO DI PARAGONE

Pubblichiamo  l'odierno marnettoquotidiano, ancora una volta dedicato allo stadio, ma anche al problema gravissimo della mobilità a Roma.
Il marnettoquotidiano mette in contrapposizione lo svago, cioè lo sport (?) del calcio con le esigenze di mobilità di una moderna (?) metropoli nel 2017. Per la verità la contrapposizione  con la mobilità non è solo quella dello svago, ma anche quella di una selvaggia speculazione.
Ed ancora : nel M5S si è aperta un contrastata discussione su chi debba decidere per quanto riguarda la vicenda dello stadio : la sindaca, la giunta, i consiglieri comunali ? A nessuno viene in mente che a decidere debbano essere con un referendum i cittadini di Roma.
In Svizzera i referendum su temi cittadini anche di importanza minore sono adottati come regola di decisione democratica


Metro di paragone

Roma è bloccata sulla disputa del nuovo stadio, mentre la città ha molte altre urgenze trascurate. E' assurdo che un tema legato allo svago prevalga su quelli decisivi per la vivibilità. Eppure è così. Il superfluo è essenziale e l'essenziale è superfluo.

 Per fare un paragone, sulla costruzione della nuova metro non se ne sa più nulla. Dopo l'abbuffata di varianti in corso d'opera figlie di una progettazione lacunosa e una carenza criminogena di controlli da parte delle precedenti giunte, i soldi sono finiti. Basta con gli sprechi, dice la nuova giunta grillina. Faremo al posto del percorso metro soppresso tram meno costosi. Non è la stessa cosa come utenza trasportata e velocità di spostamento, ma è meglio di niente. Però non si sa nulla sui percorsi individuati, né quando inizieranno i lavori; o se nel frattempo verrà rinnovato il parco dei mezzi pubblici o se verranno aggiustati più velocemente quelli guasti che rimangono nelle rimesse per giorni e rallentano le frequenze soprattutto in periferia.

 Così, mentre Roma scoppia di traffico, di bus turistici e boccheggia per le polveri sottili, è inutile cercare notizie su seri piani per il miglioramento della mobilità, perché tutta l'attenzione è concentrata sul nuovo stadio. La spiegazione - benché sconfortante - è una sola: ci sono più tifosi di calcio, che della vivibilità. O almeno, sono più organizzati.
 Così fa più notizia un hashtag di Totti, che cento autobus rotti.

Massimo Marnetto

       Massimo Marnetto

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